Aldo Grasso nella sua ultima nota su Sette sostiene in pratica che con tutte le case di produzione sorte attorno alla RAI, case che forniscono prodotti televisivi â??chiavi in manoâ?� il ruolo dei direttori di rete si è impoverito .
Sono direttori che non dirigono, che non inventano nulla che non scoprono nessuno.
Sono i soliti noti esterni che portano idee, conduttori, veline, gnocchette e tutto il resto, compresi figuranti, comparse e concorrenti.  La RAI è oggi quello che Enrico Manca voleva tanti anni fa : una finanziaria che fa cadere a pioggia sul mercato televisivo milioni e milioni di euri.  Quindi una RAI finanziaria  eterodiretta.    La linea editoriale è ormai di competenza di personaggi oscuri che assomigliano molto agli agenti che governavano il mondo dellâ??avanspettacolo in Italia.   E il risultato è proprio lâ??avanspettacolo senza la genialità dei Totò, dei Nino Taranto e degli Alberto Sordi.  Resta solo la volgarità di Paolo Bonolis e di altri figuri che si contendono lo share a colpi di battute a doppio senso e di tette e culi.
In unâ?? azienda televisiva così ridotta non servono più i direttori di rete e i responsabili delle strutture di programmazione, é sufficiente un grigio funzionario addetto agli acquisti e un ragioniere che firma gli assegni.
Ci si chiede a che cosa servano i Del Noce e i Marano stretti tra gli acquisti e gli spazi di approfondimento informativi appaltati su Rai 1 a Bruno Vespa, il Cristiano Malgioglio dellâ??informazione e su Rai 2 ad Antonio Socci, un omino tutto chiesa e telecamere e con le ginocchia consumate dalle interviste.  
Del Noce è dunque senza lavoro.   Tanto è vero che si è inventato un gioco che pratica con i suoi dirigenti, funzionari e segretarie: le battaglie con le pistole ad acqua.   Si aggira con occhio torvo per i corridoi, poi, rapido come John Waine spalanca una porta e fa fuoco, anzi acqua, sei sette volte in rapida successione. 
Un modo come un altro per far passare le dure ore di non lavoro. Un suggerimento al direttore generale Cattaneo, per ottimizzare la produzione, fare felice Bruno Vespa ed evitare le rotture di scatole da parte delle Gabanelli dei Floris e dei â??Primo Pianoâ?�, suggeriamo di mandare in onda a reti unificate â??Porta a Portaâ?�, cosa che Vespa ha proposto negli ultimi anni almeno una paio di volte.  Alle case di produzione esterne lâ??intrattenimento, a Vespa lâ??informazione e la quadratura del cerchio è fatta.