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di Roberto Natale*
E’ spudorato ogni oltre limite il Presidente del Consiglio. Il titolare di una gigantesca concentrazione mediatica, capo di un impero televisivo che sottrae risorse alla carta stampata, ora arriva a sollecitare lo sciopero dei lettori contro i giornali, rei di non allinearsi sempre e comunque alla propaganda governativa. Non gli era bastato l’appello rivolto agli imprenditori affinché togliessero inserzioni alla stampa non docile. Adesso vuole togliere ai giornali - già in crisi di vendite - il sostegno dei non molti cittadini che ogni mattina vanno all’edicola. Non si potrebbe accettare questo atteggiamento di ostilità verso la stampa da nessun capo di governo. Doppiamente grave è l’invito al boicottaggio se viene dal beneficiario di un clamoroso conflitto di interessi. L’on. Berlusconi conferma di non avere il minimo rispetto per il diritto-dovere di informare, come peraltro attesta anche la sua insistenza sul ddl-bavaglio. Anche per questo è importante la serie di manifestazioni che il primo luglio, a Roma e in tante altre città, farà sentire la risposta dei giornalisti e di tante voci della società italiana.
*presidente FNSI
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