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Sicurezza sul lavoro. Appello a Monti: "via la norma che cancella i controlli"
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di redazione

Sicurezza sul lavoro. Appello a Monti: "via la norma che cancella i controlli"

Sicurezza sul lavoro. Appello a Monti: "via la norma che cancella i controlli"


Il Governo Monti, ha varato il decreto
semplificazioni (DL 5/2012), che è stato poi
emanato dal Presidente della Repubblica il 9 Febbraio 2012.
Tra gli articoli di questo decreto, ne è stato
inserito uno, l'articolo 14, che tende a
depotenziare in maniera spudorata i controlli per
la salute e la sicurezza sul lavoro (articolo 14, comma 4, lettera f).
Ma lo fa in un modo così vergognoso, che forse
neanche l'ex Ministro Sacconi sarebbe riuscito a fare altrettanto.
Questo articolo, prevede, la soppressione o la
riduzione dei controlli per la sicurezza sul
lavoro per le imprese in possesso del certificato
di qualità Iso-9001 o altra appropriata
certificazione emessa, a fronte di norme
armonizzate. In pratica con l'entrata in vigore
del DL basterà avere un certificato UNI ISO-9001
o UNI ISO-14001 o BS OHSAS 18001 per vedere
soppressi, o forse ridotti, tutti i controlli
della pubblica amministrazione, tranne che in materia fiscale e finanziaria.

Tra l' altro le certificazioni UNI ISO-9001 o UNI
ISO-14001 niente hanno a che vedere con la tutela
della sicurezza sul lavoro, ma sono relative la
prima al sistema qualità (del prodotto finito),
la seconda alla tutela dell' ambiente.

Inoltre tali certificazioni non vengono assegnate
da organi statali o sovranazionali di controllo,
ma da aziende private che devono essere solo
autorizzate dal Ministero del Lavoro.

E' ovvio prima di tutto che le aziende private
vengono autorizzate dal Ministero del Lavoro non
tanto sulla base di verifica della loro reale
professionalità, ma soprattutto sulla base del
potere politico ed economico che possono dimostrare.

E' ovvio poi che essendo aziende private pagate
da altre aziende che hanno bisogno a vario titolo
della certificazione, fanno il possibile per
rilasciare la certificazione per poter essere pagate.


Purtroppo non è finita qui, il governo ha avuto
anche la straordinaria idea di inserire il comma
4, lettera d, in cui si inserisce il concetto di
'collaborazione amichevole' con i soggetti
controllati al fine di prevenire rischi e situazioni di irregolarità"

Quale contorsione mentale si è prodotta per
arrivare all'idea geniale che chi controlla non
deve recare intralcio all'impresa controllata ?
Chi svolge il ruolo di vigilanza e controllo deve
per la natura stessa del suo ruolo creare
intralcio, guardare ovunque in un luogo di
lavoro, chiedere conto di tutte le misure di
prevenzione attuate dalle aziende .
La normativa in vigore non consente la '
collaborazione amichevole ' : se un ispettore ASL
riscontra una violazione e non la sanziona,
nell'interesse della salute e della sicurezza del
lavoratore, compie una grave omissione di atti di
ufficio in quanto Ufficiale di Polizia
Giudiziaria con denuncia d' ufficio alla Procura della Repubblica !

Inoltre al comma 4 è previsto che i regolamenti
siano emanati su proposta del Ministro per la
P.A., dello sviluppo economico e dei Ministri
competenti (') sentite le associazioni
imprenditoriali, ma senza riferimento alle organizzazioni sindacali.
L’art.14 costituirà, se approvato, una grave
violazione della direttiva europea sulla
sicurezza sul lavoro in quanto l'articolo 4,
comma 2, della direttiva quadro europea 89/391/CEE, dice:
"Gli Stati membri assicurano in particolare una
vigilanza ed una sorveglianza adeguate"
Riteniamo pertanto che l'articolo 14 del decreto
semplificazioni non vada modificato come molti
chiedono, ma semplicemente cancellato.
In un paese in cui quasi 10 000 lavoratori
all'anno muoiono per infortuni (circa 1200) e per
tumori professionali (circa 8000) non è possibile
abbassare neanche un po’ la guardia quando è in
gioco la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
Marco Spezia, Ingegnere e tecnico della sicurezza sul lavoro, La Spezia
Andrea Bagaglio, Medico del Lavoro, Varese
Manuele Cordisco, Tecnico della Prevenzione, Roma
Gino Carpentiero - medico ASL Firenze e membro
del Direttivo Nazionale di Medicina Democratica


Chi è interessato ad aderire all'appello può
inviare la sua adesione con nominativo, azienda,
qualifica e città a: bazzoni_m@tin.it


Adesioni:


1)Dante De Angelis, macchinista trenitalia, RLS-Velletri (RM)
2)Valeria parrini toffolutti presidente
associazione nazionale Ruggero Toffolutti contro le morti sul lavoro Piombino
3)Roberto toffolutti, pensionato
4)Graziella Marota- dipendente statale Porto Sant'Elpidio (FM)
5)Samanta Di Persio, scrittrice, L'Aquila
6)Andrea Coppini, Rls, Prato
7)Federica barbieri, figlia operaio deceduto per
amianto carrara (ms), senza giustizia.....
8)Alex Marangon,  Spinetoli (AP), disegn.progett.
presso Schnell Impianti srl di Centobuchi di Monteprandone (AP).
9)Maria Cristina Cimaglia, Giuslavorista, Roma
10)Dott. Giorgio Giannini, Medico del Lavoro
Libero Professionista, Vibo Valentia VV
11)Laura Di loreto,  Spinetoli (AP), operaia
laminatr.autoclav. presso Automobili Lamborghini
Spa di Sant'Agata Bolognese (BO).
12)Consonni Ivan, operaio metalmeccanico   ex
membro R.S.U. di RulliRulmeca di Alme Bg
13)Leo Morisi, Castelfranco Emilia (MO)
14)Marisa Lippa - Ospedale regionale "San
Salvatore" di L'Aquila -fisioterapista, L'Aquila
15)Giancarlo Spagnoli , Rappresentante dei
Lavoratori per la sicurezza presso , Agenzia
delle Entrate Direzione Provinciale di Viterbo
16)Maria Predelli, Professor Emerita McGill University, Montreal (Canada)
17)Paola Morandin RSU e RLS Electrolux Susegana TV.

Lettera di Marco Bazzoni
Ci siamo sentiti in dovere di fare questo appello
per Andrea Gagliardoni, Matteo Valenti, Ruggero
Toffolutti, Giuseppe Coletti, Vladimir Toder,
Tullio Mottini, Maurizio Manili, Antonio
Schiavone, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rocco
Marzo, Antonio Santino, Rosario Rodinò
,  Giuseppe Demasi e per tantissimi altri.
L'abbiamo fatto inoltre per chi rimane invalido
sul lavoro, per chi si ammala e muore di malattie professionali.
Vorremmo che questo appello fosse pubblicato dai
mezzi d'informazione, ma non perchè lo chiediamo
noi, ma perchè credete sia la cosa più giusta da fare.
Perchè sopprimere o ridurre i controlli per la
tutela ambientale, per la salute e la sicurezza sul lavoro è molto pericoloso.
Si rischia di creare un senso di impunità in
molti imprenditori, significa ridurre le tutele
per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Sappiamo benissimo che molti imprenditori
considerano la sicurezza sul lavoro come un costo
insopportabile per le aziende, figuriamoci adesso
in questo tempo di crisi e con i controlli soppressi o ridotti.
I controlli per la tutela ambientale, per la
salute e la sicurezza sul lavoro sono molto importanti.
Noi vorremmo un Italia migliore, dove ogni anno
non ci siano oltre 1200 ammazzati sul
lavoro,  dove non ci siano migliaia di morti per
malattie professionali, dove non ci siano oltre
25 mila invalidi sul lavoro, dove non ci siano un
milione di infortuni sul lavoro.
Se in cuor vostro, credete che questo appello sia
giusto, che valga la pena di combattere per una
giusta causa, beh allora diffondete l'appello,
aderite per email, inviatelo a tutti i vostri
contatti email, pubblicatelo sui vostri blog, sui
vostri siti web, sulle vostre bacheche facebook e su Twitter.

*Operaio metalmeccanico e
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze

FIRMA L'APPELLO


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