Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - Editoriali
75 giorni e trentuno morti dopo la strage di Viareggio
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di Fabio Evangelisti*

E’ l’8 settembre. Un martedì. Siamo a Bruxelles, nella sede della Commissione Europea. L’occasione è di quelle importanti e il titolo impegnativo: Conferenza sulla sicurezza delle Ferrovie. L’iniziativa (lodevole) è di Antonio Tajani, Commissario europeo ai trasporti. Presenti anche il Ministro Altero Matteoli e Mauro Moretti, Amministratore Delegato delle Ferrovie italiane. Ma, soprattutto, ci sono rappresentanti dei familiari delle vittime del disastro ferroviario di Viareggio e il Comitato di Via Ponchielli ed esponenti di ‘Assemblea 29 giugno’ e, ancora, i ferrovieri della rivista “ancora In Marcia!”, e il Sindaco di Viareggio e il Presidente della Provincia di Lucca. Interventi seri e consapevoli. Solidarietà alle vittime dai rappresentanti dei 27 Paesi. Contributi tecnici anche di rilievo. Proposte. Ipotesi di lavoro. Iter normativi. Tutto bene, ma…
Ma non si è potuto parlare (non era la sede, non era il momento- è stato fatto osservare) delle tante domande che a Viareggio sono rimaste senza risposta. A iniziare dall’accertamento della verità. Dal bisogno di giustizia. Dai tempi dei risarcimenti. Dalla ricostruzione di quelle case che, annerite e derelitte, stanno lì, a guardare sfrecciare i treni su binari - questi sì - ripristinati a tempo di record. Sappiamo che ci sono indagini in corso. Abbiamo rispetto per i tempi dei tecnici e delle procure, ma….
Ma, 75 giorni e 31 morti dopo quella terribile notte, sono ancora troppi gli aspetti da chiarire. Nonostante le rassicurazioni, i buoni intenti e le proposte migliorative emerse dall’incontro, le attese dei presenti nella capitale belga non sono state del tutto soddisfatte. Certo, è emersa una forte volontà politica di modificare alcune regole per rafforzare l’Agenzia di sicurezza europea, per armonizzare i certificati di sicurezza per le imprese ferroviarie e per l’introduzione di metodi comuni di sicurezza, ma la sensazione che rimane è che il rimpallo delle responsabilità iniziato nelle ore immediatamente successive al disastro continuerà ancora a lungo.
Le domande e i dubbi riguardano anche i processi di privatizzazione e di liberalizzazione. La deregulation tanto di moda qualche anno fa. Ovvero, scelte politiche che, quando sono dettate unicamente dal Dio Profitto, guardano alla sicurezza come a un vincolo e non a una priorità. Certo, bisogna ridurre i costi, innovare, più tecnologia e meno persone. Va bene. E’ il mercato, bellezza! Ma non a scapito della manutenzione e dei controlli sulla sicurezza. Così - ma guarda un po’ - quando chi scrive, ha evidenziato l’incongruenza di Trenitalia che mentre discute di sicurezza, intanto, licenzia un delegato colpevole di aver denunciato i limiti manutentivi di alcuni Eurostar, il Ministro Matteoli si è inalberato e si è rifiutato di prendere in considerazione il punto numero 7 di un documento presentato dalle Associazioni viareggine, presenti a Bruxelles, che riguardava proprio il ruolo e la tutela delle prerogative dei delegati alla sicurezza.
Il riferimento era a Dante De Angelis, licenziato e non più reintegrato, ma non solo. Riguarda anche altri all’interno dell’Azienda ferroviaria. Su questa vicenda ho presentato un anno fa un’interrogazione (la 4-01009, ovviamente senza risposta), così come sul disastro ho presentato un’interpellanza (la 2-00444), cui si spera vorranno dare risposta.
Tuttavia, si è tornati a Viareggio anche soddisfatti per il livello di attenzione registrato. Che il pianto dei familiari delle vittime sia stato ascoltato. Con la speranza che, di quell’incontro, non restino soltanto parole. E che tragedie simili non abbiano a ripetersi.
Infine, rispetto al mancato stanziamento dei fondi denunciato dal Presidente Martini in qualità di Commissario straordinario alla ricostruzione, Matteoli ha promesso una telefonata per rassicurarlo sulla copertura di 15 milioni euro. Se, poi, vorrà farlo sapere anche a noi, gliene saremo grati.


*Vicepresidente Gruppo IdV

Letto 611 volte
Notizie Correlate
Audio/Video Correlati
Dalla rete di Articolo 21