|
|
|
di Gaetano Alessi
"Per più di 60 anni, le regole relative ai meccanismi di presentazione delle liste, non hanno mai dato segni di confusione o dubbi di interpretazione. I partiti, i candidati che ne hanno fatto uso, vi si sono mossi tranquillamente, senza difficoltà, sin dai primi anni quando ancora nel paese l'analfabetismo era elevato. È capzioso pensare quindi che dopo centinaia, se non migliaia di tornate elettorali qualche gruppo dichiari di aver incontrato difficoltà. Poiché ciò è stato denunciato da forze elettoralmente significative, le ricordiamo, che partiti del passato, di analogo peso, di governo o di opposizione, mai hanno, fatto appello a deroghe per chiarimenti. La nostra vibrata protesta intende ricordarLe che le regole, vanno cambiate prima e non in corso d'opera. Già il solo fatto di chiederlo, è un atto di palese arroganza che prevarica i limiti della democrazia e mostra come le istituzioni del Paese si evolvono verso una dittatura.
La sua silente accettazione di quanto è avvenuto La rende complice di un atto di regime tra i più cupi della storia della Repubblica.
Noi non staremo a guardare.
Ma oggi è un giorno di lutto per la democrazia."
AD EST - IL GIORNALE DEI SICILIANI MIGRANTI
Twitter ergo sum
Articolo 18. Lo âsmemoratoâ Scalfari e il calo di consensi per Monti.
Equo compenso: via libera dalla Camera
Fenomeni, governo tecnico
LibertĂ di informazione dentro i Cie, ancora troppi ostacoli
Occupy Rai
Rispetti i lavoratori? Ti meriti vantaggi
Un fiore per Younas
Estendere lâarticolo 18? La veritĂ Ăš unâaltra, lo si vuole smantellare
La strage di Tolosa e lâimpossibile oblio



