Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - ESTERI
Egitto: la censura che uccide
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di redazione*

Egitto: la censura che uccide

Qual è stata la colpa di Ahmad Mohammad Mahmoud, giornalista di Ta’awon, la testata gestita dalla Fondazione governativa al Ahram e da un editore indipendente? Quella di fare il suo lavoro dal balcone della sua redazione, antistante il ministero dell’Interno. Ha ripreso gli scontri tra manifestanti e poliziotti e questi ultimi gli hanno sparato a bruciapelo, in faccia. Anche sua moglie è una giornalista, si chiama Inas Abdel Alim, e ha dichiarato alla cerimonia funebre in suffragio di  Ahmad che “lui è stato ucciso perché ha ripreso quello che la polizia non voleva che si vedesse”.

Certo non saranno questi metodi ad aver indotto qualcuno a definire Mubarak un “uomo saggio”, ma tenerne conto sarebbe stato opportuno. Anche perché la moglie di Ahmad è andata oltre, non si è limitata a parlare della morte crudele di suo marito, ha detto che anche altri manifestanti sono stati uccisi a sangue freddo dai poliziotti.

Ahmad è il primo giornalista a morire assassinato durante la rivolta egiziana. Quando le Nazioni Unite vorranno (o potranno) indagare, scriveremo con quanti altri inermi civili egiziani è morto. Per ora il conto governativo delle vittime per noi è come se non esistesse. Come le atre bugie raccontate per trent’anni da Mubarak e i suoi. Compresi i suoi giornalisti, che non sono pochi. Loro non rischiano la vita, rischiano solo, come il segretario dell’associazione nazionale della stampa egiziana, di essere dichiarati persone non grate ai funerali di un collega, in questo caso Ahmad Mohammad Mahmoud.

In questa situazione ci sembra curioso che uno dei guru della destra americana, Podhoretz, sia così poco accorto da ridursi a sostenere che la colpa di tutto è di Obama, privo di una linea. Se l’America non nuota in acque serene, dall’economia alla politica internazionale, loro non avranno qualcosa da rimproverarsi? Non avranno fatto qualche errorino dal 2001 al 2008?

*dal blog Il mondo di Annibale

 


Letto 2485 volte
Dalla rete di Articolo 21