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Articolo 21 - Editoriali
Estremismo proprietario
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di Giuseppe Giulietti

da La nuova Venezia

â??Con questa legge dovremmo poter crescere di altri uno o due milioni di euro (4mila miliardi delle vecchie lire)â?Š..â?, con queste parole Fedele Confalonieri , il presidente di Mediaset , ha salutato lâ??approvazione da parte della Camera dei deputati della legge Gasparri . Per qualsiasi oppositore sarebbe stato difficile trovare una definizione piu` efficace per sintetizzare un giudizio su quella che e` davvero una legge â??berlusconissimaâ?. Non a caso la stessa Borsa , il dio laico dei mercati, ha salutato lâ??evento premiando i soli titoli che fanno riferimento alle proprietĂ ` del presidente del Consiglio. Nessun altro imprenditore ha trovato la forza  di esprimere un apprezzamento per una legge che blinda il patrimonio di uno e lede i diritti e gli interessi degli altri, in particolare quelli delle imprese editoriali italiane, grandi e piccole. Del resto la legge Gasparri ha raggiunto il singolare record di aver suscitato il piu` vasto ed inedito fronte di opposizione .

Il Quirinale ha ritenuto di non firmare la sua prima versione. Le autoritĂ ` di garanzia hanno invano segnalato come da questa legge uscira` rafforzato il monopolio della raccolta pubblicitaria. Il Parlamento Europeo ha promosso una inchiesta sulla liberta` dei media , con particolare riferimento allâ??Italia. La Federazione Internazionale dei Giornalisti ed il Sindacato italiano hanno denunciato il rischio che lâ??Italia possa diventare la maglia nera dellâ??Europa in questo settore . La Federazione Internazionale degli Editori e la Federazione Italiana (FIEG), presieduta da Luca Cordero di Montezemolo , hanno segnalato il progressivo inaridirsi delle tradizionali fondi di finanziamento della carta stampata e lâ??eccesso di concentrazione delle risorse in pochissime mani, quelle del presidente del Consiglio.La stessa Conferenza episcopale ha messo in guardia dai pericoli derivanti da un â??grande fratelloâ?, capace di omologare culture, linguaggi, stili di vita. Tutte queste osservazioni, provenienti da fonti assai diverse , sono state ignorate, irrise, calpestate , da un â??estremismo proprietarioâ? che non ha inteso ragione e che ha piegato le tante perplessita` che pure erano presenti allâ??interno della maggioranza. Il messaggio del presidente Ciampi e` stato ignorato nella sua parte essenziale da dove il Presidente sollecitava il Parlamento a decidere in modo ampiamente condiviso su una materia che e` spirito e sostanza di ogni democrazia moderna. La maggioranza , tra molte divisioni, ha deciso di ignorare questo messaggio e di procedere da sola , nella direzione di una repubblica presidenziale a reti unificate. Tanta arroganza, tuttavia, nasconde anche tanta debolezza ed il sentimento della prossima inevitabile sconfitta.

Questa legge, infatti, ha svelato il volto del berlusconistatalista , monopolista, liberale solo ed unicamente con i mercati , le imprese ed il lavoro degliâ?Š. altri.La rivolta contro la gasparri ha visto in prima linea , oltre alle opposizioni, le imprese e i sindacati . Questa rivolta diventera` ancora piu` visibile , quando nelle prossime settimane si scoprira` che per tutte le altre imprese dellâ??editoria, del cinema, dellâ??audiovisivo , della musica, del teatro, non câ??e` un euro . Le leggi di settore , da tempo nei cassetti , sono ferme per mancanza di copertura finanziaria. La legge sullâ??editoria e` in sonno da quasi un anno. I provvedimenti per lâ??industria culturale dellâ??audiovisivo, del cinema, sono ancora allo stadio delle buone intenzioni. Per la Biennale di Venezia, chiusa la stagione delle nomine, sembra essere calato anche lâ??interesse del governo al futuro finanziario della prestigiosa istituzione.

La legge Gasparri, dunque, e` iniqua per quello che contiene ed e` doppiamente iniqua per quello che non contiene. Il premier ha premiato se stesso e ha colpito alle spalle i concorrenti . Questa e` la vera essenza del conflitto dâ??interessi. E` assai probabile che gli interessi lesi, che sono sempre di piu`, si prenderanno presto una rivincita e puniranno il presidente-monopolista.

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