Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - Editoriali
Diritto aziendale
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di Montesquieu

Vi è un profilo sostanziale ,nella richiesta di dimissioni dall’incarico istituzionale del presidente della Camera,  che fa pendere la bilancia dalla parte dei richiedenti. Il carattere dirompente dell’iniziativa politica  che ha squassato la coalizione maggioritaria non lascia dubbi sulla  scarsa aderenza degli invocati precedenti di capi di partito al vertice di un ramo del Parlamento , e sulla originalità del caso di oggi.  Anche se a questo presidente  è stata fin qui riconosciuta ,per unanime attribuzione,una rigorosa conduzione dei lavori parlamentari , ininterrottamente  fino ad oggi,e c’è da pensare che sarà ancor più rigorosa, da qui in avanti.
Vi è anche   un profilo costituzionale  formale  ,che azzera la provenienza politica del presidente una volta eletto, e recide ogni radice politica precedente ,per l’intera durata del mandato , e ogni vincolo con  la coalizione che lo ha eletto.  La natura stessa di un incarico di così intensa garanzia non  ammette relazioni politiche preferenziali,nemmeno sottotraccia. Da qui la  impossibilità di revocare la fiducia al presidente di un ramo del parlamento in corso di mandato.
La richiesta di dimissioni ,fino a quando rimane tale, non solo è legittima ,ma appartiene alla sfera delle regole non scritte ,e non sempre virtuose ,della politica istituzionale ,sempre meno istituzionale e sempre più politica. Lo si fa ritualmente con i parlamentari che cambiano gruppo  durante la legislatura  ,a denunciare l’incoerenza del gesto ,e senza alcun riguardo della protezione costituzionale della libertà del deputato o senatore. Briciole di costituzione materiale, con  chiare finalità politiche , indipendenti addirittura dall’esito dell’invito ,o  dell’esortazione.
Diverso è il caso in cui le dimissioni vengano pretese ,come sembra accadere oggi,costi quel che costi. Addirittura invocando l’intervento ,impossibile ,del capo dello Stato ,con un chiaro intento intimidatorio ,a valere nei prossimi sviluppi della crisi politica.  Si intravede ,in questa mossa  avventurosa ,un  possibile ulteriore obiettivo: indebolire il presidente della Camera e ,ancor più, isolare il capo dello Stato. Se l’obiettivo è indurre il Quirinale allo scioglimento anticipato, una grande influenza può avere l’insieme dei pareri che gli perverranno,per previsione costituzionale, dai presidenti delle Camere ,soprattutto se univoci in favore della fine della legislatura. La partita pretende l’eliminazione di un presidente  della Camera divenuto inaffidabile ,addirittura  competitore politico  ,e la sua sostituzione con una fotocopia del vertice dell’altro ramo del Parlamento, anch’esso ben piantato nella dialettica politica  -e proprio  nella conduzione dei lavori  -,seppure in modo meno vistoso perché  allineato ,secondo le regole della scuderia.
Apparentemente ,comunque ,una dura ,ma normale contesa politica ,non fosse per il tentato coinvolgimento del capo dello Stato ,al quale converrebbe forse chiedere il motivo dell’incontro prima di accordarlo, privilegiando egli stesso ,per una volta ,la sostanza al galateo istituzionale .In apparenza ,almeno, perché la  richiesta di  violazione delle forme costituzionali è nella stessa richiesta  del confronto.
Non fosse inoltre , e soprattutto, per la pericolosa e non sufficientemente contrastata  tendenza in atto  di introdurre una sorta di diritto aziendale per la composizione dei contrasti politici e istituzionali. Un diritto non diritto ,fatto di prevalenza di mezzi, economici e non solo, di dossieraggio industriale, di meri rapporti di forza ; con l’ obiettivo non di  prevalere democraticamente sul competitore ,quanto di toglierlo di mezzo Una sorta di auto giustizia, cui si accompagna il disconoscimento della giustizia istituzione. I metodi diventano  tutti leciti, e li abbiamo quotidianamente sotto gli occhi,anche se l’impressione è attutita da una sonnolenta ,  imperdonabile  assuefazione all’uso di qualsiasi arma.  Tanto da poter invocare l’istituto dell’omissione di soccorso :a  difesa della  democrazia .

 

Letto 1214 volte
Notizie Correlate
Audio/Video Correlati
Dalla rete di Articolo 21