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Articolo 21 - Editoriali
I Baldoni e i Frattini
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di Daniela Preziosi

da Avvenimenti

Di fronte a una morte, lâ??assassinio di Enzo Baldoni, e di fronte al pericolo che stanno correndo altri giornalisti (mentre scriviamo non ci sono ancora notizie dei due francesi Christian Chesnot di Radio France International e George Malbrunot di Le Figaro), di fronte allâ??infinita macelleria irachena scatenata da questa guerra, che ormai neanche i falchi nostrani si azzardano a chiamare â??dopo-guerraâ?, ogni considerazione finisce per essere inutile, irrilevante. Niente restituirà Baldoni alla sua famiglia e alle sue passioni; come niente farà tornare indietro tutti gli altri morti, civili e militari. Ma due note a margine, a proposito del nostro paese, vorremmo farle comunque.

La morte del giornalista italiano, con il suo funebre corredo di errori od omissioni da parte di alcune fonti ufficiali, i dubbi sul ruolo della Croce rossa italiana, unica a restare in territorio iracheno forse più per subalternità che per eroismo, rendono evidente, a caro prezzo, quanto ci sia bisogno di informazione proprio nelle zone di guerra. Dalle bugie sulle armi chimiche agli episodi singoli come il rapimento e lâ??assassinio di Baldoni, la pubblica opinione rischia di essere sistematicamente disinformata e depistata da fonti che forniscono versioni nel migliore dei casi deficitarie, più spesso aggiustate se non direttamente false. Ã? amaro verificare sul campo che lâ??insofferenza per i giornalisti liberi, presto per i giornalisti tout court, accomuna gli eserciti islamici alle potenze occupanti.

In secondo luogo, invidiamo alla Francia la compattezza con la quale governo e opposizioni hanno respinto al mittente le richieste dellâ??Esercito islamico dellâ??Iraq di cancellare una pur discutibile (a noi infatti non piace per niente) legge che vieta alle ragazze islamiche di portare il velo nelle scuole. Invidiamo quella compattezza politica che, ci sembra, è segno non di un pensiero unico che omologa socialisti, comunisti, gollisti, laici, islamici e cristiani, quanto piuttosto di valori e principi condivisi da un paese. Un episodio per tutti: allâ??approssimarsi della scadenza dellâ??ultimatum, il ministro francese degli Esteri Michel Barnier è partito per il Medio Oriente per coordinare le operazioni per tentare di salvare la vita ai connazionali rapiti. Ci auguriamo il successo di questi sforzi, non scommetteremmo che la vicinanza alla zona del rapimento da parte del ministro sia rilevante ai fini del buon esito; ma è evidente che il comportamento del gollista (e quindi di destra) Barnier è quello di un governo allertato per lâ??emergenza. Non possiamo dire altrettanto di casa nostra. Mentre moriva Quattrocchi, il ministro Frattini stava a Porta a Porta imbastendo pastette su chi doveva dare lâ??annuncio in diretta e trascurando la correttezza, la buona creanza per non dire il dolore della famiglia Quattrocchi e degli italiani. Al momento dellâ??assassinio di Baldoni, Frattini calcava unâ??altra ribalta, quella del meeting di Comunione e Liberazione a Rimini. Lâ??ha segnalato in solitudine Andrea Fabozzi, che ne ha scritto per il manifesto una cronaca indignata e immalinconita dal fatto che il ministro ha riservato a Baldoni un tiepido accenno. Nelle scelte, anche quella di dove trascorrere certe serate in cui il resto del paese ha il fiato sospeso, câ??è tutto un programma: nella fattispecie un programma di governo.
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