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Articolo 21 - Editoriali
Canale 5: una crisi che viene da lontano
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di Remo De Vincenzo*

Cattaneo è uno furbo, e molto molto fortunato. Vuoi vedere che l'Autunno lo vince di sicuro? Facciamo una scommessa: Canale 5 andrà male, Italia1 pure. Magari Rete4 ce la può pure fare. Per Rai1 la strada è tutta in discesa. E con il pompaggio di Rai2, tra Isola, Coppa Uefa, prime visioni di film e telefilm, la poltrona di Ferrario è salva. La vedo malissimo invece per quella di Modina..» Chi parla è uno dei massimi dirigenti del Marketing Rai, uno di quegli "alchimisti" del palinsesto che il direttore di Canale 5 definisce «maledettamente bravo». Si tratta di una "scommessa" nata sotto il Cavallo Morente, i primi di agosto. Per correttezza riportiamo fedelmente la frase di Giovanni Modina: «Per tutta una serie di motivi - ha detto a La Repubblica - avevamo previsto di non essere forti come l'anno scorso, ma il risultato è più deludente del previsto. Ma non ho difficoltà ad ammetterlo: in Rai sono diventati spaventosamente bravi». Previsto di non essere forti come l'anno scorso?! Certo, una rete che ha investito lo stretto indispensabile, continuando a proporre programmi di successo che, poco a poco, stagione dopo stagione, si sono logorati, con una colonna sonora di sottofondo che cantava l'inno "Finchè la barca va, lasciala andare...". Eppure le due ammiraglie del duopolio televisivo sono come dei lottatori di sumo, che devono al loro "peso" la possibilità di vincere le stagioni. E, visti i pesi in campo, non ci si poteva di certo aspettare un autunno brillante da Canale5, specialmente nel prime time, visto che perde sistematicamente la domenica (Chi vuol essere milionario viaggiava già l'anno scorso attorno al 18% come risultato di fascia), la fiction targata Mediaset non si dimostra sufficientemente forte in confronto a quella Rai (basta vedere i risultati pessimi del venerdì con Cuore contro Cuore) e Câ??è posta per te si troverà a tentare di contrastare Panariello al sabato (ricordiamo però che nell'edizione 2003, il programma di Maria De Filippi  perse il confronto). Come ha già analizzato Stefano Munafò nel suo editoriale di ieri, a parte i film di prima visione e le fiction, quest'anno Mediaset non ha acquistato né sviluppato nuovi format (a parte l'autoproduzione di Campioni, che finora non è certo brillantissima). Proprio la penuria di programmi ha portato Canale5 ad anticipare la programmazione del Grande Fratello5 dalla primavera 2005 all'autunno 2004, con il rischio di stancare il pubblico e di logorare il prodotto: proprio quello che sta avvenendo in questi giorni in cui il GF5 è in calo rispetto all'edizione primaverile (tenendo conto anche che la striscia quotidiana del GF dura solo 15 minuti, mentre quella dell'Isola oltre 45 minuti, e Italia sul 2 è oramai diventata una succursale dell'Isola). Il restyling di Striscia la notizia non è bastato a ridarle lo smalto perduto, e Volere o Volare non ha dato i risultati sperati. Passaparola, Verissimo, Uomini e donne, Amici quotidiano, lo stesso Tg5 soffrono tutti del calo di immagine che offusca la rete. Unica eccezione MCS-Tutte le mattine, felice intuizione di un programma in grado di conquistare lo spazio mattutino trascurato da Rai1 e  che consente una leggera crescita al canale in quella fascia oraria.

*Punto Com

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