Articolo 21 - CULTURA
“Oltre i confini” dalle terre di camorra alle terre di don Peppe Diana
di redazione
Il Festival dell’Impegno Civile, l’unica rassegna interamente realizzata nei beni confiscati alla camorra, promosso dal Comitato don Peppe Diana e l’associazione Libera coordinamento di Caserta, giunge alla IV edizione e avrà luogo nelle province di Napoli e Caserta dal 10 giugno al 30 luglio 2011.
Incontri, dibattiti, concerti, presentazioni di libri, mostre, spettacoli teatrali, degustazioni di prodotti realizzati sui terreni confiscati alle mafie, dove da tempo si sta costruendo un’economia sociale alternativa, rappresenteranno la colonna vertebrale di una rassegna che vuole illuminare l’impegno di comunità educative, solidali e sane che operano in territori laboriosi di rinnovata identità dal passato opulento e dal futuro incerto che però va programmato e costruito.
Casalnuovo, Baia Verde, Napoli, Ottaviano, Castel Volturno, Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa e Sessa Aurunca le tappe di un percorso dove interverranno parenti delle vittime innocenti di camorra, attori, musicisti,artisti, cantanti, mediatori culturali, uomini e donne in rappresentanza dell’economia etica e sociale, rappresentanti della politica, giornalisti, docenti, magistrati, scrittori, sacerdoti e produttori.
Promuovere le Terre di don Peppe Diana significa sostenere il suo popolo nell’impegno faticoso del cambiamento possibile. Vuol dire unire le sinergie positive per lavorare al riscatto culturale, sociale ed economico di un territorio che non vuole essere terra di camorra; favorendo e valorizzando le capacità, i talenti e le sensibilità in loco e collegandole stabilmente con le forze sane nazionali ed internazionali.
Incontri, dibattiti, concerti, presentazioni di libri, mostre, spettacoli teatrali, degustazioni di prodotti realizzati sui terreni confiscati alle mafie, dove da tempo si sta costruendo un’economia sociale alternativa, rappresenteranno la colonna vertebrale di una rassegna che vuole illuminare l’impegno di comunità educative, solidali e sane che operano in territori laboriosi di rinnovata identità dal passato opulento e dal futuro incerto che però va programmato e costruito.
Casalnuovo, Baia Verde, Napoli, Ottaviano, Castel Volturno, Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa e Sessa Aurunca le tappe di un percorso dove interverranno parenti delle vittime innocenti di camorra, attori, musicisti,artisti, cantanti, mediatori culturali, uomini e donne in rappresentanza dell’economia etica e sociale, rappresentanti della politica, giornalisti, docenti, magistrati, scrittori, sacerdoti e produttori.
Promuovere le Terre di don Peppe Diana significa sostenere il suo popolo nell’impegno faticoso del cambiamento possibile. Vuol dire unire le sinergie positive per lavorare al riscatto culturale, sociale ed economico di un territorio che non vuole essere terra di camorra; favorendo e valorizzando le capacità, i talenti e le sensibilità in loco e collegandole stabilmente con le forze sane nazionali ed internazionali.
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