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Articolo 21 - Editoriali
Rai Uno cambia nome: da oggi è Bonolis Uno
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di Remo De Vincenzo

da Punto com
Un vero fulmicotone: Paolo Bonolis arriva su Rai Uno col suo Sanremo e cattura oltre la metà degli spettatori italiani. Un successo travolgente e prevedibile, vista la forza dirompente del Re Mida della tv. Gli ascolti di martedì scorso parlano da soli: in due giorni, Affari Tuoi ha già raggiunto la media del programma (35,74%), la prima parte del Festival è schizzata al 54,70%, la seconda e terza al 54,11%. Si tratta quindi di quasi 12 milioni di spettatori, con una una media (54,69%) che supera di oltre tredici punti di share le prime serate sia del 2003 (diretta e condotta da Pippo Baudo) che dell'anno scorso (quella della coppia Renis-Ventura). E' dal 2002 che non si raggiungevano ascolti così alti, e il risultato arriva dopo il crollo degli ascolti che Rai Uno ha subito negli ultimi due mesi.

Il pubblico di San Bonolis
Questa edizione di Sanremo è stata vista in prevalenza dalle donne (59,84%, contro il 48,56% degli uomini), del sud (61,39%, mentre al centro il 54,54% e al nord il 49%). Per quanto riguarda l'età, si può dire che la prima puntata di San Bonolis è stata seguita praticamente dall'intera famiglia italiana. Una leggera prevalenza negli anziani (60%, vero "zoccolo duro" di Rai Uno), ma anche un successone tra i bambini dai 4 ai 7 anni (54%), tra i ragazzi dai 15 ai 19 anni (56,38%), tra i giovani dai 25 ai 34 anni (56,64%) ed i maturi dai 55 ai 64 anni (56,61%). Prevale il pubblico molto benestante e poco istruito (67,32%), ma questa edizione di Sanremo va forte anche tra gli indigenti e acculturati (60,56%).

Cattaneo e il contratto-dilemma
 E adesso vorrei raccontare un aneddoto personale. Durante la conferenza stampa effettuata dalla Rai per presentare i dati Auditel del loro glorioso 2004, azzardai una domanda che irritò particolarmente il Dg Rai Flavio Cattaneo: gli chiesi semplicemente come faceva a ritenere in salute Rai Uno, visto che perdeva in tutte le fasce orarie, tranne nel prime time (evidentemente "dopata" dagli ascolti straordinari di quel tirapacchi di Bonolis). Oggi non credo proprio che il Fu Flavio degli Ascolti avrebbe la stessa stizza nei confronti di una domanda così semplice e diretta. La dipendenza da parte dell'Ammiraglia Rai nei confronti delle masse di spettatori che Bonolis riesce a catalizzare, è ormai evidente a chiunque. I pasticci combinati dagli "alchimisti addormentati" (Cattaneo-Del Noce-Nardello-Bergamini) in questi due mesi, dimostrano che la Rai del Fu Flavio, conciata così, non può più fare a meno del Re Taumaturgo. Eppure Cattaneo non si decide a proporre un contratto a Bonolis. E' come se il Napoli di Maradona cincinschiasse nel rinnovare il contratto al Pibe de Oro. E sappiamo che fine ha fatto la squadra partenopea senza il fuoriclasse... Sono in molti a pensare che ci sia già stato un tacito accordo tra gli "alchimisti" e Cologno per "lasciar andare" Paolino a Mediaset. Il problema è che Bonolis ci ha preso gusto a vincere, e difficilmente riuscirebbe ad avere lo stesso spazio e successo sulle reti del Biscione (vedi il flop del transfuga Pippo Baudo). E quindi vorrebbe rimanere in sella del Cavallo Morente. Allora, che aspetta Catttaneo? Magari attende delle garanzie dalla politica sul proprio futuro. In questo caso avrebbero ragione quelli che fanno illazioni sul fatto che il contratto di Bonolis è direttamente legato alla prossima poltrona del Fu Flavio.

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