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Articolo 21 - Editoriali
Mattei, Pasolini, De Mauro… e Dell’Utri
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di Federica Fiorillo

Il 2 Marzo del 2010 il senatore Marcello Dell’Utri dichiara di avere uno dei capitoli mancati del romanzo Petrolio di Pier Paolo Pasolini. Sembra che gli sia stato consegnato da un “privato” di cui non fa il nome. Forse il senatore Dell’Utri non si rende conto della storia che c’è dietro l’ultima opera di Pier Paolo Pasolini, altrimenti capirebbe che possiede un corpo del reato in quanto gli ultimi capitoli del libro sono stati rubati da casa di Pasolini per una sporca storia di soldi e potere.
Questa storia vede come protagonista la vita di  tre persone: Enrico Mattei, Mauro De Mauro e Pier Paolo Pasolini. Un puzzle intricato che passa attraverso mafia, logge massoniche e servizi segreti deviati.
Enrico Mattei, da partigiano che combatteva per la resistenza nelle Alpi lombarde,entrò all’Agip come commissario liquidatore. Il suo incarico doveva limitarsi alla chiusura e alla liquidazione dell’azienda pubblica, ma Mattei intravide un futuro per l’azienda e così si occupò del rilancio dell’azienda petrolifera. Curò i rapporti con il medio oriente stringendo relazioni con petrolieri internazionali e aveva un progetto ben definito: voleva un’Italia autonoma energicamente e finanziariamente, libera dalle dipendenze delle Sette Sorelle. Il progetto dell’imprenditore sconvolge gli equilibri mondiali del mercato petrolifero.
Ma facciamo un passo indietro nella vita di Mattei, durante la sua lotta partigiana tra le Alpi lombarde incontra Eugenio Cefis, anche lui un combattente per la resistenza. Le loro  vite si incrociano nuovamente nella ricostruzione dell’Agip e nella fondazione dell’Eni. Cefis, a quei tempi appoggiato dalla Democrazia Cristiana, ha idee completamente diverse da Mattei per la gestione delle relazioni internazionali. La figura di Cefis è una delle più misteriose ed emblematiche nella storia italiana, infatti Eugenio Cefis è  stato accusato di essere  anche il fondatore della logga massonica P2.
Il 27 Ottobre del 1962 Enrico Mattei,diventato ormai presidente dell’Eni, sale su di un aereo che da Catania l’avrebbe riportato a Milano, ma  l’aero esplode sulle campagne di Bescapè in provincia di Pavia. Le indagini hanno rilevato che sull’aero era stata posizionata una bomba con 150 grammi di tritolo, ritenuta causa della morte di Enrico Mattei e degli altri passeggeri dell’aereo.
È dopo la morte di Mattei che entrano in scena due figure note del giornalismo e della letteratura italiana: Mauro De Mauro e Pier Paolo Pasolini.
Mauro De Mauro è un giornalista che a fine anni ’60 inizia ad indagare sull’omicidio di Mattei, ma di lui misteriosamente si perdono le tracce. La maggior parte degli investigatori che si occuparono della scomparsa del giornalista furono assassinati, tra cui il Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa. Solo con la confessione del pentito Tommaso Buscetta si viene a conoscenza che De Mauro è stato assassinato da qualche uomo di Totò Riina per un favore che la mafia doveva allo Stato.
Pier Paolo Pasolini,ispirato dal caso Mattei, nel 1972 inizia a scrivere la sua ultima opera Petrolio.  L’opera rimarrà incompiuta perché il 2 Novembre del 1975 Pasolini venne assassinato. Lo scrittore rende Eugenio Cefis e Enrico Mattei i personaggi principali del suo romanzo, ipotizzò, basandosi su varie fonti, che Cefis alias Troya (l'alias romanzesco di Petrolio) avesse avuto un qualche ruolo nello stragismo italiano legato al petrolio e alle trame internazionali. Dopo la sua morte fu arrestato un ragazzo 17enne  il quale confessò di averlo ucciso per difendersi dalle molestie sessuali dello scrittore, ma solo nel 2005 il ragazzo ormai adulto, smentisce la sua confessione dicendo che sono stati tre uomini potenti  ad aver ucciso Pasolini, di cui non farà i nomi. Nel 1992 viene pubblicato Petrolio, ma con dei capitoli mancanti perché scomparsi misteriosamente dalla casa dello scrittore.
Il 2 Marzo 2010 il Senatore Marcello Dell’Utri, condannato in primo grado a nove anni per concorso esterno in associazione mafiosa e stretto collaboratore del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, annuncia di aver ritrovato uno dei capitoli scomparsi del romanzo Petrolio. A questo punto ci si chiede cosa c’entri Dell’Utri con questa storia, chi abbia consegnato al senatore quel capitolo e perché l’abbia fatto. Marcello Dell’Utri ha ancora rapporti con mafia o con logge massoniche? Eugenio Cefis, diventato poi presidente dell’Eni e di Montedison, cosa ha che fare con l’omicidio di Enrico Mattei? Su questa storia si dovrà fare molta chiarezza in quanto ancora oggi non solo Italia, ma anche in altri paesi per il petrolio si muore.

 

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