Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - Editoriali
Il passaggio al nuovo anno nel segno della violenza razzista e omofoba
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di Bruna Iacopino

Il passaggio dal vecchio al nuovo anno è stato segnato, ancora una volta da alcuni epidodi che raccontano di un clima di violenza e intolleranza che oltre a non conoscere fine sembra non scuotere eccessivamente nenache le coscienze. É cronaca di questi giorni il tentativo, da parte di alcuni ragazzi, nella bella Venezia, di dar fuoco ad un clochard. Tentativo fortunatamente risoltosi con alcune bruciature al braccio, ma che avrebbe potuto segnare tragicamente l'inizio di questo nuovo anno. Marino, questo il nome dell'uomo, 61enne, vive ormai da anni per strada, nel suo giaciglio di cartoni, e, racconta, non è la prima volta che dei ragazzini, adolescenti, lo infastidiscono. Per Marino la strada non è più sicura come un tempo.
L'episodio che ha suscitato l'indignazione dei cittadini veneziani e delle istituzioni, non è purtroppo l'unico. Tornando di poco indietro, alla notte di San Silvestro, basta spostarsi di poco, in un'altra città d'arte e di storia, come la bella Firenze, per registrare un altro atto grave e ingiustificato. A essere presi di mira, in questo caso, due uomini di 37 anni, un etiope e un egiziano, da tempo residenti a Firenze e aggrediti a distanza ravvicinata l'uno dall'altro, probabilmente dallo stesso gruppo di giovani. Simile la dinamica: calci, pugni e insulti razzisti e omofobi; prognosi di 30 giorni per entrambi. Il pretesto, stando ai racconti delle vittime, una scusa banale, giusto per attaccar briga, gli aggressori, tutti intorno ai vent'anni: “Erano sui vent’anni - spiega la fidanzata di una delle due vittime, che in questi giorni ha sporto denuncia alla Questura essendo presente al monento dell'aggressione - tutti con capelli corti e giubbotti: facevano il saluto romano e intonavano canzoni fasciste”. E da Firenze a Milano il passo sembra essere ugualmente breve. È il primo dicembre, un uomo di 47 anni, italiano, viene preso di mira da tre ragazzi sui 25 anni, vestiti di scuro, a bordo di una station wagon. Un agguato in piena regola avveuto in un locale pubblico, di fronte agli occhi dei presenti. Dopo averlo visto fermarsi in una zona dedita alla prostituzione maschile i tre lo hanno inseguito in macchina e infine dentro un Mc Donalds per riempirlo di calci e pugni al grido di “brutto frocio”.
Sorte peggiore che ha unito il danno alla beffa, questa volta quella imposta dalle leggi dello Stato è capitata a un ragazzo di origine gabonese, che a fine dicenbre, oltre ad essere stato derubato e malmenato a Torino da due ragazzi di 18 e 20 anni camuffati da falsi poliziotti, si è visto consegnare il foglio di via perchè irregolare.
E giusto per non farsi mancare nulla, ricordiamo anche l'aggressione a sfondo razzista, ai danni di un ragazzino serbo di 13 anni, avvenuto a Cassano Magnago sabato 12 dicembre, ad opera di un gruppo di coetanei. Dopo averlo apostrofato con insulti di stampo razzista e preso a calci, hanno completato l'opera mandandolo in ospedale con una gamba spezzata.
E si potrebbe andare avanti nell'elenco, provando a spulciare negli archivi delle testate locali, giàcchè a volte, molte di queste notizie non riescono a giungere all'attenzione dei media nazionali.
Manifestazioni di odio, che non trovano altra giustificazione se non nel clima avvelenato dalla paura dell'altro, del diverso, per colore della pelle, nazionalità, religione o inclinazioni sessuali.
Un fenomeno che assume toni preoccupanti e di vero allarme sociale soprattutto se si guardano le cifre e si mettono insieme i numeri. Per quanto concerne le aggressioni omofobiche a  farlo con grande attenzione è stata l'associazione Arcigay che ha reso pubblico, proprio all'inizio dell'anno un dossier in cui sono registrati circa duecento episodi a partire dal gennaio del 2008: stando al report ( sacricabile dal sito www.arcigay.it) che parte dalle notizie di cronaca, nell'arco di due anni sarebbero 21 gli omicidi a sfondo omofobico registrati nel nostro paese, una cifra non da poco conto ma che anzi dovrebbe far riflettere e fornire una spinta ulteriore ad una seria riflessione e consesuente presa di posizione a partire dalla scena politica.
Di certo non un buon inizio per il nuovo anno, soprattutto tenendo conto del fatto che gli espisodi di aggressine registrati nel 2009 risultano raddoppiati rispetto a quelli dell'anno precedente, 80, contro 45, e che da questo computo risultano escluse le violenze ai danni di immigrati, rom, clochard.
Con buona pace per quelli che quando parlano di “clima d'odio” hanno in mente solo quello che vede come protagonisti nomi illustri, premier in testa.
Letto 1230 volte
Dalla rete di Articolo 21