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Articolo 21 - Editoriali
Chi controlla il ministro Romani? Lettera aperta Giulietti-Vita ai presidenti delle Autorità
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di Giuseppe Giulietti e Vincenzo Vita

"Illustri presidenti, sicuramente non vi sarà sfuggita la nomina dell'onorevole Paolo Romani a ministro dello Sviluppo economico. Non vi è bisogno di ricordare proprio a voi che tale indicazione è stata parecchio sofferta e che, da più parti, anche autorevolissime, sono stati sollevati dubbi e perplessità in ordine a possibili profili di incompatibilità e di conflitto di interesse". Esordiscono così il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti e il senatore Pd Vincenzo Vita in una lettera aperta inviata alle Autorità di Garanzia, Antitrust e per le Comunicazioni. "Non è questa la sede per riaprire la polemica, ma chi in qualsiasi modo ha contribuito a determinare tale scelta deve ora assumersi la responsabilità di verificare, giorno dopo giorno gli atti e le decisioni di un governo e di un ministro che, ovunque tranne che in Italia, sono sospettati di incarnare il più clamoroso dei conflitti interesse conosciuto in Europa". "Vi segnaliamo - proseguono Giulietti e Vita - tanto per fare un esempio, gli ultimi clamorosi dati relativi alle presenze in tv e che segnalano non solo una alterazione del principio di pari opportunità, ma persino una alterazione del principio di uguaglianza tra i cittadini,con quello che ne consegue persino nel libero esercizio del voto. Per tutte queste ragioni vi chiediamo di acquisire tutte le dichiarazioni e le interviste rilasciate dal ministro Romani con particolare riferimento a quelle relative a sky, alle posizioni assunte presso le istituzioni comunitarie, e alle ripetute invettive e censure scagliate contro gli autori, i giornalisti, i programmi sgraditi a lui e al medesimo presidente del consiglio. L'acquisizione di questa documentazione favorirà un attento controllo di quanto potrebbe acadere sul piano della libertà del mercato e della concorrenza e sul piano del pluralismo informativo ed editoriale". "Da parte nostra - concludono Giulietti e Vita - non mancheremo di istituire un vero e proprio osservatorio e di procedere alle opportune denunce in primo luogo alle autorità da voi presiedute e alle autorità europee".

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