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Articolo 21 - Editoriali
Da utente a cliente: l'agghiacciante logica di Berlusconi
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di Gopher

Fateci caso, tutto e?? cominciato da là, da quel giorno di più di venti anni fa in cui Silvio Berlusconi decise di fare una televisione diversa dal servizio pubblico, il cui pubblico di riferimento era il consumatore, il cliente al quale vendere la pubblicità. Un concetto basilare per capire lo sfacelo dell??Italia di oggi, il vero cancro che in questi anni ha corroso il tessuto sociale e istituzionale del paese. Berlusconi, con una intuizione malvagia ma geniale, ha ribaltato il concetto di utente in cliente e poi ha proseguito con la stessa equazione, facendo diventare un cliente anche l??elettore. Il percorso e?? passato per dieci anni (dall??84 al ??94) di televisione riempita di programmi impostati per scandire gli spazi pubblicitari e poi per altri dieci anni in cui, mentre la televisione ?? e non solo quella Fininvest - continuava su quella strada, anche il cittadino elettore diventava un cliente da sondare continuamente per vendergli il prodotto politico a lui gradito.

Il baricentro si e?? quindi progressivamente spostato dall??interesse generale, dalla preminenza del senso dello Stato, a quello dell??interesse singolo da eccitare o deprimere a seconda della convenienza. Un percorso lucidamente agghiacciante, che Berlusconi ha portato alle estreme conseguenze nella campagna elettorale del 2001, vincendola. Ora, quindi, il modello e?? quello e la vicenda del provvedimento fiscale ne e??!   la conferma più evidente (e devastante). Berlusconi ha attivato i suoi sondaggisti   e ha verificato che soltanto un taglio delle tasse, abbinato ad una campagna   mediatica a tappeto, avrebbe portato ad una risalita dei consenso per il governo e   si e?? mosso di conseguenza. Il valore dei conti dello Stato, dei vantaggi reali a   medio-lungo termine, dello sfascio progressivo delle finanze del paese e??   assolutamente zero.

In questa logica conta soltanto il ritorno elettorale a sei   mesi. Come accontentare il cliente nell??immediato, il resto non conta. Lui ha   venduto bene il suo prodotto ?? tasse ridotte ?? e la certificazione della vendita   viene dal sondaggio sui 6 punti di risalita del consenso. Quale futuro può avere un paese in queste condizioni? E quali possibilità reali ha l??opposizione di contrapporsi ad una logica tanto spietata quanto vincente? Si può forse andare casa per casa, nei mercati, nelle piazze, a spiegare che in appena un anno di tempo si ripagherà tutta la riduzione delle tasse con tanto di interessi, certo, si può. Se c??e?? un leader, molti soldi, una vera unità della coalizione, delle idee. Ma Berlusconi sa, come noi, che tutto questo almeno per ora non c??e?? e ciò che resta e?? sempre e soltanto la televisione.

Ecco perché e?? sbagliato sottovalutare il regime mediatico, pretendere di non chiamarlo regime e sostenere la tesi che la TV ormai conta pochissimo nell??orientare i cittadini, come dicono tanti presunti commentatori ??bipartisan?, dove ??bipartisan? significa sempre e soltanto, sto con Berlusconi.

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