Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - Editoriali
Lotta alle mafie: le responsabilità della politica
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di Bruno Fiore*

Davanti alle ultime sfide lanciate dalle mafie nella Provincia di Latina contro i massimi vertici della Polizia, il Questore Nicolò D’Angelo e il Capo della Squadra mobile Cristiano Tatarelli, le forze politiche tutte, e in particolare quelle del centro sinistra, hanno un solo dovere: quello di intraprendere responsabilmente tutte quelle azioni di contrasto reale, mobilitando le istituzioni ad ogni livello: nazionale, regionale, provinciale e locale.
L’azione delle mafie nella nostra Provincia si caratterizza sempre più non solo nel mantenere fermamente il controllo di una parte dell’economia reale e di condizionamento di vasti settori delle amministrazioni pubbliche, ma di considerarsi così forte da lanciare avvertimenti precisi a chi, quotidianamente, le contrasta con operazioni che stanno avendo importanti risultati.
Non è sufficiente esprimere “solidarietà e vicinanza”, perché su questo nessuno può avere dubbi di sorta, ma è necessario chiedere impegni concreti.
Il “caso Fondi”, che molti ritengono oramai superato, ha dimostrato come certa politica preferisca non combattere la criminalità organizzata per semplici calcoli elettorali e per proteggere i propri rappresentanti dall’accertamento di eventuali responsabilità. E i danni irreversibili che ciò ha provocato è sotto gli occhi di tutti. Si continua a fare opera di rimozione, a non considerare quello che è accaduto ed accade come la dimostrazione che le mafie sono ben radicate sul nostro territorio.
Non basta che il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo, dietro nostro invito, accetti di partecipare con il gonfalone, ai funerali del Sindaco di Pollica Salvatore Vassallo, per dimostrare che la sua amministrazione è libera da qualsiasi contaminazione e che un certo passato è oramai alle spalle. Anche perché il Sindaco de Meo non ha mai preso le distanze, da questo punto di vista, dalla precedente esperienza amministrativa di cui era un membro di rilievo. E questa contraddizione preoccupa ancora di più quando lo stesso Salvatore De Meo continua a sostenere la richiesta di abolizione del Parco dei Monti Ausoni, sapendo che il problema è non che qualcuno abbia o meno ricevuto il via libera a mega lottizzazioni, ma che potrebbe farlo immediatamente dopo aver abolito i vincoli del Parco. E ancora, perché l’Amministrazione De Meo non ha preso in considerazione la necessità di costituirsi parte civile nel processo Damasco 2?
Stesso comportamento elusivo e colpevole lo ritroviamo da parte della Regione Lazio a guida Renata Polverini.
Sono questi i fatti che contano, non le espressioni di solidarietà che, da parte del centro destra, al momento in cui scriviamo, non sono nemmeno pervenute in modo ufficiale. Allora, torniamo a chiederci e a chiedere, cosa s’intende per lotta alle mafie?
Noi chiediamo che il Ministro dell’Interno Roberto Maroni e  la Commissione parlamentare antimafia siano direttamente investiti della gravità di questa situazione. Noi chiediamo che non solo i nostri parlamentari si facciano carico di presentare interpellanze urgenti,cosa giusta e sacrosanta, ma che si chieda la convocazione di una seduta straordinaria della Commissione parlamentare antimafia nella nostra città. Una seduta che deve essere pubblica, perché possa servire a sensibilizzare fortemente l’opinione pubblica e a far sentire la presenza dello Stato nel nostro territorio.
*Consigliere comunale del Partito Democratico di Fondi
Letto 1094 volte
Dalla rete di Articolo 21