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Articolo 21 - Editoriali
A Massa vĂ  la RONDA del piacer..
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di Gaetano Alessi

Massa. Tranquilla cittadina di frontiera. Con il cuore in Liguria e la pancia in Toscana. Badlands circondata non da ciuffi di sterpaglie al vento, ma da cave bianche abbandonate all’incuria.

Come in ogni cittadina di frontiera che si rispetti le scene da saloon non possono certo mancare.

Teatro dell’evento Marina di Massa e i protagonisti, con un minimo di fantasia, potrebbero essere divisi nei classici indiani  contro gli  yankee. Con i “Rossi” delle Carc e dell’Asp (partito dei Comitati d’appoggio alla Resistenza per il comunismo – Associazione solidarietà proletaria) che affrontano, non con lance o frecce, ma con bottiglie e lancio di tavoli i “Neri” della Sss, acronimo vagamente inquietante (è totalmente deficiente) di Soccorso sociale e sicurezza. Quest’ultimi “impegnati” (si fa per dire) a dare corso alle cosiddette “ronde” tanto amate dall’attuale governo. Ora a cosa servono le ronde in una delle città più sicure d’Italia è un dubbio che attanaglia tutti, e Roberto Pucci sindaco eletto dalla Sinistra ha una visione chiarissima “Ha chiesto al prefetto di convocare subito un tavolo sulla sicurezza. Vieterò le ronde organizzate dalla destra. Massa non ne ha bisogno: dai dati del Viminale siamo la sesta città più sicura in Italia, chiederò a polizia e carabinieri di intervenire perché non si ripetano fatti come quelli di sabato. E poi le ronde Sss, Soccorso sociale e sicurezza, fin dal nome sono tese a provocare, non hanno alcun seguito, chiedete in giro chi le ha viste... Ve lo dico io, nessuno. Si mettono la pettorina in tre o quattro e chiamano le televisioni, sono state finora tollerate perché considerate quasi un momento di folklore». Ma torniamo a sabato sera. Dalle prime ricostruzioni la miccia si sarebbe accesa quando tra il gruppo dei Carc e il proprietario di un chiosco sono volate parole grosse. Provocazioni, saluti romani, l'inno d'Italia a tutto volume e alcune sedie che volano. Poco dopo, mentre i manifestanti di sinistra stavano tornando verso la loro festa, alcuni ragazzi in motorino li avrebbero provocati facendo il saluto romano. A questo punto sono scoppiati gli scontri più gravi, tra i giovani e le forze dell'ordine intervenute per sedare i tafferugli.  Il bilancio finale parla di cinque poliziotti feriti e due ragazzi di sinistra, Samuele Bertoneri e Alessandro Della Malva, segretario regionale dei Carc, accusati d’oltraggio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Altri due erano manifestanti sono stati fermati, ma sono stati rilasciati.  Domenica e lunedì i Carc per protesta hanno occupato prima la stazione e poi hanno manifestato davanti alla questura per chiedere il rilascio dei “compagni arrestati”. Cosa avvenuta nella mattinata di lunedì. Mentre apologia del fascismo è il reato ipotizzato per quanto avvenuto nel bar della Partaccia, a Marina di Massa mentre la questura non smentisce né conferma il coinvolgimento di un maresciallo dei carabinieri, di servizio a Pisa, tra i possibili denunciati per apologia del fascismo, così come ipotizzato su Repubblica dal segretario dell'associazione funzionari di Polizia, Enzo Letizia. Circostanza smentita da Stefano Benedetti, organizzatore della ronda Sss, che assicura che "non fanno parte della nostra associazione carabinieri in servizio a Pisa".  Mentre livello nazionale l'opposizione torna a chiedere il ritiro del provvedimento che dà il via libera alle associazioni di volontari per la sicurezza. Il governo insiste: con il Ministro Maroni scatenato: "la legge serve proprio ad impedire le ronde “fai da te” ed il decreto attuativo entrerà in vigore il prossimo 8 agosto". Da Massa terra di frontiera, viso sul mare e spalle coperte dalle alpi Apuane, una domanda nasce spontanea: ma le ronde non dovrebbero servire per rendere più sicure le strade? O servono solo a far sfogare gentaglia sconfitta dalla storia (e dai partigiani) 65 anni fa? Con l’aggravante d’ingenerare anche a Sinistra una sorta di becera partigianeria e costringere le forze dell’ordine, ai limiti della funzionalità “grazie” ai tagli del governo, a dover vigilare sulle “ronde” e non sui cittadini. Qualche malizioso dirà che servono a riempire di voti la Lega e gli ex An, ma sono solo il 10% del paese, l’altro 90% perché subisce in silenzio? Forse perché da grandi amanti di film western agli italiani le scene da saloon piacciono, ma alla fine potrebbe scapparci il morto, con tutto quello che ne consegue in un paese in realtà mai pacificato.

Questo il rischio che andrebbe valutato e prevenuto. Per ora da Massa, terra di frontiera, è tutto.

http://gaetanoalessi.blogspot.com/ 

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