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di Fausto Bertinotti e Giuseppe Giulietti
La Fiat sembra voler ritornare alle pagine più nere della sua storia di repressione antisindacale. Mentre notizie allarmanti giungono da Melfi, la Fiom ha giustamente denunciato “il primo licenziamento per volantinaggio elettronico”. Pino Capozzi, un impiegato della Fiat, iscritto alla Fiom e al Pd, è stato licenziato dalla Fiat per aver diffuso e commentato un volantino dei dipendenti polacchi dello stabilimento Fiat di Tichy. Mentre in Italia vengono messe a rischio testate come il Manifesto ed è attaccato il diritto all’informazione, sui lavoratori cala un’aggressione sistematica che minaccia l’occupazione e che mette in discussione i loro diritti fondamentali.
L’odioso licenziamento di rappresaglia contro un lavoratore colpevole di aver praticato libertà di informazione ai lavoratori si inscrive in questa drammatica situazione.
Una ragione in più per reagire.
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