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Se l'Occidente seguiterà a presentarsi come l'amico dei Mubarak e dei Ben Ali, forniremo agli integralisti islamici un'arma per riprendersi
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di Riccardo Cristiano

Se l'Occidente seguiterà a presentarsi come l'amico dei Mubarak e dei Ben Ali, forniremo agli integralisti islamici un'arma per riprendersi

da Il Mondo di Annibale
Si può espandere l'onda maghrebina? Certo che può: al vicino Egitto ad esempio, dove durante l'ultimo Ramadan i negozi di prodotti alimentari sono rimasti pieni di merci invendute, nonostante la tradizione voglia che quello sia il mese nel quale si organizzano cene più ricche del solito per via del digiuno diurno. Può estendersi all'Iran, dove la scure del regime si fa più feroce, come nel caso della condanna di queste ore contro l'avvocatessa della Ebadi (l'iraniana che ha vinto il premio Nobel per la pace) anche per il timore di tumulti legati all'impennata di moltissimi prezzi, a cominciare da quello della benzina.

Ma prima di guardare al futuro non varrebbe la pena di capire il presente? Tutto sommato stiamo vedendo grandi mobilitazioni di popolo, mobilitazioni arabe, che ignorano i luoghi di culto e riportano in primo piano luoghi pubblici, luoghi statali, luoghi di studio, come le università. Non parte dalle moschee la difesa del diritto ad un'alimentazione appena sufficiente per sopravvivere. Parte dai giovani e dalla società civile. Proprio quella società civile che i regimi hanno represso fino alla morte presunta. Sul finire degli anni Settanta la rivolta contro questi regimi repressivi, dittatoriali, corrotti all'inverosimile, aveva trovato nelle moschee, gli unici luoghi dove il diritto di parola non era stato eliminato, il solo punto di aggregazione. Ora sembra sfumare anche il fondamentalismo islamico come alternativa agli odiati regimi, che comunque sono ancora lì.

 Allora? La speranza è che la società civile sappia guardarsi indietro, come hanno fatto i gli integralisti islamici. Loro hanno conquistato i cuori di molti in odio a questi regimi medievali parlando dell'età dell'oro. Un'età che hanno identificato con quella del Profeta, presentandola come un'epoca nella quale tutto era bello, dorato, nella comunità dei fedeli. Gli studenti arabi di oggi però leggono la stampa internazionale, fruiscono di Internet, hanno una consapevolezza nuova. Qualcuno oggi potrebbe dire loro, alla loro protesta contro i corrotti che si sono rubati l'intero Pil di paesi pur ricchi di materie prime, che c'è un altro passato nel nome del quale identificarsi: è la Nahda, il grande rinascimento arabo di fine Ottocento, quello che diede vita a librerie, giornali, scuole miste e movimenti femministi.

Non saremo noi a determinare uno sviluppo del genere, ma certo se l'Occidente seguiterà a presentarsi come l'amico dei Mubarak e dei Ben Ali, forniremo agli integralisti islamici un'arma per riprendersi e spunteremo quella di internet e degli amici della Nahda, che guardava all'Europa come portatrice di altri valori, quelli di libertà, eguaglianza e fraternità. Era un'altra Europa?

 


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