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di Enzo Costa
So che Borghezio è un incendiario non solo metaforico: si diletta ad attizzare intolleranze spargendo insulti e gestacci, e si è trastullato ad appiccare un rogo sotto un ponte tetto di immigrati, estendendo il concetto di “fiaccolata leghista” e la sua incidenza sul territorio. So che gli tocca essere all’altezza (bassezza) di tale curriculum, fonte delle sue fortune politiche: si spiega così la sua recente fiammata contro gli abruzzesi. Meno spiegabile è il suo modo di salutare in tv: “Buona Padania”. Con una vaga dimensione geografica al posto di una temporale (“Buona giornata”) o festiva (“Buona Pasqua”). Siamo al nonsense lessicale. Alla secessione dal (buon)senso linguistico. Dubito esistano indipendentisti di Bilbao che salutano scandendo “Buoni Paesi Baschi”. L’unico precedente è il “Buona camicia” di Costanzo. Ma lui era pagato dallo sponsor, e non sottintendeva “verde”.
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