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Articolo 21 - Editoriali
Una mobilitazione nazionale contro la deriva razzista
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di Giuseppe Giulietti

Il signor Mattreo Salvini della Lega ha proposto di separare le etnie in metropolitana. Alcuni vagoni saranno riservati ai milanesi, altri agli ospiti stranieri.Viva la faccia della chiarezza!Questo signore non finge di essere politicamente corretto e reclama in modo aperto il ritorno alle divisioni su base etnica,alla segregazione,alla discriminazione. La sub-cultura delle leggi razziali iniziò proprio così. Anche allora molti minimizzarono,altri fecero finta di non sentire e di non vedere.
Il signor Salvini non è affatto un pazzo, ha solo portato alle estreme conseguenze umori e posizioni che la lega ha spesso rappresentato e che hanno trovato diritto di cittadinanza nella proposta di legge sulla sicurezza che mercoledì sarà votata a colpi di fiducia. In quella proposta rientreranno dalla finestra persino quegli emendamenti che erano già stati bocciati dal Parlamento.
In queste ore, positivamente, si stanno moltiplicando le prese di posizione, anche a destra, di chi non vuole accettare una sostanziale cancellazione dei più elementari principi di cittadinanza e di accoglienza che stanno alla base di tutte le dichiarazioni internazionali,e che ispirano la nostra carta costituzionale. Non casualmente contro questi oltraggi hanno fatto sentire la loro voce tutte le associazioni del volontariato e la stessa conferenza episcopale che,tuttavia,dovrebbe interrogarsi sulla doppiezza etica e politica di chi dopo aver reso omaggio strumentale alle radici cristiane dell'Europa, non esita invece, anche in questo caso ad ispirare i propri comportamenti a forme che un tempo i teolohgi avrebbero definite “neo pagane” e scristianizzanti.
La decisione di porre la fiducia è in primo luogo un gesto di sfida contro questi valori ed un modo per imbavagliare e legare anche quanti,dentro la maggioranza,provano un sincero disagio per questi provvedimenti che rappresentano il contesto legislativo,etico e culturale,nel quale trovano spazio e comprensione le sparate dei vari Salvini,Borghezio e compagnia urlante.
Non sappiamo se qualche parlamentare della maggioranza troverà il coraggio per negare la fiducia e per far prevalere le ragioni della propiria coscienza,di sicuro però non possiamo rassegnarci a considerare normali le espulsioni verso la Libia, i medici spia, la sospensioni dei dirittti per i clandestini, il riemergere di forme sempre più aggressive di razzismo.
Per queste ragioni articolo 21 chiederà a tutte le forze politiche,e non solo del centro sinistra, associative, sindacali, alle chiese, al momdo della cultura, dello spettacolo, del giornalismo di promuovere una grande iniziativa nazionale che ribadisca la centralità dei diritti umani e dei diritti costituzionali per tutti, senza distinzione di razza, di sesso, di religione, senza distinzione alcuna.
Sarebbe ora e tempo di far sentire la voce e la passione di una Italia civile, capace di andare oltre le tradizionali distinzioni di parte o di schieramento, anzi l’uiniziativa sarebbe ancora più forte se vi prendessero parte anche quei movimenti e quelle personalità della destra che, in queste ore, non hanno esitato, anche a rischio di scontentare qualche elettore, a prendere le distanze dall ronde, dai presidi spia, dai medici in camicia verde…
L’Italia moderna non ha conosciuto , se non all’epoca del terrorismo, grandi manifestazioni unitarie per difendere i porincipi fondanti della comunità nazionale, questa potrebbe essere una ottima occasione per mettere insieme donne e uomini che sono e vogliono restare diversi, ma  che non hanno e non avranno mai esitazione nella difesa dei più lementari principi di giustizia, libertà e rispetto della dignità umana.
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