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ACTA: la minaccia globale che incombe sulla rete
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di redazione

ACTA: la minaccia globale che incombe sulla rete

Quando si parla di controllo della rete il pensiero corre immediatamente all'Iran dell'Onda verde, e ai bloggers cinesi arrestati solo per aver espresso liberamente un'opinione contraria al regime. Alle norme che puntualmente vengono riproposte in Italia, alle condanne verso social network come facebook o simili, ignorando che la minaccia è molto più ampia e riguarda il cosiddetto “universo democartico”. A lanciare l'allarme è Reporters sans frontieres che attraverso un breve comunicato mette a nudo il nuovo "rischio globale". In questi giorni, per essere precisi dal 26 al 28 gennaio 2010 si terrà in Messico un vertice internazionale che dovrebbe portare all'approvazione definitiva dell'ACTA ( Anti-Counterfeiting Trade Agreement – accordo anticontraffazione), un pacchetto di misure finalizzate a combattere la pirateria on-line e salvaguardare così il diritto d'autore. Un trattato definito da RSF, fortemente lesivo della libertà di espressione in rete. L'accordo, si apprende dal comunicato di RSF, è stato condotto in maniera confidenziale tra 39 paesi, tra i quali l’Australia, il Marocco, il Messico, la Francia, l’Unione Europea e gli Stati Uniti senza il coinvolgimento delle ONG e della società civile, e tenuto segreto per ben 18 mesi; solo recentemente qualcosa è uscito allo scoperto. “ Il Parlamento Europeo non ha neppure avuto accesso alla documentazione. E’ decisamente deprecabile che discussioni con un forte impatto su libertà fondamentali come quella di espressione possano tenersi all’oscuro del dibattito democratico. L’esigenza di trasparenza in merito non è negoziabile ne sottomessa a imperativi commerciali.” Denuncia RSF. Stando a quanto trapelato, le misure contenute nel pacchetto vanno ben al di là la salvaguardia del diritto d'autore, in particolare, si chiede RSF, non si capisce perchè al suo interno siano contenute norme “che impediscono di fatto l'utilizzo di meccanismi per evitare filtri o blocchi, che impedirebbero a cittadini di paesi come l’Iran o la Cina di aggirare la censura”... prevedendo inoltre “punizione di coloro che scaricano prodotti illegalmente, tramite blocco della connessione ad Internet, limitando in questo modo il loro accesso alle informazioni, anche se non servono per prevenire la pirateria attuale; filtro automatico dei contenuti, che limita la libertà di espressione e che è illegale, laddove non approvato da un giudice.”

Per questo una serie di associazioni e ONG, fra cui, la stessa Reporters sans frontières, La Quadrature du Net, Electronic Frontier Foundation, Consumers Internationals, ASiC si sono fatte promotrici di una lettera aperta ( testo riportato sotto) indirizzata al Parlamento europeo; la lettera si può firmare all’indirizzo: http://www.laquadrature.net/en/acta-a-global-threat-to-freedoms-open-letter.


ACTA: Una minaccia globale alla libertà

Lettera aperta

“L’Accordo Commerciale Anti-Contraffazione (ACTA) è un ampio accordo intergovernativo in corso di negoziazione che comprende sia questioni sociali essenziali come l’accesso ai farmaci fino alla regolamentazione di Internet sul piano penale. Si teme che possa seriamente compromettere l’innovazione europea, limitatamente al mercato digitale, e al tempo stesso essere lesiva dei diritti fondamentale e della democrazia su ampia scala.

Lo stesso processo di negoziazione solleva importanti questioni di trasparenza e di rispetto del processo democratico, considerando che il contenuto della bozza di accordo è stato mantenuto segreto per 18 mesi, sebbene indiscrezioni sugli intenti siano recentemente divenute pubbliche. Ancor più preoccupante è però il fatto che, mentre il Parlamento Europeo si è visto negare l’accesso ai documenti, l’industria degli Stati Uniti ha potuto accedervi, firmando un semplice accordo di non-divulgazione.

Una recente analisi della Commissione Europea, riguardante il capitolo Internet dell’ACTA, prova che i temi in corso di discussione vanno ben al di là del contenuto delle leggi dell’Unione Europea. L’analisi della Commissione conferma che l’attuale stesura dell’ACTA porterebbe forti restrizioni ai diritti fondamentali e alla libertà dei cittadini Europei, in particolare la libertà di espressione e la privacy nelle comunicazioni sono di fatto fortemente minacciate visto che il progetto in corso prevede il ricorso a dispositivi di “risposta graduale” e di filtro dei contenuti, cercando di imporre la responsabilità civile e penale degli intermediari tecnici, come i fornitori dell’accesso ad Internet. Il testo inoltre eroderebbe radicalmente l’esercizio della interoperabilità che è essenziale sia per il rispetto dei diritti dei consumatori sia per la competitività.

Pertanto, invitiamo il Parlamento a sollecitare i negoziatori europei a introdurre trasparenza nel processo di negoziazione, a rendere pubblica la stesura dell’accordo e a non accettare proposte che possano ledere i diritti e la libertà dei cittadini. Inoltre sollecitiamo il Parlamento a dichiarare inequivocabilmente alla Commissione e al Consiglio che ogni accordo, che non rispetti questi principi fondamentali, obbligherà il Parlamento a respingere il testo per intero.

Per aprofondimenti e per la documentazione relativa:

http://action.ffii.org/acta

DOCUMENTO internazionale anti ACTA- di Partito Pirata

Analisi del trattato fatta dalla Commissione europea ( 29 ottobre 2009) pubblicata dal blog del partito tedesco Die Linke


 


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