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"Caro Ministro, perche' continua a dipingerci tutti come degli imbecilli, incompetenti e irresponsabili?"
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di Flavio Lotti*

"Caro Ministro, perche' continua a dipingerci tutti come degli imbecilli, incompetenti e irresponsabili?" “Ha ragione il ministro: il problema è molto più serio e più vasto di  quello che appare. Non ci sono solo gli F-35 da rivedere, ci sono  anche tanti altri aerei, le portaerei, i carri armati e tanti, tanti  sprechi. La macchina militare italiana è una vera e propria macchina  mangiasoldi che costa molto e serve a poco. Bisognava intervenire da  tempo perché in quel pozzo senza fondo sono finiti inutilmente  tantissimi soldi pubblici, ma quello che non si è voluto fare ieri  bisogna farlo oggi.  “Facciamo un ragionamento tranquillo e serio” ha più volte auspicato  il ministro-militare nel corso della trasmissione. Facciamolo questo  ragionamento, ma facciamolo subito perché i soldi che stiamo sprecando  all’ombra della cosiddetta “Difesa” servono qui e ora per salvare  molte vite umane strapazzate dalla crisi e dalle ingiustizie.  Facciamolo senza fare scempio della verità, dell’onestà e della  democrazia. Le spese militari devono essere messe finalmente in  discussione alla pari di tutte le altre spese dello stato. Ci deve  essere una discussione aperta e trasparente. Non è tollerabile che  qualcuno pretenda di continuare a decidere tra i soliti, pochi,  addetti ai lavori per poi presentarsi al Parlamento e agli italiani  con un pacchetto chiuso da prendere o lasciare. Si dica con chiarezza  quanti soldi spendiamo, come e dove li spendiamo. Quanti ne spendiamo  oggi e quanti prevediamo di spendere in futuro. Perché li dobbiamo  spendere, con quali obiettivi e quali risultati. Basta con i giochetti  delle cifre e delle verità nascoste. Il Parlamento deve esigere  trasparenza, la deve ottenere e la deve restituire agli italiani in  modo che essi per primi possano scegliere responsabilmente. Anche il  mondo dell’informazione, e in particolare la Rai, il nostro servizio  pubblico, devono fare sino in fondo la propria parte. Un paese moderno  e responsabile sa che la sicurezza è un bene pubblico che deve essere  garantito dalle risorse del bilancio dello stato alla pari della  salute, dell’istruzione, della giustizia, ecc. Ma così come non c’è un  solo modo di garantire la salute, l’istruzione e la giustizia, così  non c’è un solo modo di garantire la sicurezza dell’Italia e degli  italiani. Noi, per esempio, siamo convinti che è possibile tagliare le  spese militari e aumentare la sicurezza degli italiani, dell’Europa e  del resto del mondo. Vogliamo discuterne, caro ministro? Oppure  preferisce continuare a dipingerci tutti come degli imbecilli,  incompetenti e irresponsabili?”

*Coordinatore Nazionale della Tavola della pace

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