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Articolo 21 - Editoriali
Lode della tangente
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di Andrea Leccese

C’era una volta la cara vecchia tangente. Nel libero Stato di Bananas, se un privato voleva pilotare un appalto pubblico, ammorbidire un controllo, aggiustare una sentenza, oliare una pratica burocratica, metteva mano al portafoglio e cercava di corrompere qualcuno. Con nessun sacrificio, perché aveva evaso per anni le imposte.   Spesso andava bene. Il denaro fa comodo a tutti.

In altri casi, lo stesso funzionario pubblico o lo stesso politico richiedeva una bella tangente, in cambio di un gentile intervento. Spesso andava bene. E tutti vivevano felici e contenti.

In qualche caso, però, la Giustizia trionfava. Il corrotto veniva preso con le mani nel sacco, magari perché l’imprenditore, onesto contribuente, proprio non ci stava e aveva spifferato tutto alla polizia. Il corrotto perciò veniva processato e poi condannato, almeno nei casi sporadici di mancata prescrizione del reato. Solo ai tangentari più fortunati, si assegnava un meritato seggio in Parlamento. Bei vecchi tempi!

Oggi, a Bananas, non funziona più così. La vecchia tangente non si usa più, non serve.

Oggi i predatori predano aderendo alla “Compagnia degli Affari”, un’associazione non troppo segreta che è in grado di risolvere facilmente ogni problema, di ottenere qualsiasi risultato, dall’appalto su misura alla sentenza edulcorata, dall’indagine all’acqua di rose alla pratica lubrificata, dal controllo addolcito alla legge ad personam . Alla base di tutto, semplici, innocenti scambi di favori tra vecchi amici.

Nella “Compagnia degli Affari” sono rappresentate tutte le categorie dei potenti. L’associazione ha sempre le persone giuste al posto giusto. Basta una telefonata, una cenetta, una sensibilizzazione, una segnalazione, una raccomandazione, un normale avvicendamento di personale, una escort di classe, un massaggio rilassante, un convegno giuridico in riva la mare, un occhiolino, e il risultato è ottenuto.

La “Compagnia degli Affari”non ha bisogno di commettere gravi reati. Magari soltanto qualche abuso d’ufficio, con garanzia assoluta d’impunità. E se qualche investigatore impudente ci mette il naso, c’è chi vigila su di lui, lo punisce, lo trasferisce, o lo promuove. E la Giustizia? Una chimera.

Cara vecchia tangente, ci manchi tanto! Resterai per sempre nei nostri cuori!

 

 

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