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Articolo 21 - Editoriali
"Chi apre una scuola, chiude una prigione" -Gli studenti scendono in piazza
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di Gaetano Alessi

E' ripartita oggi la protesta studentesca. A Palermo, Lecce, Bari, Roma, Firenze, Milano, Genova, Trieste e in tante altre città gli studenti sono davanti agli istituti scolastici impegnati in volantinaggi e flash mob per sensibilizzare gli studenti e l'opinione pubblica. “Vogliamo liberarci da un modello aziendale di concepire la scuola – afferma Tito Russo, coordinatore nazionale Unione degli Studenti – il ministero Gelmini ha le ore contate e il suo tramonto verrà sigillato dal dilagare delle nostre proteste”. Gli studenti sono già pronti per una manifestazione nazionale annunciata per venerdì 8 ottobre. “Stiamo organizzando cortei in tutte le principali città – dichiara Tito Russo, coordinatore nazionale UdS - dal nord al sud Italia gli studenti saranno protagonisti di una grande manifestazione che vedrà unito tutto il movimento studentesco”. Alla Gelmini che taccia come boutade le manifestazioni degli studenti Russo risponde così: "La Gelmini non ricorda anno scolastico senza proteste e non si chiede neanche il perché di ciò. Di anno in anno i fondi per la scuola pubblica diminuiscono, aumentano risorse per le scuole private, diminuisce la qualità della didattica, aumenta il precariato, diminuiscono le speranze di futuro, aumenta la disoccupazione giovanile. E' ovvio che ogni anno vi siano proteste, non è degno di un paese civile che un Ministro non si chieda neanche il perché  tanti studenti e docenti ogni anno dedicano il proprio impegno per difendere la scuola pubblica".

Ecco i luoghi in cui già è in programma un corteo: Torino - Piazza Arbarello; Genova – Piazza Caricamento; Milano (partenza da Largo Cairoli); Roma (partenza da Piramide); Napoli (Piazza Garibaldi); Bari (Piazza Umberto). Cortei in preparazione anche a Asti, Cuneo, Bergamo, Pavia, Sondrio, Monza, Trieste, Gorizia, Monfalcone, Piacenza, Firenze, Siena, Pescara, l'Aquila, Ancona, Urbino, Campobasso, Salerno, Avellino, Foggia, Brindisi, Lecce, Taranto, Cagliari, Enna, Siracusa, Ragusa, Trapani, Cosenza e Reggio Calabria.

“Chi apre una scuola, chiude una prigione. Liberiamoci!". Questo lo slogan scelto dall'UdS, parafrasando Victor Hugo, per la manifestazione. “Vogliamo politiche che aprano le porte delle nostre scuole a chi ora ne è escluso, che le rendano un luogo di conoscenza ed innovazione aperto al territorio, alla cittadinanza, alla società civile” – continua come un fiume in piena Russo. L'unione degli studenti ha avviato da maggio percorsi di discussione e confronto per proporre una campagna nazionale di rinnovamento della scuola pubblica dal basso chiamata “Altrariforma”. Le proposte emerse, raccolte in un volume di oltre quaranta pagine sono molte, gli studenti chiedono: il ritiro immediato dei tagli economici e di organico, una legge nazionale sul diritto allo studio, ritiro del progetto di legge che permetterebbe di assolvere l'obbligo scolastico tramite forme di apprendistato.

L’autunno caldo è appena cominciato.

http://gaetanoalessi.blogspot.com/ 

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