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Articolo 21 - Editoriali
Il premier non convince nessuno
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di Susanna Ripamonti

Confedilizia: in Finanziaria una nuova patrimoniale. Lui si difende: né tagli né stangata

da L'Unità

GENOVA Ã? arrivato via mare al 44° Salone nautico di Genova, che aspettava il presidente del consiglio in persona per essere inaugurato. A bordo della pilotina 276 della Guardia costiera, è balzato a terra con un saltello e appena si è trovato tra le mani un microfono ha sparato a raffica una serie di esilaranti battute. La stangata della finanziaria? «Non credete a tutto quello che si dice, non c'è nessun taglio, non c'è nessuna stangata. Abbiamo scritto nella legge che per ogni capitolo di spesa c'è un incremento possibile del 2%, mentre lâ??inflazione è dellâ??1,5%». Un esempio per comprendere la strana algebra di Silvio Berlusconi i genovesi ce lâ??hanno sotto agli occhi. Dal palco promette di chiudere entro lâ??anno lâ??altoforno dellâ??Ilva di Cornigliano «per darvi oltre ad un mare azzurro, l'azzurro del cielo». Peccato che proprio la finanziaria abbia stralciato i finanziamenti già previsti per bonifica e riconversione dellâ??area.
Ã? allegro e rilassato anche se dice di aver passato una notte insonne pensando alla vicenda delle due ragazze italiane disperse nellâ??inferno di Taba. «C'è da impazzire ad essere nei panni del padre. Io ho pensato a lui questa notte, non riuscivo a distogliere la mente da questo padre che si reca in Egitto nella speranza di trovare le figlie ancora vive». Poi torna alla finanziaria e rivolto al sindaco Giuseppe Pericu dispensa pillole di saggezza spiegando «che in ogni bilancio câ??è modo di fare dei risparmi. Penso alle tante manifestazioni in prossimità delle elezioni. Penso alle tante consulenze forse non necessarie». Però sbaglia interlocutore, dato che è il presidente della Regione Liguria, il forzista Sandro Biasotti, ad essere stato al centro di molte polemiche per abuso di consulenze.
Parla a braccio il presidente e in stile Marzullo si fa le domande e si da le risposte, evitando come di consueto di rispondere ai giornalisti. «Qualcuno mi accusa di non avere il senso dello stato. Forse ha ragione. Io non ho il senso dello stato come Moloch. Io ho piuttosto il senso dei cittadini». Mettendo insieme prospettive inconciliabili parla di uno stato che senza perdere in efficienza possa costare meno a tutti i cittadini. Insomma, uno Stato in cui si pagano meno tasse (promessa elettorale a tuttâ??oggi disattesa) senza rinunciare a scuola, sanità, servizi (falcidiati dalla finanziaria). Questo, dice Berlusconi «vuol dire dare ai cittadini più libertà». Nel suo piccolo, il presidente spiega come evita gli sprechi anche nella quotidianità: «a Palazzo Chigi spengo la luce quando esco dall' ufficio e se non l' ho fatto torno indietro a spegnerla. Scrivo sul retro della carta e non su un foglio nuovo». In compenso dice che è umanamente comprensibile il desiderio di evadere il fisco. «Le tasse bisogna pagarle anche se non piace a nessuno essere presi di mira. In tanti ad esempio vorrebbero comprarsi una barca ma non lo fanno perchè non vogliono attirare l'attenzione della Guardia di Finanza. Siccome anche l'uomo più giusto pecca almeno sette volte al giorno chi guarda con occhio malevolo può trovare sempre qualcosa che non va». E dunque se hai una barca di dieci metri, che costa qualche centinaio di milioni, magari ti tiri addosso lâ??occhio malevolo dei finanzieri. Ma il governo Berlusconi ha pensato anche a questo: fino a 10 metri le barche non si denunciano.
Il sindaco Pericu gli risponde a distanza: «Noi non facciamo campagne elettorali e spegniamo sempre la luce. Anzi il Comune di Genova ha già effettuato in questi anni notevolissimi risparmi. Si può sempre far meglio, ma direi che abbiamo proprio raschiato il fondo del barile. Berlusconi ci ha detto che il tetto del 2% alle spese non è un taglio. Ma il punto per gli enti locali e per il Comune di Genova è che in questi ultimi anni, e anche per il 2005, sono diventati sempre più pesanti i tagli ai trasferimenti dallo Stato alle amministrazioni locali».
E a distanza risponde per le rime anche Confedilizia. Che nella Finanziaria vede addirittura una «patrimoniale aggiuntiva». «Ã? in atto un attacco alla casa che non possimao accettare - dice il presidente Sforza Fogliani -. I crescenti valori degli immobili offrono al centrodestra la scusa per una patrmoniale aggiuntiva, dopo quella ordinaria istituita dalla sinistra nel â??92. Ã? una strada iniqua che confligge con la Costituzione perché tassa i valori mentre i redditi sono decisamente calanti».

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