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di Gruppo Everyone
Il Gruppo EveryOne ha intervistato Mustafà, uno dei profughi senzacasa che dorme nei pressi della Galleria Buenos Aires e soffre di una grave cardiopatia: "Abbiamo cercato di rifugiarci in case abbandonate o di costruire baracche, ma i vigili urbani e la polizia arrivano sempre e ci mandano via” racconta il giovane. “Nonostante il freddo, ci hanno cacciati in malo modo da Via Vittorio Veneto, da via Lecco e da un edificio abbandonato in via Padova, dove non davamo fastidio a nessuno. Abbiamo chiesto la possibilità di avere una casa, anche un semplice bilocale in cui vivere tutti insieme; abbiamo chiesto a tutti anche il lavoro più umile – pulire le strade o scaricare merci pesanti – ma niente: mai nessuno ci ha offerto un aiuto concreto” continua il rifugiato. “Siamo profughi e abbiamo sofferto tanto. Vorremmo solo essere trattati come esseri umani e non come bestie”.
“Abbiamo chiesto l’intervento dell’Alto Commissario ONU per i Rifugiati Antonio Guterres e del Commissario per i Diritti Umani Navanethem Pillay,” spiegano i leader di EveryOne, “perché intercedano affinché i rifugiati africani abbiano la dovuta assistenza (un’abitazione dignitosa e temporanei mezzi di sussistenza) da parte delle istituzioni e autorità milanesi, a norma degli accordi internazionali, e non siano lasciati vivere nell'indigenza ed emarginazione, brutalmente sgomberati anche nella stagione fredda, divenendo” concludono Malini, Pegoraro e Picciau, “bersaglio dell'intolleranza e pretesto per nuovi rigurgiti di razzismo, inaccettabili in una società democratica e tollerante”.
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