Articolo 21 - ESTERI
La curiosa popolarità di Bashar
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di Riccardo Cristiano*

Ma questi dettagli non sembrano interessare molto. Interessa di più l’idea che se cade il governo Assad arrivano al potere i fondamentalisti e per i cristiani si fa brutta. Forse non la pensano così i molti cristiani che sono stati perseguitati dal regime degli Assad. Ma anche questo per ora appare un fatto su cui si può sorvolare, è il timore per il domani, non per il passato, che interessa. Proprio come è successo con Gheddafi, difeso daalcuni prelati come Bashar oggi da altri prelati. Ecco che la dotta spiegazione su tutti i rischi di un dopo Assad rimuove che Assad dei più fanatici islamisti sappia qualcosa, visto che arma Hezbollah e finanzia Hamas: in una sorta di dumping del fanatismo islamista lui lo esporta sotto costo, ma a casa lo proibisce. E ai cristiani, e al Vaticano, dovrebbe andar bene. Dunque nel “paradiso” siriano i cristiano cosa possono fare? Possono pregare e basta, ma in silenzio,perchè certo non possono discutere, esporre la loro visione dell’uomo, del mondo, affermare i loro principi o cosucce così.
Ovviamente, come in tutti i percorsi rivoluzionari, anche in quello siriano il timore per il futuro è legittimo, ma parlando del domani non si può dimenticare che questo regime dal 15 marzo ad oggi ha fatto uccidere 2600 cittadini, ne ha internati più di 10mila, ha tagliato acqua e luce alle città ribelli, ha seviziato bambini.
Va poi considerato che questi avvocati del giovanotto siriano non fanno che peggiorare la condizioni dei cristiani di Siria schiacciandoli su un regime morente e facendo di loro l’ultima stampella di un satrapo agonizzante. Anche l’Iran si prepara a voltare le spalle al giovanotto, puntando forse su un golpe militare. Questo per dire quanto abbia ragione il presidente Sarkozy a dire sorpreso al neo-avvocato di Bashar, il patriarca maronita Beshara Rai, “lei difende un leader finito”. Invece di spingere i cristiani a non confondere il legittimo terrore di scomparire con la paralizzante paura di esistere, certuni preferiscono spingerli nel baratro, presentarli come gli ultimi tutori di un regime odiato, detestato, disprezzato.
Un bellissimo romanzo di recente pubblicazione, “Elogio dell’odio”, spiega benissimo quanto sia aberrante il passato dei Fratelli Musulmani siriani e quello del regime degli Assad. Impossibile sottovalutare il primo, ma anche sostenere, difendere o allearsi con il secondo.
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