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Articolo 21 - Editoriali
Quel pasticciaccio brutto fra viale Mazzini e Corso Sempione
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di Carlo Verna

Arroccamenti e questioni di principio, cosi' va in scena la sagra dell'errore.Come si fa ad imporre in un programma la presenza delle associazioni pro vita,ma come si fa anche a credere di operare in una comunità, quella virtuale del servizio pubblico senza accettarne delle regole e fra queste quella fondante costituita dal pluralismo ? Temo che qualcuno a viale Mazzini non aspettasse altro per mettere nel mirino Vieni via con me, ma la sequenza Englaro-Welby-don Gallo era poco corretta e ne' Fazio e Saviano, ne' Ruffini hanno voluto riconoscerlo.Il consenso degli ascolti record non esonera da un po' di umiltà, dal dovere di cercare di comprendere il punto di vista di un altro e se del caso aggiungere.A corso Sempione non hanno voluto percepire voci che si sono alzate con sobrietà, ma che di fronte al non voler sentire si sono fatte piu' forti e in parte sono state strumentalizzate dagli opportunisti di turno. Libertà e responsabilità sono facce della stessa medaglia. Tutti i diritti e i valori della nostra splendida Costituzione hanno un contrappeso,la proprieta' nella funzione sociale, il diritto di manifestare nell'ordine pubblico.Io giornalista Rai non potrei trattare il delicato tema del fine vita raccontando storie e raccogliendo pareri che vanno nella stessa direzione.Avrei il dovere di rappresentare in qualche modo l'altro punto di vista. Mi pare una visione estrema quella di un autonomia autoriale che non incontri alcuna forma di temperamento, neanche in quel grande valore chiamato pluralismo.Una trasmissione televisiva non e' una poesia, una canzone,un libro, un monologo. E' qualcosa che frusce di un marchio,dell'apporto di risorse ingenti,di maestranze che sono dipendenti di una società. Vieni via con me non e' una trasmissione di nicchia come  puo' esserlo " A sua immagine ". E' un gran bel programma di tutti e per tutti .E' una trasmissione che contiene, lo si voglia o no, anche una quota parte di giornalismo,   Peraltro i suoi bravi autori non hanno saputo dire no a Maroni, che col potere dell'uomo di governo da un lato mobilitava , dall'altro minacciava querele. Il buon senso e' qualcosa di cosi' disprezzabile ? Spero ancora che Fazio , Saviano e Ruffini sappiano inventarsi qualcosa che voglia recuperarlo.E' tanto difficile trovare un altra bella storia come quella di Mina Welby con un epilogo diverso ? Siano loro gli autori di un gesto, che non saldi una giusta istanza a qualche becero personaggio dentro e fuori la Rai.Mi e' sempre piaciuta quell'antica pubblicità della brillantina. Perche' anche il piu' bravo ( ispettore ndr ) riconosceva di aver commesso un errore. Carosello e il dialogo piuttosto che il muro contro muro sono lontani, ma e' lecito sperare. 

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