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di Redazione
In seguito alla Conferenza stampa tenutasi ieri a Roma, presso la Sala stampa della Camera, nella quale è stata resa nota la proposta di legge di Giovanna Melandri sull'"Introduzione alle religioni", presentata insieme ai colleghi deputati Jean-Leonard Touadi, Andrea Sarubbi (Pd) e Paola Frassinetti (Pdl), il pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), ha sottolineato l’apprezzamento per un’iniziativa che la FCEI appoggia. “Questa proposta - ha rilevato Aquilante - è importante in quanto allinea l’Italia all’Europa e tiene conto del fatto che la nostra società si presenta sempre più multiculturale e multi-religiosa. Soprattutto – ha proseguito Aquilante – apre ad una nuova laicità che favorisce lo sviluppo delle capacità critiche nel processo formativo”. L’insegnamento dell’Introduzione alle religioni verrebbe inserito come materia di studio obbligatoria nella scuola secondaria di primo grado e nella scuola secondaria superiore. Abilitati all’insegnamento i laureati in discipline umanistiche che verrebbero assunti in seguito a concorso pubblico; prevista un’ora settimanale di insegnamento per ogni classe. Al centro della proposta vi è l’analisi del fenomeno religioso quale elemento trasversale all’esperienza umana e alle culture. Uno sguardo alle grandi tradizioni religiose (induismo, buddhismo, ebraismo, cristianesimo – al quale verrebbe prestata particolare attenzione – e islam) attraverso l’analisi dei relativi testi sacri, delle tradizioni, delle culture e delle identità dei popoli. Una nuova materia che – ha spiegato Melandri – “senza volere minimamente intaccare la funzione ed il ruolo riconosciuto all’insegnamento della religione cattolica dalle disposizioni concordatarie, vuole colmare la lacuna attualmente presente nella scuola, circa la conoscenza delle grandi esperienze religiose di tutto il mondo. Ciò consentirà, a partire dall’approccio ai testi di riferimento, di cominciare a dotare gli studenti di quegli strumenti culturali idonei a comprendere la pluralità che caratterizza la società di oggi. Per redigere il testo sono state consultate molte rappresentanze confessionali anche a livello giovanile. Ad appoggiare l’iniziativa erano presenti anche rappresentanti delle diverse fedi, tra gli altri, Sandro Di Castro, dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Alessandro Paolantoni, segretario generale dell’Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia, e Giorgio Ferri, dell’Unione degli atei e degli agnostici e razionalisti. Il documento è già stato sottoscritto da 22 deputati di entrambi gli schieramenti.
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