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Articolo 21 - Editoriali
Politici democratici, non lasciate soli i giovani antirazzisti
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di Gruppo Everyone

Riceviamo da alcuni attivisti milanesi il seguente resoconto riguardante il tentativo di mediare con le autorità del capoluogo per trovare una soluzione alla condizione dei Rom sgomberati da Cascina Bareggiate che non sia disumana. Neanche in questa Italia in preda all'odio razziale e incapace ormai di distinguere legalità da persecuzione mancano gli eroi: giovani idealisti che vengono combattuti dalle Istituzioni e dalle autorità come se fossero criminali. Noi stessi del Gruppo EveryOne, nonostante una lettera di incarico della Commissione europea e un contatto costante con l'Alto Commissario per i Diritti Umani, una credibilità conquistata in anni di impegno civile e umanitario abbiamo subito e subiamo aggressioni e violenze poliziesche, intimidazioni e minacce, azioni di gravità inaudita volte a fermare le nostre indagini e le nostre campagne. Come si può sperare in un cambiamento della società o nella possibilità che il razzismo e la barbarie istituzionale siano fermati, se i tutori dell'ordine sono diventati squadristi e le autorità politiche istigatrici alla violenza razziale, divulgatori di calunnie e pregiudizi di ogni genere? Noi di EveryOne siamo gli UNICI ATTIVISTI in Europa invitati alla Piattaforma di Dublino, voluta dall'Alto Commissario per difendere gli attivisti per i Diritti Umani a rischio di persecuzione e di vita! Ma i giovani che si occupano di Rom e migranti sono nelle nostre stesse condizioni, mentre la politica si occupa di mantenere posizioni di privilegio e di conseguire consensi elettorali, non più di tutelare le minoranze, di difendere i valori civili, di difendere la Costituzione, di proteggere i migliori fra i nostri giovani (che non sono quelli che si diplomano con il massimo dei voti in questa scuola decaduta e immiserita). Politici "democratici" (e ci rivolgiamo non ai "campioni dei Diritti Umani" che condividono con noi la resistenza nonviolenta, ma a quelli che per tradizione politica dovrebbero farlo e non lo fanno), se avete ancora un barlume di dignità umana, se riuscite a vedere al di là di una visione "leghista" che si è impossessata ormai anche delle forze di "sinistra", sostenete i giovani antirazzisti milanesi. Scriveteci, e vi metteremo in contatto con loro. Ascoltateli, perché vedono ogni giorno la verità, assistono ogni giorno ad abusi e violazioni dei Diritti Umani spaventosi. Sono loro i patrioti, i partigiani, i Giusti del nostro tempo e hanno bisogno della parte ancora "pura", ancora "giusta", ancora non corrotta che è in voi. Il Gruppo EveryOne

 

Rom di Bareggiate: non lasciamoli soli


"Il presidio che si è svolto oggi, ed il successivo incontro con il dott. Saccone (vice-prefetto), hanno dimostrato, semmai ce ne fosse bisogno, che qualunque strada istituzionale è destinata a non produrre che false promesse o, come nel caso di oggi, addirittura minacce più pesanti.
In questo caso la minaccia di espulsione dei rom-rumeni dall'Italia in quanto ...non residenti e non autosufficienti (vivono a Milano da 10 anni e la metà dei capi-famiglia ha un lavoro regolare). In uno stato sempre più frutto di un "governo della polizia" c'è spazio anche per le affermazioni democratiche di Saccone: "Non sta a noi preoccuparci della sorte di 50 bambini. E' nostro assoluto diritto muoverci con tutti i mezzi necessari per far rispettare la nostra legge!"
Contemporaneamente all'incontro, non a caso, il resto della comunità, rimasta a custodire il nulla che gli è rimasto, ha ricevuto l'ultimatum dai carabinieri di zona: neanche in un bosco, fra migliaia di zanzare, è possibile sostare. Come diceva un rom alla conferenza stampa di tre giorni fa: mancano solo più le camere a gas!
In questa condizione di sopraffazione totale, in uno scontro impari dove alle vittime, a differenza di un passato ben più combattivo (la lotta di via Adda, in primis, ma la stessa occupazione della cascina Bareggiate a seguire), non restano nemmeno le lacrime per piangere, risulta quasi difficile comprendere l'accanimento messo in campo dalle forze dell'ordine.
Un accanimento esemplificato da un piccolo ma significativo episodio avvenuto nelle vicinanze del boschetto di cui sopra: uno dei componenti della delegazione che si era recata in prefettura un'ora prima è stato fermato da una pattuglia dei carabinieri che prima gli hanno putanto la pistola in faccia, poi gli hanno chiesto se era un loro collega (che idioti!) ed infine hanno preteso le motivazioni della frequentazione di quella banda di pericolosi rapinatori (100 persone, di cui 70 donne e bambini).
Non ci resta che un laconico....no comment!
E soprattutto la speranza che, in un futuro speriamo non lontano.....la paura cambi campo

PS: La comunità rom reduce dallo sgombero ci chiede di attivare tutti i canali possibile per sapere se c'è qualcuno disposto ad affittare loro un terreno. Aggiungiamo noi: individuiamo anche stabili abbandonati! E al diavolo la segretezza degli intenti; d'altra parte, anche la prefettura è stata avvisata che questa è una delle mosse più accreditate di fronte a crimini contro l'umanità come quello a cui stiamo assistendo. Fosse solo anche per questo: Via Adda non si cancella!
E così come sta accadendo coi detenuti di Corelli l'appello è molto semplice: non lasciamoli soli!". Antirazzisti milanesi

 

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