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Articolo 21 - Editoriali
Giù le mani dall'articolo 18
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di Marco Bazzoni*

Ci risiamo, dopo che il Governo Berlusconi ci aveva già provato nel 2002 a cancellare l'art 18 dello Statuto dei Lavoratori (Legge 300 del 20 maggio 1970), ma non ci era riuscito, ma solo grazie alla ferma opposizione della Cgil (c'ero anche io al Circo Massimo, quando la Cgil organizzò la più grande manifestazione in difesa dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, portando in piazza 3 milioni di persone) , adesso ci riprova con il Ddl lavoro, introducendo l'arbitrato nelle controversie di lavoro.
L'unico sindacato che sta facendo ferma opposizione contro l'aggiramento dell'articolo 18 (come fece nel 2002) è la Cgil.
Cisl e Uil stanno a guardare, non facendo nessuna barricata.
Angeletti ha detto: Per la Uil un ricorso all’arbitrato in alternativa al giudice per la risoluzione dei rapporti di lavoro è “un’alternativa ragionevole”
Mentre Bonanni ha detto: "Il lavoratore può tranquillamente continuare ad andare dal giudice del lavoro come ha sempre fatto.
"Lo statuto dei lavoratori non è stato toccato e l'articolo 18 sta lì".
E come potevano fare diversamente, quando nel 2002 (sono in pochi che se lo ricordano), Cisl e Uil firmarono con l'allora Governo Berlusconi il "Patto per L'Italia", che sospendeva l'articolo 18 per ben tre anni:

http://archivio.rassegna.it/2002/lavoro/documenti/pattoitalia.htm

Il ddl Lavoro è stato approvato definitivamento dal Senato con 151 voti favorevoli, 83 contrari e 5 astenuti.
Un “arbitro” al posto del giudice: lo prevede l’articolo 31 del Ddl lavoro.
Con l’articolo 31 cambiano le modalità di dirimere le controversie sul lavoro, e da oggi invece del giudice può intervenire una nuova figura, l’arbitro.
L’articolo 18 stabilisce che il giudice reintegri il lavoratore che sia stato licenziato senza giusta causa. Con la nuova norma ­ invece ­ sarà il lavoratore a decidere a chi affidarsi, se al giudice (come prima), o l’arbitro.
Questo accadrà al momento dell'assunzione: il lavoratore dovrà decidere quali delle due “vie” seguire. Se sceglie la via arbitrale, poi non si torna più indietro.
Ed è facile immaginare che al momento dell’assunzione il lavoratore non sia propriamente libero di decidere autonomamente.
In questo modo i lavoratori saranno più deboli e ricattabili.
In questo modo l'articolo 18 diventa un optional !!!
E chiaro a chiunque che l'articolo 31 del Ddl è incostituzionale, solo una persona non l'ha ancora capito, cioè il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, tanto che in una nota dell'agenzia Adnkronos, Sacconi dice: Pd e Cgil facciano pure ricorso, "non temo per nulla l'incostituzionalita'" della norma sull'arbitrato per i licenziamenti".
Su Facebook è stato aperto, qualche giorno fa, un gruppo dal titolo "Giù le mani dall'art 18":

http://www.facebook.com/group.php?gid=334745019772&ref=ts

che giro di poche ore aveva raccolto 3 mila adesioni.
Oggi le adesioni sono oltre 18 mila.
Invito tutti ad aderirci.

* Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze


Email: bazzoni_m@tin.it

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