Un successo confermato ora che il corteo si e' concentrato in piazza San Giovanni. In piazza ci sono soprattutto le famiglie, di tutti gli strati sociali. Articolo 21 c'è con il proprio striscione, insieme a Ottavia Piccolo, Beppe Giulietti, Tommaso Fulfaro, Renato Nicolini e tanti giornalisti, autori, registi. Anche questo è stato un appuntamento per la libertà di informazione. 500mila persone almeno, anche se la polizia parla di 90mila persone. Un corteo "viola", il colore che vuole cambiare l'Italia. Sul palco, per Articolo 21, ha preso la parola Domenico Gallo.

I giovani hanno percorso il tragitto tra Piazza della Repubblica e Piazza San Giovanni accodandosi ai piccoli camion con amplificazione che, per tutto il corteo, hanno diffuso le note di gruppi rock e punk. Per loro la piattaforma politica da portare alla manifestazione era tutta incentrata "sui danni che questo governo sta facendo con la riforma della scuola e dell'universita'". Dunque, "se Berlusconi figura nel nome di questa giornata, e' nei confronti del suo governo e della sua politica che noi protestiamo". Eppure gli slogan scanditi dal corteo sono stati tutti contro il presidente del Consiglio. Non solo: le recenti vicende che hanno riguardato il pentito Spatuzza, hanno fatto si' che la piazza si riempisse anche di istanze per "verita' sui legami tra mafia e apparati dello Stato". Una richiesta sottolineata dall'iniziativa di un gruppo di cinquanta manifestanti che in corteo hanno sfilato mostrato l'agenda rossa in ricordo di Paolo Borsellino.

Diverse le categorie sociali, le fasce di eta' rappresentate nella piazza, dunque, ma unica la bandiera: viola moltiplicato per i fazzoletti, le sciarpe, le maglie indossate dai manifestanti. E unica la richiesta, portata con uno striscione in testa al corteo: "Berlusconi dimissioni". Tra gli interventi più applauditi quello telefonico di Giorgio Bocca. "Io vedo una crisi dello Stato nello Stato, nel nostro Stato ce n'è sempre un altro, c'è sempre stato". In diretta telefonica con la manifestazione 'No B day' in piazza San Giovanni, ha commentato la situazione politica del paese dicendosi preoccupato per la libertà di stampa. "Prima della libertà di stampa c'è quella di parola - ha spiegato Bocca che scrive su 'Repubblica', quotidiano querelato dal premier - e se un miliardiario porta in tribunale un giornale la libertà di parola è immediatamente sfumata".

In Piazza anche gli aderenti ai tanti partiti del centrosinistra. Pd, Idv, Sinistra e Libertà, Rifondazione Comunista, Verdi. Una grande manifestazione voluta dal popolo della rete a cui hanno aderito, personalmente, molti parlamentari del centrosinistra. 

L'associazione Articolo 21 per la libertà di informazione ha partecipato attivamente al tam tam su internet che ha dato origine al 'No Berlusconi day'. Il suo portavoce, il deputato indipendente Giuseppe Giulietti, da piazza della Repubblica, dove si è unito ai manifestanti rilancia: "Chiederemo a chi ha partecipato alla manifestazione del 3 ottobre per la libertà di informazione - dice - di promuovere una grande giornata per la Costituzione"."Vogliamo portare in piazza - spiega - milioni di persone e lo dobbiamo fare quando arriveranno nelle aule parlamentari il processo breve e le intercettazioni"

IL CONCERTO SU REPUBBLICA CON YOU DEM TV / Guarda la diretta su Rainews 24 / Guarda la diretta su Sky Tg 24 /  Da piazza San Giovanni in diretta commenti e news in fieri  / La manifestazione contro il governo Berlusconi, trae di giorno in giorno senso, attualità, urgenza - di Manuela Granaiola, Massimo Florio, Paolo Nerozzi, Vincenzo Vita / ANTONIO DI BELLA: disponibile per la diretta / Le telecamere non siano per i politici - di Giuseppe Giulietti / Tutti a Saxa Rubra qualora la Rai ritenesse questa una non notizia - di Federico Orlando*/ Un popolo in viòla per chio vìola la legalità e la Costituzione - di Roberto Secci /AL VIA LA CAMPAGNA DI ADESIONE E ABBONAMENTO 2010 DI ARTICOLO 21. GUARDA COME FARE