Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - Editoriali
Dopo il presidente operaio, quello gay non può mancare
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di Franco Grillini*

Caro Cavaliere, se fossi in Lei ci farei un pensierino, in fin dei conti un po’ di omosessualità, come ci insegna Freud, c'è in tutti e magari lei non ha ancora scoperto la sua. Qualche tempo fa Lei disse che "i gay stanno tutti dall'altra parte" e io le risposi "magari fosse vero, avremmo vinto le elezioni molto meglio e saremmo ancora al governo".

Ma se lei fosse gay per noi omosessuali sarebbe tutto più semplice. Proviamo ad immaginare lo scenario:
1) le sue televisioni ci darebbero più spazio, i suoi Tg finalmente parlerebbero di più della nostra comunità e moltissimi omosessuali che lavorano nelle sue aziende potrebbero fare il "coming out" senza rischiare di essere licenziati; per non parlare della par condicio con i cardinali che impazzano sulle sue tv insultando gay e lesbiche senza il benché minimo contraddittorio;

2) tempo fa in Norvegia, al tempo del governo conservatore presieduto da un reverendo luterano, si sono “sposati” il ministro delle finanze e il locale magnate dell'editoria (Kristian Foss, 52 anni, del partito conservatore norvegese, è andato a nozze con il convivente, magnate tv Jan Erik Knarbakk) utilizzando la legge sui matrimoni gay del precedente governo socialdemocratico. Sarebbe quindi molto bello che in Italia ci fosse un fastoso matrimonio tra Lei e il Ministro delle Finanze, ma siccome la legge qui non lo consente, perché il suo Governo ubbidisce al Vaticano che non la vuole, siamo sicuri che farebbe approvare col voto di fiducia una bella norma per il matrimonio "ad personam" che potremmo utilizzare anche noi;

3) se lei fosse gay l'Italia sarebbe il primo paese al mondo con un Pres del Cons "dichiarato" e non ci saremmo fatti battere dall'Islanda che ha eletto a furor di popolo la prima premier lesbica (Johanna Sigurdardottir, ovviamente socialdemocratica).

4) se lei “ci consente” al prossimo Pride, che si svolgerà a Genova il 27 giugno, potremmo aiutarla con numerosi slogan tipo “ci piace di più Berlusconi col tutù”, oppure “più tacchi per tutti” o anche “baciamo sciocchino” o persino “un parrucchino ti allunga la vita”.

Insomma, se lei fosse gay sarebbe veramente bello, anche perché dopo “il presidente operaio, quello commerciante, quello piazzista, quello casalingo, quello gay non può mancare. Ci faccia un pensierino.

Presidente Nazionale di Gaynet
Direttore di www.gaynews.it

 

Letto 1218 volte
Dalla rete di Articolo 21