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Articolo 21 - Editoriali
Croci, croci in quantità, croci come se piovesse
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di Simone Luciani

Da cosa nascerà questa frenesia nell’attaccare, appendere, disegnare croci ovunque? Chissà. Quel che è certo è che la reazione alla sentenza della Corte Europea sui crocifissi nelle scuole ha qualcosa di isterico. Siamo partiti dai sindaci di paesini da popolazioni a pochi zeri che, evidentemente non proprio oberati di lavoro, hanno passato queste settimane ad emettere ordinanze, da nord a sud, sull’impellente necessità di prendere chiodo e martello e appendere crocifissi alle pareti di qualunque istituzione. A Chiusa Sclafani (Palermo) la preside di un istituto, tanto per fare un esempio, ha preso una multa da 500 euro perché nel suo ufficio non c’era il simbolo del cristianesimo. “Neanche me n’ero accorta”, si è giustificata lei. La meschina, probabilmente, anziché ad attività di falegnameria, era dedita ad altri impegni, tipo tirare avanti un istituto. E poco importa che nemmeno erano scaduti i 15 giorni prescritti dall’ordinanza, e che sia stata sua cortesia far entrare i vigili, non titolati a mettere piede nell’istituto. A Mariglianella (Napoli) il sindaco ha perfino indetto una cerimonia di consegna delle croci a una scuola. Per non parlare del nord, dove imperversano primi cittadini leghisti che, se ci si distrae per qualche secondo, si infilano anche nelle camere da letto ad appendere crocifissi. A Cittadella il sindaco, tale Massimo Bitonci (ovviamente leghista) ha pensato bene di appendere i manifesti con i volti della famiglia che ha sporto ricorso contro la croce nell’aula scolastica dei figli, e dunque ha ‘causato’ la sentenza di Strasburgo. Perché non ripristinare la gogna, con tanto di sputi e lanci di frutta marcia. Ma forse è troppo poco: ripristiniamo direttamente i roghi.
Ora, Roberto Castelli, già dimenticabile ministro della Giustizia, probabilmente preso da un’irrefrenabile scarica adrenalinica causata dalla notizia del no svizzero ai minareti, ha tirato fuori questa pensata davvero niente male: perché non disegnare la croce sul tricolore? Metteremo mano alla Costituzione, quindi magari è il caso di affrontare anche questo tema. La proposta deve essere parsa un’idiozia perfino a Calderoli e Salvini, che se ne sono dissociati. Eppure, c’è chi non la pensa così. Ad esempio, Maurizio Gasparri, che parla di ‘suggestiva provocazione’. O Franco Frattini (ex socialista, già giornalista del Manifesto, probabilmente uno dei tanti ex laici folgorati dalla luce del Signore), che dice: “ci sono nove Paesi europei che hanno il crocifisso nella loro bandiera, è una proposta assolutamente normale.” Omette di dire, il buon Frattini, che cinque di questi sono i paesi nordici, il cui disegno della croce deriva, in tutti i casi, dalla bandiera danese, considerata la più antica tra quelle attualmente usate al mondo, che nasce nel 1200, probabilmente dono del papa a un re che combatteva i pagani. Leggenda vuole che questa bandiera cadde dal cielo come dono per la vittoria contro i vendi. La bandiera norvegese, addirittura, ha 'riempito' il motivo della croce scandinava con i colori francesi, simbolo di libertà (quel bieco illuminismo, di cui si parla oggi come di uno dei mali dell'umanità). Frattini omette di aggiungere, soprattutto, che nessuno di questi nove stati deve, come accade all’Italia, rendere conto ai vescovi di qualunque legge venga approvata, dalla finanziaria fino alla fecondazione assistita.
Oggi pomeriggio Castelli, non pago degli schiaffoni ricevuti dagli stessi colleghi di partito, ha rilanciato: nella bandiera della marina militare la croce c’è già. Già: ce ne sono addirittura tre. Una appartiene a Genova, una ad Amalfi, una a Pisa. C’è anche un leone, che simboleggia Venezia: assieme, sono i simboli delle Repubbliche marinare. Chissà che diavolo c’entreranno con il cristianesimo, l’islam, i minareti, la Svizzera, le moschee.
Insomma, ci stanno costringendo a una via crucis di “fesserie” (citando il ministro Ronchi, perché quanto a noi saremmo un po’ più volgari). Se il tempo passato a sfornare queste brillanti idee lo passassero in Chiesa a pregare, non sarebbe meglio per tutti?
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