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Articolo 21 - Editoriali
Bel colpo Cenerentola
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di Silvia Garambois

da Lâ??Unitaâ??

Squadra che vince... E la squadra di Raitre di vittorie negli ultimi tempi ne ha messe in fila anche di impreviste: come lâ??altra sera, quando ha trasmesso la partita degli Â«azzurrini» di Claudio Gentile (8.246mila spettatori di media con il 32,13% di share) e ha stracciato persino Bruno Vespa che in prima serata su Raiuno parlava della liberazione degli ostaggi (3.191mila spettatori, share 12,93%). La Raiminimizza: era tutto il giorno che si parlava della liberazione degli ostaggi (vogliamo segnalare che invece il magazine del Tg3, Primo Piano, alle 22,30, ha comunque avuto 1.227mila spettatori, con il 12,69 di share?). Ma la soddisfazione di battere lâ??ammiraglia, Raitre se lâ??era già presa anche qualche sera fa, con un programma che più di rete di così non si può: Mi manda Raitre, che aveva lasciato «al palo» Raiuno. Squadra che vince, non molla: così ieri il direttore Paolo Ruffini ha potuto annunciare che, nel clima di vacanziera smobilitazione generale che si respira alla Rai, dai piani alti a scendere, la sua rete resta «aperta per ferie». Câ??è anche una filosofia editoriale dietro questa scelta: compatibilmente con le (scarse) risorse, dice il direttore, Raitre resta «un punto di riferimento originale nel panorama televisivo, un luogo di incontro per una comunità di telespettatori sempre più esigente e motivata». Raitre si è consolidata come quarta tv nazionale, ed è un traguardo per la «piccola» Rai.Ma lâ??orgoglio di rete sta tutto nellâ??aver conquistato il più alto indice di qualità, così che sono perdonabili certe vanità, come quando Ruffini afferma che «è stata una lunga corsa, ma lâ??abbiamo corsa senza affanni, con il nostro passo, convinti che fosse quello giusto. Così ora non dobbiamo fermarci - come scriveva Michael Ende nella sua storia infinita - per consentire alla nostra anima di raggiungerci. Possiamo andare avanti, al passo con la nostra anima, convinti che si possa ancora fare una televisione di contenuti, una televisione di qualità, una televisione di servizio pubblico capace anche di attirare e di veder crescere lâ??attenzione del mercato pubblicitario Â». Andare avanti, nellâ??estate, significa prenderla alla leggera, parlare dâ??amore (con Amori di Simona Ercolani e Fabrizio Rondolino, che capovolge il linguaggio dei reality show, e con Percorsi dâ??amore), significa viaggiare e sapersi guardare intorno (con Velisti per caso di Patrizio Roversi e Siusy Baldy, , Kilimangiaro, Timbuctu Strade blu), mantenere gli appuntamenti consolidati, come quello di Cominciamo bene con Michele Mirabella e Selvaggia Lucarelli, ma anche non abbandonare i Â«pezzi forti»: si parlerà di storia, anche dâ??estate, avrà spazio la satira e la comicità di Bra, di Bugie e della Superstoria. E, contrariamente a quanto avviene su quasi tutte le reti, anche lâ??informazione aspetta il solleone per prendersi le ferie: Ballarò va in onda fino alla fine di giugno, Chi lâ??ha visto fino al 19 luglio. E allora, ripartiamo proprio da La grande storia, che ci accompagnerà nei giovedì sera di luglio con Gli uomini di Mussolini, di Enzo Antonio Cicchino (ovvero le biografie di un artista, Gabriele D'Annunzio; un filosofo, Giovanni Gentile; un uomo di mare, Costanzo Ciano e un soldato, Pietro Badoglio), con Odessa di Marco Capuzzo Dolcetta (la fuga di tanti criminali nazisti alla fine della seconda guerra mondiale, destinazione America Latina); Bombardamenti di Giano Accame e Sergio Tau (la tragica storia dei bombardamenti civili nel Novecento); Paolo VI, il Papa dimenticato di Luigi Bizzarri. Dicevamo dellâ??amore... Oltre ad Amori, già in onda il venerdì, parte da domenica 20 giugno - sempre in seconda serata - Percorsi dâ??amore, condotto da Anna Scalfati: una singolare inchiesta in giro per lâ??Italia, che racconta le storie del nostro Paese: come quando un sindaco del sud si è mobilitato per salvaguardare la pace di molte famiglie entrate in crisi dopo lâ??arrivo di pullman carichi di belle ragazze venute dallâ??est... Dicevamo dei programmi sulla natura e sui viaggi: la novità è Timbuctù, condotto il sabato dalla giornalista Ilaria Dâ??Amico e dedicato al «mondo degli animali» (da luglio a settembre): un programma che continua una più che decennale tradizione di Raitre, inaugurata nel 1992 da Nel Regno degli Animali condotto da Giorgio Celli e proseguita con Il Pianeta delle Meraviglie condotto da Licia Colò (tra parentesi: ad agosto sono previste anche tre serate speciali di Alle falde del Kilimangiaro). E poi: satira e comicità. Il nuovo programma comico di Raitre (nella tarda serata dei lunedì di luglio, proprio la stessa collocazione di La grande notte del lunedì sera, cassato dai palinsesti di Raidue - si dice - per le battute di Gene Gnocchi, poco gradite ai vertici Rai) sarà Bugie, con Enrico Bertolino, Roberto Ciufoli, Paolo Maria Veronica e Sabrina Nobile: un vero e proprio «master in bugie», con tanto di guru carismatici, coach aziendali e docenti di chiara fama nelle materie più bizzarre, pronti a fornire strumenti sofisticati e innovativi per avere successo in ogni aspetto della vita, dalla carriera ai sentimenti. Torna però anche la Superstoria, tutti i sabati dâ??estate alle 20,10, con repliche al mercoledì in tarda serata: i finti documentari storiografici di Andrea Salerno che raccontano, attraverso le gag satiriche della televisione, alcuni episodi della storia italiana. A scorrere la programmazione estiva di Raitre ci sono ancora un paio di proposte che meritano segnalazione: F come falso e Metti un posto... al sole. Raitre ci ha abituati fin dagli esordi di Blob al gioco dei linguaggi televisivi, che permettono di strapazzare immagini e testi trasformando in comico il drammatico e viceversa. Ora Filippo Porcelli e Anna Palomba, in F come falso (dal 12 giugno) propongono cinque reportage, freschi come nuovi, costruiti con materiale recuperato negli archivi Rai: ne nascono nuove storie, che dimostrano che il «passato» non è mai trascorso del tutto, e come il flusso continuo di tv semplifichi (e a volte manipoli) la comunicazione riducendola a «informazione» e dissolvendone così i «contenuti». Nasce invece da una costola di Un posto al sole (che è andato in onda per otto anni!), a metà strada tra il reality show e il docu-drama, il programma Metti un posto... al sole - dal 26 luglio al 27 agosto -: le telecamere entrano nella famiglie e nelle comunità (carceri, bar, saloni di parrucchiere) per riguardare, analizzare e commentare le storie ed i personaggi di Un Posto al Sole in una sperimentazione in cui la vita vera delle persone si intreccia con quella virtuale della soap. 

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