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Articolo 21 - Editoriali
Processo (Berlusconi)-Mills: cercasi prescrizione
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di Antonio Di Pietro*

Dichiarare il procedimento prescritto o in subordine e chiamare a testimoniare Silvio Berlusconi, imputato per lo stesso fatto in un altro procedimento grazie alla separazione dei processi, effetto voluto dalla semplice presentazione del Lodo Alfano, poi bocciato dalla Consulta. Sono le richieste di Lanzi, legale di David Mills, durante l'ultima udienza. Il processo e' stato aggiornato al 27 ottobre e se la corte deciderà di non ammettere Silvio Berlusconi come testimone, si potrebbe arrivare a sentenza.

Lui invece, Berlusconi, se la caverà comunque, poiché dovendo ripartire da zero il suo processo giungerà a salvarlo, guarda caso, la prescrizione. Se non fossero intervenuti, nei processi a carico di quest'uomo, prescrizioni, amnistie, depenalizzazioni di reato fatte in casa (leggi i Procedimenti giudiziari su Wikipedia), ed altre (non fortuite) coincidenze, il Presidente del Consiglio in carica avrebbe passato più anni "ad arance la domenica" che al sole. Il potere dei soldi.


Riporto di seguito il testo del video servizio.

Assolvere David Mills dall’accusa di corruzione in atti giudiziari perché la condotta dell’avvocato inglese corrisponderebbe alla fattispecie della falsa, poiché reticente, testimonianza o – in ultima ipotesi - se corruzione c’è stata si è trattato di una corruzione semplice o susseguente. Quella prevista dall’articolo 319 del codice penale e non dall’articolo 319 ter.

Lo sostiene l’avvocato Alessio Lanzi nel corso dell’ultima delle udienza concesse alla difesa di Mills per tentare di convincere i Giudici della seconda sezione penale della Corte d’Appello di Milano a riformare, in senso assolutorio, la sentenza del Tribunale che ha condannato l’inventore del sistema di scatole cinesi off shore di Fininvest per la gestione di una grande quantità di fondi neri a quattro anni e sei mesi di reclusione.

David Mills, lo ricordiamo, è imputato per avere intascato la somma di 600mila dollari da parte di Carlo Bernasconi, per le incomplete dichiarazioni rese innanzi ai Giudici milanesi nei processi “All Iberian” e “Guardia di Finanza”. Tutto a beneficio di Silvio Berlusconi, principale imputato di quei processi. Condannato in primo grado e poi scampato alla condanna grazie alla prescrizione in All Iberian ed assolto per non aver commesso il fatto nel processo per le tangenti alla guardia di Finanza.

Ma secondo la tesi dei legali di Mills Alessio Lanzi e Federico Cecconi non vi sarebbe la prova che quel versamento sia stato fatto in base ad un accordo tra Berlusconi e Mills concretizzatosi prima della testimonianza di quest’ultimo.

Ed è su questo punto che si è concentrato Lanzi: non può trattarsi di corruzione in atti giudiziari perché la condizione necessaria per essere corrotto è quella di essere un pubblico ufficiale. Il testimone, in un processo, lo è quindi Lanzi, citando una sentenza della Cassazione, sostiene che la qualifica sia compiutamente attribuita allorquando la Corte si avvale della testimonianza per formare il proprio giudizio. Se Mills fosse stato corrotto prima di essere chiamato a testimoniare, quindi, cadrebbe l’accusa.

Tesi ardita quella proposta dai difensori di Mills che, in buona sostanza, puntano ad ottenere l’assoluzione per prescrizione spingendo su due aspetti in particolare: la collocazione temporale del pagamento del cosidetto “pretium sceleris”, i 600mila euro versati a Mills, che si vuole fissare tra il 1996 ed il 1998 e non nel 2000 come accertato in primo grado o, come detto, la fattispecie delittuosa. Non corruzione in atti giudiziari, ma semplice. Quanto al denaro ricevuto la tesi difensiva punterebbe a convincere la corte che si è trattato di un riciclaggio di denaro. Entrambi i reati sarebbero, quindi, prescritti.

La richiesta finale, ribadita anche oggi, è quella di riaprire il dibattimento per integrarlo con la deposizione di Silvio Berlusconi, in primo grado corruttore di Mills, come testimone.

Tutto questo mentre sempre oggi nel processo contro il deputato PdL Massimo Maria Berruti, che si svolge sempre a Milano e che riguarda vicende connesse alla compravendita di diritti televisivi da parte di Fininvest i Giudici dell’ottava sezione penale hanno deciso di convocare proprio David Mills in qualità di persona imputata di reato connesso.

Martedì 27 ottobre, invece, la Corte presieduta da Flavio La Pertosa e composta anche da Rosario Spina e Marco Maria Maiga, si riunirà in Camera di Consiglio per decidere la sorte dell’avvocato Mills. Tre le alternative: condanna, assoluzione o riapertura del dibattimento per ascoltare, come chiesto dalla difesa, il “convitato di pietra” Silvio Berlusconi.

*da www.antoniodipietro.it

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