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Articolo 21 - Editoriali
Documentaristi: questionario Doc.it per verificare equo compenso
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di redazione

Quanti autori riescono a percepire l’equo compenso per i propri documentari mandati in onda dalle reti televisive italiane? Quanti hanno provato a farne richiesta alla Siae? Quanti si sono scontrati con procedure farraginose e poco chiare?

Un tavolo tecnico avviato da Doc It in collaborazione con S.i.a.e. cerca di analizzare e risolvere tali problemi, anzitutto attraverso un questionario rivolto agli autori.

PREMESSE

L’EQUO COMPENSO - più genericamente chiamato “diritto d’autore” - è gestito dalla SIAE in base alla dichiarazione di messa in onda che deve essere effettuata dalle antenne. Doc/It, nell’ambito del tavolo di lavoro che ha iniziato con la SIAE, sta cercando di chiarire la controversa questione dell’equo compenso che la tv italiana spesso non paga ai documentari.

QUALCHE INFORMAZIONE

L’EQUO COMPENSO è calcolato in base ai proventi pubblicitari incassati da ogni antenna. La Siae ha accordi specifici con Rai, Mediaset e gruppo La 7 che prevedono il pagamento di una somma/minuto pre-stabilita, che cambia a seconda delle emittenti. Da poco, alle 3 principali tv generaliste si sono aggiunte le pay-tv, seppure con coefficienti molto inferiori. Spesso accade che i documentari (o estratti di documentari) mandati in onda siano dichiarati o vengano fatti rientrare nel programma contenitore in cui sono trasmessi. In questo ultimo caso, i diritti vengono talvolta attribuiti all’autore del programma. Oppure, vengono definiti “filmati di taglio giornalistico” e quindi non soggetti al pagamento dell’equo compenso.

IL QUESTIONARIO

Il questionario è compilabile on-line su sito di DOC/IT:
http://www.documentaristi.it/Q2009.
Il lavoro di raccolta delle informazioni ha ormai acquisito carattere di urgenza in vista del rinnovo contrattuale tra le reti e la SIAE che avverrà nei prossimi mesi.
L’obiettivo è quello di individuare le CAUSE per cui i documentari non riscuotono l’equo compenso: 1) perché gli autori non lo chiedono? 2) perché non sono iscritti alla Siae? 3) perché lo hanno chiesto, ma non è stato corrisposto loro a causa p.e. di una contrattualistica sbagliata? 4) perché l’antenna non ha dichiarato la messa in onda o ha attribuito l’opera ad un autore diverso? 5) perché non sono chiare le procedure per dimostrare la paternità dell’Opera?...

Più saranno le informazioni raccolte, maggiore sarà l’efficacia nella prossima contrattazione con le reti per il riconoscimento dei diritti legati alla messa in onda dell’opera audiovisiva.

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