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Articolo 21 - Editoriali
Il Presidente UltrĂ ...del presunto capomafia!!
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di Gaetano Alessi

“Dedico questa vittoria ad un amico fraterno”. Così Gioacchino Sferrazza presidente dell’Akragas, equipe di calcio agrigentina, ha voluto festeggiare il 5 a 0 inflitto dalla sua squadra alla mal capitata Arenella.

Non ci sarebbe nulla di male e non ci sarebbe nemmeno la notizia, se non poche righe nella cronaca sportiva, se questo “amico fraterno” non fosse Nicola Ribisi. Giovane palmese, arrestato pochi giorni fa perchè considerato il nuovo capo della mafia di Palma di Montechiaro (Ag).

Città conosciuta, anche per gli scritti di Giuseppe Fava, per l’alto tasso di presenza criminale.

Allo sconcerto ed al diniego dei giornalisti cui chiedeva di pubblicare la “dedica” Sferlazza ha risposto con il silenzio stampa della Società.

Ma le amicizie di Sferlazza non piacciono al Sindaco di Agrigento Marco Zambuto. «Quando si assume un ruolo di particolare evidenza - ha detto il Sindaco della città dei templi –occorre avere la responsabilità di capire quello che si dichiara. Una cosa è certa: l’intera città non si riconosce in quanto affermato dal presidente dell’Akragas. Ribadiamo pertanto il nostro pieno appoggio all’attività della Questura, della sua Squadra mobile, della Direzione distrettuale antimafia e di quanti si battono per estirpare dal nostro territorio la criminalità mafiosa».

Va giù duro il Consigliere comunale del Partito democratico Giuseppe Arnone: "E’ chiaro ed evidente - ha affermato Arnone - che il Comune di Agrigento, ma certamente anche la provincia del presidente D’Orsi non potrà mai più dare un euro all’Akragas calcio sino a quando il signor Gioacchino Sferrazza ne sarà presidente. Ma vi è di più. Occorre valutare se il prefetto ha il potere di rimuovere il presidente della nostra squadra di calcio, perché la presenza di questo signore è un’offesa in primo luogo a tutti noi agrigentini, ed ovviamente anche alla memoria di Rosario Livatino, Giuliano Guazzelli, Antonino Saetta e di tutte le altre vittime della mafia. Per quanto mi riguarda - ha voluto concludere il consigliere - il mio impegno e quello del Partito democratico, di cui sono uno dei leader, a mandare a casa questo signore sarà incessante".

Sulla vicenda il questore di Agrigento Girolamo Di Fazio ha idee chiarissime. Con un atto formale ha ritirato la licenza di concessione dello stadio e poi ha fatto sapere: «La dedica della vittoria dell'Akragas al presunto capo mafia di Palma di Montechiaro, Nicola Ribisi, ci lascia senza parole. Quanto è accaduto domenica a margine della partita di calcio giocatasi allo stadio Esseneto ci fa tornare indietro di 40 anni. I sentimenti che animano lo sport in generale e il calcio in particolare sono stati praticamente cancellati con un netto colpo di spugna». E poi aveva aggiunto: «Le parole di Sferrazza non passeranno inosservate - conclude il questore - e non è escluso che sulla vicenda possa venire aperta un'inchiesta della procura».

Mentre la Fgci sta aprendo un inchiesta sulle dichiarazioni di Sferrazza e il Sindaco Zambuto pensa d’inibire il campo sportivo alle partite dell’Akragas, il Presidente non molla: “Un amico è un amico. Non entro nel merito se Ribisi sia colpevole o innocente: fino a quando non ci si sarà una condanna Nicola per me resta un amico – sottolinea - che fino a dieci giorni fa era con noi sempre allo stadio".

Si sa, in Sicilia essere “amico degli amici” è sempre una gran cosa.

http://gaetanoalessi.blogspot.com/ 

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