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Articolo 21 - Editoriali
Micromega e il risultato del sondaggio sull'Idv che non piace al Direttore
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di Danilo Sinibaldi

Per un SMS Zapatero vinse le elezioni nel marzo del 2004. Era un messaggio che raccontava le menzogne di Aznar su chi aveva commesso l'attentato alla metropolitana, per allontanare lo spettro del terrorismo islamico che avrebbe, inevitabilmente, sfavorito il governo di destra per la partecipazione della Spagna alla guerra in Iraq. Da allora - anche in Italia - tramite SMS sono stati veicolati tantissimi messaggi, di carattere politico e sociale, per indire manifestazioni e per convocare mobilitazioni spontanee.

Un'arma micidiale, con Internet, contro l'omologazione e la censura dell'informazione che ha contribuito non poco a questa stagione di protesta nel nostro Paese. Quindi non capisco bene la critica sollevata da Paolo Flores d'Arcais nei confronti dell'IDV e di Antonio Di Pietro. Scrive D'Arcais sul suo sito che "con un sms l'Idv chiede a iscritti e simpatizzanti di votare in massa il sondaggio di MicroMega sulla questione morale nel partito: 'Ciao, vai su micromega e vota (e fai votare) per il presidente. Grazie, risposta n. 4 (gira sms a tutti i tuoi contatti)'. Così – scrive ancora D'Arcais -, di fronte ad un dato di realtà, si preferisce operare per cancellarlo. Proprio come farebbero i media berlusconiani" Il direttore di Micromega si riferisce ad un sondaggio pubblicato sul suo sito (http://temi.repubblica.it/micromega-online/lidv-e-la-questione-morale-vota-il-sondaggio/) e sembra prendere a pretesto il repentino (a suo dire) cambiamento nelle espressioni di voto per attaccare Di Pietro e accusarlo di manipolazione, mettendolo sullo stesso piano di Berlusconi.

Non si capisce perché, se il sondaggio va in una certa direzione è corretto, se vira in un'altra è manipolato (doppiopesismo o malafede?). Vista l'onestà intellettuale di D'Arcais tenderei ad escludere entrambe. Tornando alla questione morale, oggetto del sondaggio, nessuno può negare che questa riguardi la totalità delle forze politiche. Tuttavia, fra tutte, credo che l'Italia dei valori sia quella probabilmente meno interessata di altre al fenomeno, proprio per la costante azione di contrasto messa in campo da Di Pietro in questi anni. Razzi e Scilipoti – citati da Micromega - sono un episodio marginale e assolutamente fisiologico nell'economia di un partito che cresce costantemente nel gradimento degli italiani, soprattutto rispetto alle altre forze della sinistra. Forse è proprio questo che dà fastidio a Flores D'Arcais, o anche lui è affetto dal più antico male della sinistra italiana? Un male inciso nella sua storia come il marchio del peccato originale, che resiste ai cambiamenti di fronte, alle alleanze elettorali e persino alle compagini di governo: l'autolesionismo. Quando arriverà il momento per cominciare a volersi bene?

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