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I fantasmi dell'ambasciata somala senza più un tetto
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di redazione

I fantasmi dell'ambasciata somala senza più un tetto

Circa due settimane fa abbiamo realizzato una video inchiesta per Rassegna.it sulla incredibile situazione dell'ex ambasciata somala di Roma, in via di Villini 9, a pochi passi da Porta Pia. In quell'edificio, da anni, si erano accampati oltre 100 giovani migranti, tutti rifugiati politici (la situazione drammatica del loro Paese è nota) o comunque con permessi umanitari. Grazie all'aiuto di due loro connazionali siamo riusciti per la prima volta a filmare l'interno dell'ambasciata e a testimoniare così le condizioni drammatiche dei suoi "ospiti". Il video in pochi giorni ha fatto il giro del mondo registrando oltre 40mila visualizzazioni su youtube, rimbalzando sui molti dei siti e dei blog gestiti dalle comunità dei rifugiati politici somali in ogni angolo del globo.

Tuttavia, da parte delle istituzioni sia romane che nazionali non c'è stata la reazione che noi avremmo auspicato a fronte di una situazione chiaramente inaccettabile. Poi venerdì scorso è arrivata invece la notizia dello sgombero. Ed è arrivata tramite una nota del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro nella quale si esprime "vivo apprezzamento alle Forze dell'Ordine per lo sforzo e l'impegno con cui stanno operando in numerosi quartieri di Roma per dare sicurezza e garantire serenità ai cittadini". In poche parole, la notizia non consiste nel fatto che a quei rifugiati era stata finalmente concessa una sistemazione dignitosa, ma che i cittadini del “quartiere bene” si erano finalmente liberati di loro.

Insomma, l’ambasciata è stata sgomberata perché alcuni occupanti spacciavano droga. Più precisamente due di loro, "trovati in possesso di sostanze stupefacenti", mentre altre 94 persone residenti nello stabile sono state "accompagnate dai poliziotti all'Ufficio Immigrazione della Questura". Di tutte queste persone, dunque, la Questura non sapeva nulla fino all’altra notte. Le ha scoperte seguendo due spacciatori.

Ovviamente, dopo lo sgombero i rifugiati somali hanno tentato, invano, di rientare nello stabile nonostante fossero state sbarrate le porte. Di loro non si ha ancora alcuna notizia. I comunicati delle istituzioni romane non ne rendono conto. E il rischio è che queste persone che, ripetiamolo, hanno pieno diritto di asilo politico nel nostro Paese, siano ancora più abbandonate a se stesse e non abbiano un posto dove dormire.

L'obiettivo della nostra inchiesta era naturalmente quello di denunciare una situazione inaccetabile, nella speranza che questa venisse sanata. Ma il risultato non può essere di certo quello di un peggioramento delle condizioni di questi rifugiati. Per questo facciamo appello a tutti i media e soprattutto alle isituzioni preposte, affinché si intervenga al più presto.

Carlo Ruggiero e Fabrizio Ricci, rassegna.it

Guarda la video-inchiesta


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