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Siria, l'appello degli intellettuali: " Basta black out mediatico"
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di redazione

Stando alle stesse fonti il bilancio delle vittime dovrebbe ammontare a duecento morti, quasi tutti civili.
A sottolineare però la gravità della situazione e soprattutto rimarcare il silenzio internazionale ( a partire da quello mediatico) di fronte alle richieste legittime del popolo siriano ci ha pensato un gruppo di intellettuali, scrittori, giornalisti, artisti e attivisti dell'opposizione siriana con un appello diramato nella giornata di ieri e che noi di seguito riportiamo per esteso ( come tradotto e pubblicato sul blog Il mondo di Annibale).
“Noi sottoscritti intellettuali, scrittori, giornalisti, artisti e attivisti, non possiamo restare in silenzio davanti al comportamento autoritario, o meglio dittatoriale con cui il regime affronta il movimento per la pace e i diritti civili, espressione della volontà e del desiderio della popolazione siriana di conseguire una vita libera e dignitosa.
Omicidi, intimidazioni, arresti arbitrari e falsificazioni aberranti mezzo stampa dimostrano che il regime siriano non ha imparato nulla dalle esperienze dei regimi che sono stati spiazzati via.
Il regime siriano ha optato per la “soluzione Gheddafi”, senza prestare attenzione alle eventuali conseguenze e così si restringe il campo della legittimità già fragile oltre alla sofferenza del popolo siriano che non merita tale ingiustizia..
Queste reazioni , compresa la criminalizzazione del movimento popolare e l’accusa di tradimento e cospirazione con un linguaggio volgare e ripugnante, indeboliscono la Siria,.
In definitiva, nulla può fermare un popolo deciso a conquistare la sua libertà anche con dei grossi sacrifici , come tutti gli altri popoli . E’ una illusione quella di poter rallentare o fermare il percorso di un futuro già segnato.
Noi, sottoscritti, dichiariamo il nostro sostegno e il nostro appoggio al Movimento Popolare Siriano e alle sue richieste per la democrazia, e chiediamo a tutti il sostegno che possono offrire, togliendo il blackout mediatico che avvolge questo Movimento.
Una Siria libera e democratica è un privilegio per i siriani e i libanesi, oltre ad essere una risorsa per la libertà e la democrazia in tutto il mondo.”
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