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Articolo 21 - Editoriali
Mtv, la svolta dellâ??impegno prende il via dal pacifismo
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di Andrea Laffranchi

da Corriere della Sera

BOLOGNA - Erano in 70 mila. I noglobal e quelli che non vivono senza marchi su scarpe e tshirt, quelli venuti per una domenica fra birra e canne e le ragazzine che sognano di fidanzarsi con una popstar, le famiglie con bambini e i teenager alla prima uscita da soli. Lâ??Mtv Day, maratona musicale che ieri allâ??Arena Parco Nord ha festeggiato con 8 ore di rock il settimo compleanno della rete musicale, li ha riuniti tutti, complice il motto «Live and Loud», letteralmente, musica dal vivo e voce alta.
Concetto, questâ??ultimo, che tocca alla veejay Camila Raznovich spiegare alla folla: «Vi chiedo di gridare. Non per una festa di compleanno, non contro le piccole cose di tutti i giorni, ma contro la guerra». Mtv si è presa questo compito: da questâ??anno non vuole nutrire gli 8 milioni di telespettatori quotidiani solo con videoclip e divertimento, ma con pillole di impegno e riflessione sparse qua e là nel palinsesto.
E i messaggi sono partiti ieri. Veejay, cantanti e ospiti: tutti pronti a perorare la causa a cui tengono di più. Fra i conduttori, Paola Maugeri si è presa applausi «gridando» contro lo squilibrio nella distribuzione delle risorse (il 20% della popolazione ne consuma l'80%), suggerendo la scelta vegetariana e citando Gandhi («Proviamo, ogni giorno, a sentire la sofferenza degli altri come fosse nostra»), Victoria Cabello chiedendo di firmare i referendum proposti dai Radicali contro la legge sulla procreazione assistita. Tema ripreso, in un videomessaggio pieno di critiche a Berlusconi e al Vaticano, da Daniele Luttazzi. Tra gli altri «amici» di Mtv, a Bologna câ??erano anche Claudia Pandolfi che spera in «un mondo dove vinca la creatività e non la produttività», Alessandro Bergonzoni che ha sostenuto lâ??associazione Risvegli di Bologna, che aiuta le famiglie di chi è in coma e Giorgio Pasotti che ha parlato di lavoro: «Eâ?? un problema più importante di terrorismo e guerra. Il sistema economico legittima i giovani a fare qualunque cosa e calpestare chiunque pur di ottenere un obiettivo - ha detto lâ??attore -. Anche noi artisti dobbiamo imparare a non scendere sempre a compromessi; non dobbiamo rendere il pubblico vittima, e il pubblico dal canto suo deve smettere di accettare tutto quello che gli viene propinato. Non accadrà: ma pensate se, invece di "Buona domenica", Canale 5 trasmettesse un evento come questo offrendo a tutti una possibilità in più di informarsi e di dire la propria».
Sul palco e nelle interviste dopo concerto, gli sfoghi degli artisti. Frankie Hi Nrg aveva un generatore a idrogeno per la postazione del suo dj a sostegno dellâ??energia «pulita» e ha criticato il vicepresidente del Consiglio Fini per le sue parole contro i pacifisti. Governo bersaglio delle ironie di Caparezza, mentre Max Gazzé ha ribattezzato il raduno «piccola Woodstock». Pelù, animale da palco, ha chiesto alle istituzioni un sostegno al rock e i Black Eyed Peas (unici stranieri) hanno criticato Bush: «Non è lâ??America».
E il pubblico, come ha reagito? In 2 mila hanno fatto la fila per dire la loro in un videobox che trasmetterà i messaggi più belli in «Playground», show dove i ragazzi si raccontano via webcam. Hanno parlato, soprattutto, di amore e musica. Ma câ??è anche chi ha abbracciato la linea dellâ??impegno. E anche nellâ??arena si sono mescolate le idee. Davide, 30enne di Verona, con una maglietta di Emergency: «Eâ?? giusto dare spazio a queste campagne sociali. Nulla ha la stessa forza di richiamo della musica: câ??era il calcio, ma con quello che succede allo stadio...». Taglia corto Fabio, 26 anni da San Benedetto: «Oggi mi voglio solo svagare».

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