|
|
|
di redazione*
Ai Capi di Stato e di Governo del G8.
Durante i giorni dei vostri importanti incontri, in occasione del summit dell’Aquila il nostro Presidente del Consiglio vi avrà raccontato di un Paese che ha al centro della sua vita la cultura e l’arte. Vi avrà detto di chiese salvate, di capolavori strappati alla polvere. Vi avrà detto che l’Italia è un museo a cielo aperto, che da noi la cultura è un valore etico e una ricchezza.
Eppure in questi stessi giorni, proprio il governo del presidente Berlusconi ha deciso una riduzione violenta dei finanziamenti pubblici alla cultura.
Dal momento che l’arte e la cultura italiana rappresentano non solo un nostro patrimonio ma qualcosa che appartiene al mondo intero, ci preme dirvi che quanto sta per accadere non è un semplice ridimensionamento della produzione artistica italiana, ma è un suo pressochè totale annientamento.
Meno cultura in Italia equivale a dire meno cultura nel mondo.
Noi non consentiremo che questo accada, consapevoli che gli artisti dei vostri paesi non ci lasceranno soli in questa battaglia.
*Gli autori di cinema e di teatro, gli attori e le attrici, i lavoratori dello spettacolo
100AUTORI Associazione della Autorialità Cinetelevisiva
AMC Associazione Montatori Cinematografici
ANAC Associazione Nazionale Autori Cinematografici
APTI Associazione per il Teatro Italiano
ART Associazione Registi Televisivi
ASC Associazione Scenegrafi e Costumisti
FIDAC Federazione Italiana delle Associazioni Cineaudiovisive
SACT Scrittori Associati di Cinema e Tv
SAI Sindacato Attori Italiani
ZEROPUNTOTRE
Twitter ergo sum
Articolo 18. Lo âsmemoratoâ Scalfari e il calo di consensi per Monti.
Equo compenso: via libera dalla Camera
Fenomeni, governo tecnico
LibertĂ di informazione dentro i Cie, ancora troppi ostacoli
Occupy Rai
Rispetti i lavoratori? Ti meriti vantaggi
Un fiore per Younas
Estendere lâarticolo 18? La veritĂ Ăš unâaltra, lo si vuole smantellare
La strage di Tolosa e lâimpossibile oblio



