Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - INTERNI
Amianto, il fondo non parte. Protesta a Roma
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di redazione

Amianto, il fondo non parte. Protesta a Roma

COMUNICATO STAMPA 

"I Comitati di lotta e le Associazioni che da anni si battono per ottenere giustizia per tutte le vittime dell’amianto, i morti e i malati, denunciano all’opinione pubblica lo Stato italiano per non aver ancora emanato il decreto attuativo sul Fondo Vittime dell’Amianto, legge n.244/07 (legge finanziaria per il 2008 art.1, commi 241-246) che doveva essere emanato entro 90 giorni. La Repubblica Italiana è stata più volte sanzionata dalla Comunità Europea per violazione delle norme in materia, ma tutto continua come se niente fosse, mentre i lavoratori esposti o ex esposti all’amianto e i loro familiari continuano ad ammalarsi e morire. Lo Stato Italiano si è reso responsabile e complice degli industriali che - non rispettando la Costituzione e le leggi - per decenni hanno condannato a morte gli operai, i lavoratori, le loro famiglie e i cittadini che hanno avuto contatto con l’amianto e altre sostanze cancerogene usate nei processi lavorativi senza adeguate protezioni.
1300 lavoratori ogni anno in Italia perdono la vita a causa degli infortuni sul lavoro, 4000 e più sono le vittime delle malattie professionali e quasi 5 mila uomini e donne vengono uccisi dall’amianto fra l’indifferenza di associazioni padronali e di istituzioni che dovrebbero essere al “servizio del cittadino”.
Ogni anno sono 26 mila i morti per tumori all’apparato respiratorio, con un incremento nell’ultimo decennio di oltre il 50%, ma il Governo e gli Enti preposti alla tutela della salute non fanno nulla per risolvere questa emergenza sanitaria, umana e ambientale. Lo Stato, non applicando la Costituzione e le leggi europee, e le sue stesse leggi, costringe i lavoratori, i loro famigliari e i cittadini vittime di sostanze cancerogene a intraprendere lunghe cause legali che spesso si concludono senza giustizia.  Tutti noi, lavoratori e cittadini, aspettiamo da anni una giustizia “giusta” e rapida ma il progetto di “processo breve” in realtà sancisce l’impunità di chi viola le norme di sicurezza e causa così infortuni e morte ai lavoratori, dando il definitivo colpo di spugna alle legittime esigenze di giustizia. Noi vittime dell’amianto non possiamo accettare che, in nome del profitto, imprenditori, amministratori pubblici, uomini politici, sindacalisti e - fatto ancor più grave - i vari governi succedutosi negli anni, cioè lo Stato, considerino normale che migliaia di lavoratori e le loro famiglie siano state distrutte da produzioni di morte, dalle sostanze cancerogene e in particolare dal killer amianto. L’amianto non è un frutto del passato: è un killer tuttora presente nella società che continua e continuerà ad uccidere.
Rendere giustizia alle vittime è una battaglia di civiltà!
Dopo la manifestazione, sempre il giorno 18.01.2010, presso la Camera dei Deputati - Palazzo San Macuto, Sala Refettorio - presentazione del libro “Lo Stato dimentica l’amianto killer” dell’Avv. Ezio Bonanni, seguirà il dibattito “Amianto e giustizia”. "


Roma, Milano, Sesto San Giovanni, Trieste, Latina, Taranto, Broni, Ferentino 14-01-2010
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio -
cip.mi@tiscalinet.it - 335/7850799
Associazione Vittime Amianto Nazionale Italiana -
avappresidente@hotmail.it - 335/8056074
Associazione Esposti Amianto Regione Friuli Venezia Giulia -
segreteria@aea-fvg.org - 040/370380
Osservatorio Nazionale Amianto -
osservatorio.amianto@tiscali.it
A.I.E.A. Toscana (sez.Larderello) -mcardellini@alice.it – A.I.E.A.( sez. di Broni) – A.I.E.A. ( sez. di Fermentino )
Associazione “Contramianto e altri rischi Onlus” -
contramianto@libero.it - 3288228177


Letto 3741 volte
Dalla rete di Articolo 21