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Fiorello: "Salva la vita pischelli". Le parole che la Rai non deve nascondere
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di Giorgio Santelli

Fiorello: "Salva la vita pischelli". Le parole che la Rai non deve nascondere

Perché vale la pena pagare il canone? Lo ha spiegato Fiorello agli italiani in quest’ultima puntata. Ed è giusto ringraziarlo. Perchè nella sua trasmissione, l’ultima, della serie il più grande spettacolo dopo il week end, ha avuto la capacità di spiegare, con ironia, quello che dovrebbe essere il ruolo del servizio pubblico. Intanto per lo spettacolo realizzato. Un varietà vero, di contenuto e che sarà costato anche molto ma che ha portato soldi in cassa e un po’ di serenità agli italiani in questi giorni difficili. Ma, soprattutto, perché ha saputo parlare con leggerezza di quei temi che la miopia di qualche dirigente Rai ha stabilito fossero impronunciabili dal servizio pubblico.

Come l’utilizzo dei profilattici per proteggersi dall’Aids. Una parola che non si è ascoltata il 1 dicembre in una delle testata Rai, proprio nella giornata dedicata alla lotta all’Aids. Farla ripetere agli spettatori, che l’hanno fatto con liberazione, ha dimostrato quanto distante sia l’idea bigotta di qualche dirigente rispetto a quel che gli spettatori vogliono ascoltare. Una cartina di tornasole per tutti quei temi che vengono troppo spesso nascosti dall’informazione della Rai.

Un ringraziamento anche perchè, nel siparietto pre pubblicitario con la finta direttrice Rai Lorenza lei, ha datovoce a quelle voci che sono state espulse dall’azienda, come scorie da nascondere.

Nomi, anche quelli al pare dei profilattici, impronunciabili per qualcuno: come quelli di Michele Santoro e Serena Dandini.

Perché ha saputo palare ai giovani, pubblico che il servizio che dovrebbe essere pubblico non riesce più a conquistare da tempo.

Grazie anche perché ha parlato, con Roberto Benigni, di un’Italia che deve cambiare, che sta facendo grandi sacrifici che dovrebbero essere però più equi; e che può salvarsi solo restando unita.

Perché, sempre insieme, hanno ricordato Sandro Pertini, quel Presidente antifascista che riavvicinò, dopo l’ennesima crisi, le istituzioni agli italiani. E che disse, con la sua storia, che chi ha di più deve dare di più per il bene del Paese.


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