Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - Editoriali
12 marzo - I comunicati di adesione del mondo politico, associativo, sindacale, culturale...
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di Redazione

ADESIONI CON COMMENTO


12 marzo: Fotia, oggi non è retorico portare una coccarda tricolore…

“E’ bellissimo manifestare senza distinzioni di appartenenza politica, culturale, ideologica  in difesa dei valori fondanti del nostro vivere civile. Unirsi attorno alla Costituzione nel 150° anniversario dell’unità d’Italia significa riprendere la parola come cittadini, finalmente non contro qualcuno ma per  qualcosa, per la nostra povera patria che può usare le nostre spalle per risollevarsi dal degrado morale e civile in cui è decaduta. Noi italiani siamo fatti così: pronti a risollevarci quando tocchiamo il fondo, come nel Risorgimento e nella Resistenza. Oggi non è retorico portare una coccarda tricolore perché l’unità del paese attorno alla costituzione non è un dato di partenza, un comune denominatore come in tutte le moderne democrazie occidentali (ve l’immaginate se nel governo degli Stati Uniti sedesse qualcuno che si rifiuta di festeggiare il giorno dell’Indipendenza?). Semmai sarà il punto di arrivo di una nuova coscienza nazionale che vive nel risveglio civico di questi ultimi mesi. Per questo in piazza io ci sarò”.  Con questa riflessione Carmine Fotia, Direttore de Il Romanista aderisce alla manifestazione a difesa della Costituzione.


12 marzo: Landini (FIOM), in difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici 
È in corso un attacco senza precedenti ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, con il tentativo di smantellare il Contratto nazionale, la legislazione del lavoro, la libertà di rappresentanza sindacale. Le scelte del Governo e della Confindustria vanno tutte in questa direzione e vanno fermate perché minano le fondamenta della convivenza civile e democratica del nostro Paese, a partire dai luoghi di lavoro. La vicenda Fiat a Pomigliano e Mirafiori ha reso esplicito ciò che sta avvenendo: vogliono demolire i principi di uguaglianza sociale, del lavoro come diritto e valore primario, della responsabilità sociale di impresa, del diritto di sciopero e di libertà di associazione sindacale, garantiti dagli articoli 1,3,39,40,41 della Costituzione italiana. Contro tutto questo il 12 marzo ci sarò perché condivido la necessità di diffondere la mobilitazione in difesa della Carta Costituzionale, nata dalla resistenza antifascista.



12 marzo: Gilda,  in piazza per difendere la scuola pubblica statale
La Gilda degli Insegnanti sarà in piazza a Roma sabato 12 marzo in difesa della scuola pubblica statale. La decisione di aderire alla manifestazione è stata assunta dalla Direzione nazionale che si è riunita ieri per discutere delle gravi dichiarazioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

"Il presidente del Consiglio - afferma il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio - è riuscito in un colpo solo a offendere tutti gli insegnanti indipendentemente dai loro orientamenti politici, filosofici e religiosi perché ha colpito la loro deontologia professionale. Lo sforzo di ogni docente della scuola pubblica statale, a differenza della scuola privata che è di tendenza, consiste nell´educare gli alunni al pluralismo e a una visione critica della realtà. Quindi - conclude Di Meglio - affermare che questi insegnanti vogliono inculcare un´ideologia è quanto di più lontano dalla verità Berlusconi potesse dire".

Oltre a partecipare alla manifestazione del 12 marzo, la Gilda degli Insegnanti invita tutti i docenti delle scuole di ogni ordine e grado a organizzare incontri e assemblee con genitori e alunni per riflettere insieme sull´importanza del pluralismo, valore fondante della scuola pubblica statale, e smentire le dichiarazioni imbarazzanti, offensive e superficiali del presidente del Consiglio.


12 marzo: Picierno, in piazza per sostenere gli articoli 33 e 34 della Costituzione

''L'invito del Presidente della  Repubblica ad ascoltare le pressanti richieste degli studenti, a  finanziare adeguatamente la scuola e l'Universita', meriterebbe un  governo in grado di raccogliere la sollecitazione e tradurla in scelte coraggiose, che restituiscano centralita' all'istruzione pubblica''.  Cosi' Pina Picierno, parlamentare Pd, che aggiunge. ''Invece, abbiamo  un premier che con le sue parole mortifica i docenti e un ministro  dell'Istruzione che si spende per difendere lui, anziche'  l'istituzione che rappresenta.''       
''La scuola -rimarca la deputata Pd- e' oggi un'emergenza  nazionale, a causa dei tagli che ha subito e della drammatica assenza  di prospettive per il futuro di un'intera generazione. Il valore  dell'istruzione e' espresso con chiarezza nella nostra Costituzione,  continuamente sotto attacco e minacciata da improbabili 'riforme  epocali'. Per queste ragioni sabato 12 marzo saro' in piazza con tanti cittadini che credono che la Carta fondamentale dell'Italia vada  difesa e applicata, a partire dagli articoli 33 e 34''.


12 marzo: l'adesione di Martin Schulz. "Sento di dovere molto alla vostra Carta"
"Aderisco volentieri alla vostra iniziativa. Non è ingerenza negli affari di un altro paese. Da europeo, cittadino e deputato, sento di dover molto alla Carta Costituzionale italiana, una delle più moderne del mondo, nel contenuto e per il metodo attraverso il quale è nata. Auguro un grandissimo successo alla vostra giornata di mobilitazione, sono con voi. Sono queste le parole con cui Martin Schulz Presidente del Gruppo parlamentare Socialisti & Democratici al Parlamento Europeo, aderisce alla manifestazione a difesa della Costituzione italiana.


12 marzo: Scalfaro, "doveroso denunciare i tentativi di aggressione alla Costituzione"
"L'Associazione "Salviamo la Costituzione: aggiornarla non demolirla" saluta con favore ogni iniziativa tesa a difendere la Costituzione. Apprendiamo con soddisfazione che sono tanti gli appuntamenti in programma e auguriamo agli organizzatori di coinvolgere il maggior numero di cittadini". Lo scrive in una nota inviata ad Articolo21 il Presidente Emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.
"Al contempo, la nostra associazione sottolinea con manifesta preoccupazione i reiterati attacchi a cui è quotidianamente sottoposta la nostra Costituzione. In particolar modo riteniamo doveroso denunciare i tentativi di aggressione alla Carta che passano soprattutto attraverso i propositi di riduzione dell'autonomia e dell'indipendenza della Magistratura e dalle proposte di modificare le norme che regolano il giudizio di costituzionalità delle leggi".
"La preoccupazione - conclude Scalfaro - è molto forte ma, come per il referendum costituzionale del 2006, siamo certi che gli italiani sapranno ancora una volta rinnovare il proprio amore per la Costituzione Repubblicana nata dalla Lotta di Resistenza e di Liberazione".


12 marzo: Carta 48, occorre una mobilitazione permanente

L'Associazione "Carta 48", nata  per la promozione e difesa dei valori della nostra Carta Costituzionale, aderisce alla manifestazione nazionale del 12 marzo a difesa della Costituzione. Gli attacchi costanti e pressanti  all'indipendenza della magistratura, alla libera informazione, alle conquiste del  mondo del lavoro, l'insofferenza per gli equilibri e le garanzie assicurati dalla Carta Costituzionale prefigurano scenari inquietanti e la necessità di una grande mobilitazione delle coscienze a difesa delle nostre conquiste democratiche.
 
In particolare occorre riaffermare il ruolo centrale della scuola pubblica, difenderla dalle irresponsabili ed interessate considerazioni di chi - per responsabilità di governo - dovrebbe invece tutelarla e, sopratutto, riconoscere la essenziale funzione dei docenti i quali, in condizioni penose per tagli di risorse, assicurano il concreto diritto allo studio.
 
"Carta 48" ritiene che, al di là del grande valore civile di questa manifestazione, occorra una mobilitazione permanente,  parlare alla gente, in particolare ai giovani, per spiegare come i valori della nostra Carta Costituzionale siano affidati alla tutela ed al rispetto di tutti.
 
Per questo siamo impegnati, in particolare in questo mese di marzo, insieme ad altre Associazioni, all'Università, al Sindacato ed agli Insegnanti a parlare nelle Scuole, nelle piazze e nelle librerie di Carta Costituzionale, Unità d'Italia e della nostra Repubblica e di come occorra, con la forza di una straordinaria partecipazione democratica, respingere le mani che si allungano sulla nostra Costituzione.

12 marzo: Movem09, congelati altri 27 milioni di euro. Sabato in piazza!
Le associazioni aderenti al Movem09, dall'estate del 2009 stanno denunciando il pericolo di una progressiva atrofia di tutte le attività di spettacolo in Italia, a causa dei tagli agli investimenti (questo è il modo più esatto per definirli) che lo Stato riserva a questo comparto attraverso lo strumento del FUS. Abbiamo evidenziato con conferenze stampa, comunicati e manifestazioni che cinema, teatro, danza, musica necessitano dell'attenzione legislativa ed economica del governo per esprimere il proprio potenziale culturale e di intrattenimento.
Per tutta risposta il FUS è precipitato dai 471 milioni di euro del 2008 ai 258 del 2011.
258 milioni di euro sono una cifra irrisoria nell'ambito di una finanziaria, eppure pare che ancora vengano considerati una spesa troppo onerosa, tanto che ora vengono congelati altri 27 milioni di euro destinati al fondo.
Ribadiamo la nostra fortissima condanna all'ottusità della strategia politica che sottende queste decisioni.
Chiediamo che l'applicazione del comma della finanziaria che prevede il congelamento dei 27 milioni fino alla fine dell'anno venga di fatto sospesa, in considerazione della situazione di reale agonia in cui stanno versando tutte le attività dello spettacolo e i loro lavoratori a causa della mancanza di soldi.
Avvertiamo ancora una volta il governo di cambiare rotta prima che si inneschi un processo di non ritorno alla produttività che avrebbe conseguenze devastanti per tutto il Paese, o prima che le difficoltà che stanno deprimendo economicamente e moralmente gli operatori del settore, (imprenditori e lavoratori di ogni ordine) non portino a dichiarare una paralisi ad oltranza di tutte le attività di spettacolo.
Ed è per questo che con convinzione parteciperemo alla manifestazione di sabato 12 marzo.


12 marzo: 100 autori, tagli al FUS, un motivo in più per scendere in piazza il 12 marzo
Apprendiamo ancora dalla stampa (l’unico impegno che il Governo ha preso e mantenuto è quello di azzerare completamente la concertazione e la comunicazione alle parti interessate, tutto tempo sprecato!) che ai già risicati fondi per lo spettacolo tutto, da ieri mancano altri 27 milioni di euro. E questo perché non si sa come andranno le vendite delle frequenze del digitale terrestre alle compagnie telefoniche. Oltre a considerare che proprio questo “passaggio” evidenzia come è proprio sui prodotti audiovisivi, sulla loro veicolazione, sulla loro attrattività per fare grandi affari che vengono messe in forze le risorse per produrre contenuti, oltre che adombrare l’ennesimo conflitto di interessi tra un governo che vede molti ministri impegnati a salvaguardare gli interessi di aziende impegnate nella multimedialità, vorremmo sommessamente chiedere di dirci, una volta per tutte, quanti soldi ci sono per il FUS quest’anno, e come si intende investirli.

Ma a chi chiedere? Ad un Ministro che per sua ammissione non vuole più occuparsi del Ministero per cui viene pagato dagli italiani? Al sottosegretario che improvvisamente si trova a fare il Ministro? Ad una struttura dell’Amministrazione che di fatto da sola e senza indirizzi di lungo termine regge le sorti di aziende, autori, lavoratori di uno dei settori strategici dell’economia italiana? Ci dicano per cortesia cos’altro questi tagli imporrà di chiudere.

Oltre a Cinecittà, si pensa di chiudere la Mostra di Venezia? O il Centro Sperimentale di Cinematografia? Da quando tutte queste prestigiose istituzioni dipendono unicamente dal FUS, in base ai conti che ci vengono presentati, sicuramente qualcos’altro deve saltare. Per favore diteci, in una sola volta, Cosa e Chi.

E’ anche per questo che 100autori sarà il 12 marzo in piazza a Roma e nelle altre città al “Costituzione Day”, per difendere, con la Costituzione, anche quell’articolo in cui si dice che “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica (art. 9).


12 marzo: Damiano, difendere la Costituzione vuol dire anche difendere il lavoro

"Aderisco alla manifestazione "A difesa della costituzione" perché mai come come ora la nostra Carta Costituzionale va difesa e protetta. Rivedo nella Costituzione, e nell'articolo 1 in particolare, i principi sui quali ho fondato il mio lavoro di ex ministro e di un'intera vita, principi che vorrei trasmettere con la stessa forza alle nuove generazioni per garantire loro la certezza  del futuro della democrazia. Difendere la Costituzione, per me,  vuol dire anche difendere il lavoro". Lo afferma Cesare Damiano, capogruppo Pd nella commissione Lavoro.


12 marzo: Siddi, mi auguro sia momento di coesione e di unitaria condivisione

Vivere e difendere la Costituzione Repubblicana è un dovere, perché nella “Carta” è riposta la fiducia nell’energia vitale delle nostre libertà e in essa ci sono i principi e i valori universali della nostra convivenza civile. Proporsi, anche manifestare, con il simbolo del tricolore e tenendo stretta la Costituzione è un’espressione di civiltà e di adesione ai diritti inalienabili dell’uomo.
Tanti giornalisti lo fanno e lo faranno aderendo alla manifestazione del 12 marzo, altri nella doverosa testimonianza nel lavoro per assicurare una leale e corretta informazione rispettosa del pluralismo delle idee della nostra società; altri dialogheranno con le nostre comunità all’estero sul valore di una “Carta” che, nei suoi principi, fondamentali, ha valore permanente. Non una commemorazione ma una riaffermazione. Auguro e mi auguro che il 12 marzo, in questo senso, sia momento di coesione e di unitaria condivisione sui beni più alti consegnateci dai padri della Repubblica.


12 marzo: Daniela Ambrosino, saremo in prima fila per il rispetto dei diritti fondamentali e dei  principi basilari della democrazia
La Rete Viola è nata come movimento di cittadini riuniti per lottare   personalmente, in piena autonomia dai partiti e su basi di rigorosa democrazia  interna, per la rinascita di una democrazia sostanziale nel nostro Paese e per  la piena attuazione della Costituzione repubblicana. Proprio la Costituzione è  il documento ispiratore della nostra Carta etica, sottoscritta da 59 gruppi   Viola che in tutta Italia animano sul territorio, a partire dal No B Day de l 5  dicembre 2009,  la resistenza contro il berlusconismo e in difesa della  Costituzione, minacciata da un governo che da troppo tempo dimostra apertam ente  di disprezzarla e di volerla sovvertire.  Per questo il 12 marzo saremo in   prima fila a manifestare che in questo Paese sono ancora tanti i cittadini  che  non permetteranno a nessuno di erodere e snaturare questo patrimonio di tut ti  gli italiani, che garantisce il rispetto dei diritti fondamentali e dei  principi basilari della democrazia e della giustizia sociale. 
Daniela Ambrosino per Rete Viola


12 marzo: Flavio Lotti, a Roma sventoliamo le bandiere dell’Italia e della pace
Mentre noi scendiamo in piazza a Roma per difendere e attuare la nostra Costituzione, altre centinaia di migliaia di giovani stanno occupando le piazze di tanti paesi del mondo arabo per chiedere libertà, democrazia e giustizia. Non possiamo dimenticarlo, ha dichiarato Flavio Lotti coordinatore nazionale della Tavola della pace. Mentre noi manifestiamo, loro mettono a rischio la vita. Mentre ci impegniamo a difendere la nostra Costituzione, loro stanno lottando a caro prezzo per averne una. Non lasciamoli soli. Non dimentichiamo che il loro successo sarà anche il nostro.
Faccio appello a tutti gli organizzatori e ai partecipanti perché quella di sabato sia anche una grande manifestazione di solidarietà con i giovani e i popoli in lotta per la dignità, i diritti umani, la libertà, la giustizia, la democrazia e lo stato di diritto nel Mediterraneo e nel mondo arabo.
Lo sviluppo democratico della sponda sud del Mediterraneo, prosegue Flavio Lotti, rappresenta un’opportunità storica che non possiamo permetterci di sprecare. Per questo chiediamo all’Italia di agire concretamente, senza ulteriori indugi, contro ogni forma di repressione e di violenza, a fianco di chi sta rischiando la vita per la libertà, la giustizia e la democrazia.
Per questo, sabato prossimo, assieme alle bandiere dell’Italia sventoliamo anche le bandiere della pace.



12 marzo: Mazzetti, la Costituzione è il nostro orgoglio
Nel 1955 scriveva Piero Calamandrei: “Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione”. Ogni giorno, ora, minuto si compie nei suoi confronti un attentato. La Costituzione va difesa ad ogni costo. C’è chi sostiene che B. l’assalta, come fosse una vecchia diligenza, perché non la conosce. Non è così. B. la vuole cambiare perché quelle parole, scritte dai padri della Repubblica, gli impediscono di raggiungere il suo obiettivo:  l’impunità,  garantita solo da un regime costruito ad immagine della P2. L’Italia ha un presidente del Consiglio che non rappresenta tutti i cittadini, ma la classe dirigente delle lobby, delle cricche, P3, P4. Calamandrei aveva previsto i rischi che avrebbe corso la Costituzione, scrisse che all’interno della Carta vi sono gli anticorpi: “Le costituzioni sono giustamente delle polemiche”: contro il passato perché non accada più, contro il presente che spesso ha nostalgia del passato. B. è portatore di un regime che violenta i diritti di libertà, un esempio: nelle leggi varate dal suo ultimo governo, in nessuna di essa vi è contenuta la parola “eguaglianza”. A difesa della Costituzione, l’associazione Articolo 21, tramite il suo portavoce Beppe Giulietti,  ha indetto per sabato 12 marzo a Roma una manifestazione che inizierà alle 14 con un corteo da piazza della Repubblica a piazza del Popolo. “La Costituzione”, scrive ancora Calamandrei, “non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta: la lascio cadere e non si muove”. La Costituzione è fatta di regole che sono alla base della “solidarietà sociale, della solidarietà umana, della sorte comune”. L’obiettivo di chi usa il parlamento per fare leggi ad personam, di chi monopolizza le tv per far passare il pensiero unico, di chi afferma che la scuola pubblica fa schifo e fa una legge che prevede il taglio di 20 mila cattedre, di chi concepisce una riforma della Giustizia avendo come scopo unico, non il suo funzionamento nell’interesse della comunità, ma la delegittimazione della magistratura che lo sta processando, è quello di sbriciolare la democrazia. Per questo è importante che il 12 marzo, da Roma e da tante altre città, i cittadini facciano sentire l’amore per quella Carta che è stata scritta con il sangue di tanti giovani. La Costituzione è il nostro orgoglio.


 

12 marzo: Luigi de Magistris, la Costituzione ha bisogno di noi
Una manifestazione partecipata, vivace, colorata, giovane. Così immagino l’appuntamento indetto “A difesa della Costituzione” per il 12 marzo. Perché la Carta repubblicana non è lettera morta, orpello novecentesco da gettare nel dimenticatoio della storia, intralcio ad una presunta modernità e ad un presunto riformismo che poi, nei fatti, si traducono nel suo smantellamento, mettendo a rischio la stessa democrazia che la Costituzione garantisce e governa. Berlusconi Silvio docet. La Costituzione repubblicana, infatti, è viva e vegeta, attuale e fresca, per questo deve essere  protetta e conservata dalla sferzata autoritaria in atto da parte dell’esecutivo, che la sta svuotando progressivamente di forza per mezzo di una legislazione ingiusta e reazionaria. Provvedimenti stabiliti da un governo autarchico, che aspira a farli approvare da un parlamento ridotto a mero organo di ratifica, stanno mettendo in discussione i principi fondamentali della Carta, proiettando un’ombra lunga sulla stessa tenuta democratica. Non domani, ma già oggi. Dal processo breve fino alle intercettazioni, viene fatta carta straccia dell’art.3 (riguardante l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla giustizia) e dell’art.21 (sulla libertà di informare e di essere informati, oltre che sulla libertà di espressione). Si tratta di pilastri costituzionali che reggono questo edificio prezioso che è la nostra Repubblica, sempre esposto al rischio di essere abbattuto da parte di tendenze dispotiche, tanto saldo quanto fragile dunque. A questo appuntamento di piazza -giustamente indetto da Articolo 21 e sottoscritto da tante associazioni, forze partitiche e cittadini- si è poi aggiunto un ulteriore ingrediente politico di rivendicazione: la difesa dell’istruzione pubblica, dopo le parole indegne pronunciate da un presidente del Consiglio più golpista che democratico. Al pensiero unico berlusconiano, fondato sulla riduzione dell’essere umano a passivo consumatore acritico, l’istruzione pubblica non può che far paura. Essa infatti alimenta la libertà di giudizio e instilla quelle potenti arme conoscitive, ma anche politico-sociali, che sono il dubbio e il dubitare. La conoscenza del resto non è fattore neutrale, ma elemento dalle ripercussioni politiche e civili. La riforma Gelmini è il volto ufficiale e normativo di una paura e di un progetto: la paura verso l’autonomia delle menti e il progetto di ricondurle sotto il controllo del potere. In contrasto con la Costituzione , ovviamente, nata non a caso sulle macerie di una dittatura come il fascismo. Vorrei ricordare un discorso tenuto a Milano, nel lontano 1955, da Piero Calamandrei. Parole attuali che questo padre nobile della patria rivolgeva ai giovani e relative alla Costituzione. Sono un’eredità preziosa, come preziosa è la nostra Carta, ma soprattutto sono un monito per il presente. “La nostra Costituzione è in parte una realtà, ma soltanto in parte è una realtà. In parte è ancora un programma, un ideale, una speranza, un impegno di un lavoro da compiere. Quanto lavoro avete da compiere! Quanto lavoro vi sta dinanzi! Però, vedete, la Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta: la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Quindi, voi giovani alla Costituzione dovete dare il vostro spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla come cosa vostra, metterci dentro il senso civico, la coscienza civica, rendersi conto - questa è una delle gioie della vita - rendersi conto che ognuno di noi nel mondo non è solo, che siamo in più, che siamo parte di un tutto, nei limiti dell’Italia e nel mondo”. Perché “dietro ad ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta” . La Costituzione oggi ha bisogno di noi, per essere non solo realizzata ma anche difesa.


12 marzo: Andrea Liparoto, dal 25 aprile non si torna indietro
E’ allarme democrazia. Chi governa invece di dare risposte responsabili ai problemi gravi e reali del Paese alimenta, con un populismo autoritario, scontri tra le istituzioni, umilia il Parlamento, contrasta la libertà dell’informazione, alla giustizia antepone il privilegio, con sfacciati propositi eversivi dei valori, dei principi e delle regole, aggredisce la Costituzione conquistata col sangue dalla Resistenza. Il Paese vive in uno stato di abbandono sociale senza precedenti e l’interesse individuale, l’attesismo, le divisioni, sono le uniche, incredibili risposte della politica.
Non è più possibile esitare. E’ l’ora di una piazza nazionale, immensa, responsabile, unita, una piazza di radici autenticamente civili: una piazza della Costituzione.Una piazza della memoria, di donne e uomini che ricordano o gli è stato raccontato, insegnato cos’è stato il Paese senza la Costituzione, senza diritti, libertà, un Paese intollerabile, che non deve essere rivissuto.
Un piazza per chi non sa, è distratto, appartato, “tanto non cambia niente”. Una piazza per unire, riconsegnarci alla cultura del bene comune, la democrazia.
Una piazza per il dopo. Per camminare insieme, riconoscerci uguali nei diritti, nei doveri: l’unica patria possibile è questo popolo, questa coscienza.
Dal 25 aprile non si torna indietro. Da quella ritrovata unità nella Liberazione. 
Il 12 marzo i partigiani, gli antifascisti e tutti i democratici saranno in ogni città, in ogni quartiere, in tutta Italia.
Se non ora quando?


12 marzo: Legambiente, le sfide contemporanee hanno bisogno di una forte coesione sociale
Legambiente aderisce alla mobilitazione di sabato 12 marzo in difesa della Costituzione della Repubblica italiana e per la scuola pubblica.
Le sfide contemporanee, dalla crisi economica a quella climatica, e le grandi emergenze che l’Italia ha di fronte richiedono una forte coesione sociale, capace di produrre un progetto di futuro per il Paese. Assistiamo, invece, a una politica trasformata in tifo e a forzature continue al funzionamento delle Istituzioni e al rispetto della Costituzione. Con il mancato accorpamento con le amministrative, perfino l’indizione del referendum, che rappresenta una delle massime espressioni della sovranità popolare, viene piegata a interessi di parte.
Perché l’Italia possa affrontare le sfide del futuro abbiamo bisogno di più cultura per tutti. La scuola pubblica è la principale risorsa per costruire la democrazia, per avere un Paese capace di futuro. I tagli imposti alla spesa per la scuola condannano l’Italia a sempre più gravi forme di disuguaglianza sociale e culturale. Dobbiamo Voler Bene alla Scuola, come faranno le 1000 scuole e i 90.000 studenti che hanno aderito alla campagna per la sicurezza, sostenibilità e vivibilità degli edifici scolastici Nontiscordadimé-Operazione scuole pulite che il prossimo 12 marzo si rimboccheranno le maniche per migliorare la propria scuola.


12 marzo: Telecountrynews non solo aderisce ma tsetimonierà l'evento con le proprie telecamere
Il titolare Roberto Bernoni e lo staff di Telecountrynews aderiscono all'iniziativa e saranno in piazza del Popolo a Roma, per manifestare e testimoniare con le proprie telecamere l'evento. Difendere la COSTITUZIONE dai continui attacchi dell'attuale Governo è un dovere di tutti i cittadini ITALIANI.


12 marzo: Redazione Left- Avvenimenti, per la democrazia
La redazione del settimanale left-Avvenimenti aderisce alla manifestazione in difesa della Costituzione italiana, carta di principi fondamentali per la democrazia, la libertà, la ricerca e il progresso del nostro Paese redazione di left-Avvenimenti


12 marzo: VII Circolo Montessori (materne ed elementari) di Roma saranno in Piazza per difendere la Costituzione e per la scuola pubblica.

Le colorate orecchie d'asino, simbolo dell’impegno e della protesta di genitori ed insegnanti del VII Circolo Montessori (materne ed elementari) di Roma, saranno in Piazza il 12 marzo 2011 per difendere la Costituzione e per la scuola pubblica statale. Riteniamo le parole del Presidente del Consiglio sulla scuola irresponsabili e inaccettabili: offendono la scuola italiana,sviliscono ed esasperano il lavoro di migliaia di insegnanti e lavoratori ingiustamente colpiti nella loro professionalità.
Il governo ha già ampiamente dimostrato la volontà di smantellare la scuola pubblica e la residua fiducia che la cittadinanza ripone in essa, ricorrendo a continui tagli indiscriminati, non ultimo l’azzeramento del fondo per la gratuità dei libri di testo.
In questa nostra scuola lavorano persone, prima che insegnanti, straordinarie, che con pochi mezzi e molto sacrificio portano avanti l’educazione dei nostri figli.
Siamo convinti che la scuola pubblica debba essere potenziata e non fatta oggetto di gratuiti attacchi.
Il futuro appartiene a quei paesi che sapranno educare al meglio i loro figli.
L’Assemblea Permanente ha pertanto deciso di aderire alla giornata di mobilitazione nazionale er la Costituzione il 12 marzo 2011 e per difendere la scuola pubblica 

 


12 marzo: Tabacci, in piazza per riscoprire lo spirito civico

«Ciò a cui assistiamo oggi è una ricerca pervertita di localismi e di particolarismi che rischia di riportare il tema dell’Unità d’Italia alla retorica del federalismo e del pensiero debole. Più che rinchiuderci nel localismo dovremmo guardare alla rete globale che mette in condizione ogni cittadino di conoscere come si vive in tutte le altre parti del mondo. È la legge dei grandi numeri che ci impone l’Unità. Ma come costruire una storia unitiva per i giovani? Penso alla mia giovinezza ed al fatto di come un tempo ci fosse una particolare cura nel tramandare la storia del passato e credo che proprio la memoria delle generazioni sia una “memoria unitiva” che al pari del ricordo delle grandi sconfitte e delle vittorie. Forse non siamo in grado di riflettere che non siamo mai andati male come in questi anni, che abbiamo avuto momenti di grande sviluppo e che siamo stati i “cinesi” d’Europa. Oggi quei numeri di crescita non ci sono più.

La celebrazione del 17 marzo. Penso ala solidarietà come un fattore positivo. Le celebrazioni del 150 anni, servono per riscoprire i valori dell’Unità e ricostruirli di fronte alla qualità della cittadinanza che è in caduta vertiginosa e che invece necessita di un profondo spirito civico. Il benessere non può poggiare sulla mera ricerca della beneficio finanziario ed i diritti devono poggiare sulle gambe dei doveri e della responsabilità. Da questo viene fuori un quadro che porta a star lontano dagli interessi particolari ma che guarda all’interesse generale che concilia con il bene comune.

Per questi motivi il 12 marzo sarò in piazza insieme ad Articolo21 ed a tutta la cittadinanza che ha a cuore la carta Costituzionale ed il Tricolore senza simboli di partito. La Costituzione è intoccabile e sebbene sia nata da un compromesso, non bisogna dimenticare che nell’Assemblea Costituente furono mandati i “migliori”. Ciò ci porta a riflettere che forse, quel popolo, per tre quarti senza cultura, sapeva però distinguere. È’ su queste cose che dobbiamo avere una visione critica ed agire sul punto di crisi intorno al quale siamo arrivati e che ci sta facendo precipitare».


12 marzo, le Chiese evangeliche in piazza 
 
"La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ha aderito al "Costituzione Day", l'iniziativa di Articolo 21 presentata in conferenza stampa presso la Camera dei Deputati". Lo rende noto in una nota la Federazione stessa. "La manifestazione, che si terrà a Roma il prossimo 12 marzo, vedrà anche gli evangelici rappresentati dalla FCEI unirsi a coloro che, come si legge nell'appello di Articolo 21, amano "la Costituzione e la legalità repubblicana" e vogliono difendere "la Carta da stravolgimenti e da bavagli".


12 marzo: l'Anpas difende (e diffonde) la Costituzione

L'anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze) aderisce all’appello “A difesa della Costituzione” promosso dall’Associazione Articolo 21, con un evento che si propone di esplicitare i valori dell’Unità d’Italia e della Costituzione. La 10^ Conferenza nazionale di Organizzazione, in programma a Firenze presso la sede di ANPAS  dall’11 al 13 marzo, sarà la piazza dove volontari e dirigenti di ANPAS, provenienti da tutta Italia, si riuniranno per riflettere del ruolo del Volontariato e della società civile nel garantire i diritti civili e sociali nel nostro Paese riconosciuti dalla Costituzione.
Le 867 Pubbliche Assistenze, presenti nell’intero territorio nazionale, e gli oltre 100mila Volontari, ogni giorno contribuiscono a rendere concreti i valori della Costituzione attraverso l’impegno nel trasporto sanitario, Protezione Civile, Servizio Civile e Cooperazione internazionale, i valori riconosciti nella carta costituzionale,
La Conferenza di Organizzazione è un importante momento di democrazia del Movimento nazionale delle Pubbliche Assistenze, la prima tappa di un percorso che porterà al 51° Congresso nazionale (Roma, 2-4 dicembre 2011). Volontari e dirigenti dell’ANPAS si riuniranno in gruppi di lavoro per discutere di giovani e  Servizio Civile, Protezione Civile, Politiche Europee, Euromediterranee e del Vicino Oriente, Sostegno alle aree di sviluppo e progettazione sociale, affidamento dei servizi sociosanitari. Ad ogni partecipante alla Conferenza sarà distribuita una copia della Costituzione.
ANPAS, fondata nel 1904 a Spoleto, è una delle più grandi associazioni nazionali di volontariato in Italia: attualmente vi aderiscono 864 Pubbliche Assistenze con 232 sezioni, presenti in 19 regioni italiane che operano nell’emergenza sanitaria, nelle attività sociosanitarie, di Protezione Civile e di solidarietà internazionale. Si avvale di 3850 mezzi di soccorso e 4335 altri mezzi, ma soprattutto della partecipazione di 100.000 volontari attivi e di 700.000 soci sostenitori. E' ente accreditato di prima classe con oltre 700 sedi e circa 1000 giovani in Servizio Civile Nazionale. Ha sviluppato grandi progetti di solidarietà internazionale ed è autorizzata per le Adozioni Internazionali in 14 paesi.


12 marzo: Federazione degli Studenti-Rete Universitaria nazionale, come Partigiani della Conoscenza e del sapere pubblico liberiamo di nuovo l'Italia

L’Italia descritta dal Presidente del Consiglio non ci rappresenta. I valori della Costituzione, il valore assoluto della Scuola e dell’Università pubblica sono fondanti del nostro Paese. Come studentesse e studenti, cittadine e cittadini aderiamo alla manifestazione del 12 marzo.
Scenderemo nelle piazze di tutta Italia per gridare il nostro dissenso a chi insulta continuamente la Carta costituzionale, per difendere i nostri diritti, per far sentire la nostra voce di giovani che credono in un’Italia migliore di quella berlusconiana. Crediamo sia importate essere numerosi quel giorno, dobbiamo permettere all’Italia di riaccendere la speranza di essere un vero paese democratico. Diciamo basta a questo Premier e al suo governo, siamo stanchi dei continui attacchi che minano le nostre istituzioni: gli ultimi da parte del Presidente del Consiglio contro il Presidente della Repubblica e contro la scuola pubblica sono allarmanti. Siamo preoccupati e anche per questo saremo in piazza. Ci definiamo Partigiani della Conoscenza e del sapere pubblico, liberiamo di nuovo l’Italia.


12 marzo: Youdem, saremo con voi in piazza il 12 marzo con il tricolore

“Ci saremo. Saremo con voi nei prossimi giorni a raccontare come e perché, a dare appuntamento, a far sapere. Saremo con voi in piazza il 12 marzo con il tricolore – i colori del nostro logo – un po’ per raccontare e un po’ per partecipare. Siamo una piccola televisione che non nasconde quello che pensa e da che parte sta, e stiamo dalla parte della costituzione. Siamo un pezzetto, piccolo quanto si vuole, della libertà di informazione in questo paese. Siamo una briciola di spirito critico e di passione politica e di impegno culturale. Siamo una giovane tv che ha a cuore l’Italia e il suo futuro. Insomma, non possiamo mancare”.
Così Chiara Geloni, direttore di Youdem, ha comunicato al Comitato a difesa della costituzione l’adesione della televisione del Pd alla manifestazione del 12 marzo.


12 marzo: Zazzera, l’Italia dei Valori scenderà in piazza insieme a cittadini e studenti

“Noi dell’Italia dei Valori vogliamo che il Governo rispetti la Costituzione, la prima legge del Paese, che istituisce la scuola statale per tutti gli ordini e gradi – dichiara l’On. Pierfelice Zazzera (IDV) Capogruppo della Commissione Cultura della Camera dei Deputati -  Il  Governo sin dal suo insediamento non ha fatto altro che smantellare il ruolo pubblico della scuola, offendendo e umiliando docenti e studenti. Condividiamo profondamente le manifestazioni di protesta nelle scuole e certamente il 12 marzo noi dell’Italia dei Valori parteciperemo alla grande mobilitazione di piazza, per difendere il diritto pubblico all’istruzione e per chiedere il rispetto della Costituzione. Saremo insieme ai cittadini e agli studenti, uniti per la libertà e i diritti del Paese”.


12 marzo: Cgil, la Costituzione è il patto unitario su cui si regge tutta la nostra convivenza civile
     
 
La Cgil partecipa alla manifestazione del 12 marzo a difesa e a sostegno della Costituzione. Con Articolo21 e con le tante associazioni che danno vita a questo appuntamento - scrive l'organizzazione in una nota - abbiamo svolto numerose battaglie comuni, in particolare sulla giustizia, sulla libera informazione, per la cultura, sui temi del lavoro e del suo valore sociale, a difesa del ruolo del Parlamento e delle autonomie istituzionali contro proposte sbagliate che ora si vorrebbero riproporre. In particolare, nella manifestazione del 12 marzo il valore e l’importanza della conoscenza e la difesa del ruolo della scuola pubblica, assieme al rinnovato riconoscimento del ruolo fondamentale svolto dagli insegnanti ancora di più in un momento contrassegnato da politiche gravemente restrittive, rappresenteranno temi centrali, contro lo strappo operato dalle recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio tese a ridurre gli spazi di coesione, uguaglianza, democrazia e partecipazione.
La Costituzione, di cui il ruolo pubblico e laico dell’istruzione è parte fondamentale, è il patto unitario su cui si regge tutta la nostra convivenza civile e non può essere a disposizione di una coalizione di governo, quale che essa sia.
Per questo la CGIL si propone di dar vita, insieme con tutti coloro che ne condividono l’esigenza e la motivazione di fondo, ad una mobilitazione innanzitutto culturale e delle coscienze per allargare il peso, il ruolo e l’influenza dei soggetti della rappresentanza sociale, nel segno di una democrazia intesa come partecipazione, più forte e più consapevole.
La manifestazione del 12 marzo rappresenta anche per questo un momento importante.


12 marzo: Finocchiaro, un'iniziativa necessaria e mi auguro che sia un successo

"Cari amici di art. 21, credo che con gli ultimi attacchi del Premier al Capo dello Stato e alla scuola pubblica si sia passato il limite e che l'Italia com'è, l'Italia vera e bella, debba e possa ribellarsi alla rappresentazione che questo governo con i comportamenti del Premier e con la sua incapacità a governare ne dà di fronte all'opinione pubblica. Ad affermarlo è la presidente dei senatori Pd Anna Finocchiaro in una lettera ad Articolo21.
"Il Presidente della Repubblica è il garante della nostra Costituzione ed è dunque il simbolo stesso, insieme alla Carta e al Tricolore,  del nostro comune sentire di nazione democratica. E la scuola pubblica è il luogo del libero pensiero e delle pari opportunità e condizioni di partenza e per questo è uno dei cardini della nostra Costituzione. Nella scuola pubblica lavorano decine di migliaia di insegnanti e presidi bravi e preparati che continuano a lavorare bene nonostante tagli alle risorse e al personale e all'inadeguatezza delle infrastrutture. Per questo considero la manifestazione del 12 marzo a difesa della nostra Costituzione  e quindi a difesa della scuola pubblica un'iniziativa necessaria e mi auguro che sia un successo in tutte le piazze d'Italia".


12 marzo: Comitato Articolo 52- Militari tra la gente, per l'effettiva attuazione al disposto dell’articolo 52, comma 3, della Costituzione

"In difesa dei diritti e della  Costituzione il prossimo 12 marzo aderiremo  alla manifestazione che si terrà a Roma e che sta mobilitando centinaia di Associazioni e cittadini, in difesa dei valori della nostra Carta Costituzionale". Lo afferma in un comunicato, il neo “COMITATO ARTICOLO 52 – MILITARI TRA LA GENTE” che con la sua adesione: “Intende confermare il suo impegno perché sia data effettiva e concreta attuazione al disposto dell’articolo 52, comma 3, della Costituzione della Repubblica per il quale 'l’ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica'.” Le istituzioni preposte alla Difesa e alla Sicurezza del Paese sono anch’esse  pilastri dell'edificio democratico di questo Paese ed in esse debbono trovare libera circolazione le libertà e i diritti inviolabili dei cittadini militari, contrastando la “visione neoisolazionista” che vuole  mantenere separati e lontani dalla società civile, anche culturalmente, oltre che giuridicamente e socialmente, i cittadini delle forze armate e delle forze di polizia.  “Siamo convinti – afferma il Comitato - che qualunque occasione di  mobilitazione che unisca il popolo italiano, nella pluralità delle sue espressioni politiche, sociali e culturali, attorno ai valori della Costituzione, ci debba vedere protagonisti, perché nel  simbolo dell'unità indivisibile dell'Italia e della sua democrazia, si riconoscono anche i cittadini militari”.



12 marzo: Funzione Pubblica Cgil, Scendere in piazza è necessario e urgente per il bene del Paese

"La Funzione Pubblica CGIL aderisce alla manifestazione in difesa della Costituzione indetta per il 12 marzo. I continui attacchi alla Carta Costituzionale da parte del Presidente del Consiglio vanno respinti con forza,  perché provano a modificare nel profondo il paradigma culturale su cui si regge la storia e la vita della nostra Repubblica". Lo scrive in una nota ad Articolo21 l'organizzazione della Cgil. "Ma anche perché non  si tratta di sola propaganda, ma di un concreto attacco alle condizioni materiali di vita delle persone. Sono ormai sotto gli occhi di tutti le conseguenze dei tagli  di risorse a tutti i servizi che,come scritto nella prima parte della nostra Carta, devono garantire diritti universali come la salute e l’istruzione: l’opera di scasso è già in corso! Scendere in piazza è necessario e urgente per il bene del Paese".



12 marzo: Gillio, è importante partecipare: ce n'est qu'un début

E' importante partecipare al "Costituzione Day" per rendere omaggio alle donne e agli uomini che ci hanno insegnato a credere nella legalità e nei valori della nostra Carta costituzionale. Lo ricordavo qualche tempo fa sempre su Articolo 21. Oggi più di allora, alla luce degli ultimi fatti, ritengo sia importante portare la propria testimonianza sabato 12 marzo. È l’unico mezzo che abbiamo a nostra disposizione per impedire che la forza e la corruzione prevalgano sulla ragione e sui diritti; per dare voce a tutte le vittime di ingiustizie e soprusi e, infine, per dare pari dignità alle minoranze etniche, culturali e religiose e per ricordare che dev’essere garantita un’autentica laicità delle nostre istituzioni". Lo scrive, in una lettera inviata ad Articolo21 il direttore della rivista Confronti Gian Mario Gillio. "Un esempio importante lo si è visto il mese scorso, era il 13 febbraio, quando le donne scesero nelle piazze italiane. L'evento è stato ricordato nel numero in uscita di Confronti e titolato: "Ce n'est qu' début". Infatti lo è stato. Alle associazioni e alle forze politiche, ai gruppi spontanei su internet, ai sindacati, chiediamo, dopo il loro esempio, di unirsi nuovamente, aldilà di possibili divergenze e di scendere in piazza. Atto simbolico, certamente, ma necessario. Un gesto di responsabilità civile verso il nostro paese. La rivista Confronti sostiene l'iniziativa di Articolo 21 promossa da Giuseppe Giulietti, e quella degli studenti e dei professori che incontreremo nelle piazze per difendere la scuola pubblica italiana. Per questi motivi è importante scendere nuovamente in piazza, anzi, nelle tante piazze che aderiranno all'iniziativa, per non dimenticare coloro che ci hanno insegnato a credere nella legalità e che si sono spesi per difendere, a spada tratta, la nostra Costituzione. Oggi tocca a noi! Da ora e da subito è il momento di cambiare, noi per primi, per modificare ciò che riteniamo inaccettabile. Per farlo possiamo guardare agli esempi del passato. Gli anni Cinquanta e sessanta scossero la coscienza dell’America e lasciarono un’eredità che ancora oggi è possibile percepire: il movimento per i diritti civili, e in particolare Martin Luther King, oltre che debitori verso la tradizione puritana, lo erano anche verso il costituzionalismo americano. In una famosa immagine i dirigenti e gli attivisti del movimento combattevano “con la Bibbia in una mano e la Costituzione degli Stati Uniti nell’altra”. La dichiarazione d’indipendenza prima e la Costituzione dopo, infatti, fondarono i principi e i diritti dai quali una democrazia non poteva derogare senza negare se stessa. Quel movimento, almeno nella sua espressione maggioritaria, non costituì una rottura nei confronti dei valori fondamentali della società americana; al contrario recuperandoli, seppe salvarne l’anima e la coerenza. Anche noi oggi siamo chiamati ad alzare le mani al cielo e a tenere in una mano la nostra Costituzione  nell’altra il Tricolore. Un gesto simbolico, certamente, ma utile per ricordare il prezioso lavoro fatto dai nostri padri costituenti e di chi ha lottato per difendere, pagando il prezzo della propria vita, la nostra democrazia fondata sui principi costituzionali".



12 marzo: Fava, il premier se ne fotte della scuola (pubblica) e degli italiani?
   
Qualcuno prima o poi dovrà spiegare a Silvio Berlusconi che il presidente del Consiglio dei ministri rappresenta, ahimè, non solo una maggioranza politica ma l’intero paese. Di più: rappresenta lo Stato nella sua funzione di governo. E se Il capo di un governo dice che la scuola pubblica del paese su cui governa fa schifo, delle due l’una: o ha bevuto oppure se ne fotte. Della scuola (pubblica), del paese e degli italiani". Così l'esponente di Sel Claudio Fava in una nota inviata ad Articolo21. "Berlusconi interpreta il suo mestiere come un abusivo, un forestiero che abita le stanze di Palazzo Chigi col pensiero inchiodato alle camere da letto di Palazzo Grazioli e di Arcore. E da forestiero ritiene naturale insultare la scuola pubblica, cioè dello Stato. In quell’insulto grossolano non c’è solo il fastidio per un sistema scolastico che, pur tra mille difficoltà, continua a rappresentare uno dei pochi luoghi ancora liberi da condizionamenti e da ricatti. Non c’è solo l’equivoco culturale di chi pensa sempre male del pubblico (di ogni servizio pubblico: scuole, ospedali, tribunali…) e vorrebbe privatizzare ogni risorsa, ogni diritto, ogni opportunità. In Berlusconi, nella sua battuta, c’è il segno di un’antica ipocrisia, di una politica di regime che tifa per i giovani rivoltosi in Libia ma vuole i giovani italiani quieti, silenziosi e rassegnati. In ultima analisi, Berlusconi e i suoi immaginano che questa debba essere la funzione dell’insegnamento: educare a obbedir tacendo, a non farsi troppe domande, a non cercare troppe risposte". "Per questo - prosegue Fava - il 12 marzo dobbiamo essere in tanti in piazza per la Costituzione... Se la battaglia in difesa della Costituzione ha oggi un senso profondo è proprio perché porta dentro di sé la difesa, puntuale e inemendabile, di tutti i suoi diritti e i suoi valori. A cominciare dal diritto a un’istruzione pubblica e libera da condizionamenti, da obbedienze, da reticenze. Bene che in questa battaglia vi si ritrovi oggi anche il PD, dopo lunghi mesi di suoi tentennamenti tra la centralità della scuola pubblica e gli ammiccamenti alle scuole private e confessionali".


12 marzo: Cantone: i pensionati della Cgil saranno in piazza con voi per la Costituzione e la giustizia sociale

Carla Cantone  nella relazione al Direttivo dello Spi Cgil ha ribadito il giudizio fortemente critico sul Governo e sulla sua pericolosa e insufficiente strategia per uscire dalla crisi -  Manca un progetto per la crescita e assistiamo ad un continuo impoverimento delle famiglie, degli anziani,dei lavoratori, mentre sul futuro dei giovani è buio pesto. Il mancato intervento sui grandi patrimoni  e sulla riforma fiscale, garantisce la vergognosa difesa delle fasce più ricche. Nel decreto mille proroghe è contenuto una proposta indegna per un paese civile: aver dirottato risorse per la cura e la tutela dei malati oncologici per le quote latte, un favore alla Lega e ai suoi interessi di rappresentanza.
L’attacco continuo alla Costituzione è vergognoso e lo Spi sarà presente nelle piazze, il prossimo 12 Marzo, insieme ad Articolo 1 per difendere la Costituzione e l’informazione libera - Lo Spi da anni impegnato in una battaglia per la giustizia sociale, per un welfare degno di un Paese civile non demorde e si impegna a dare continuità alla sua mobilitazione, anche in preparazione dello sciopero generale, che la Segreteria Cgil dovrà indicare al più presto. Concludendo il suo intervento Carla Cantone ha declinato gli impegni di mobilitazione che caratterizzeranno i prossimi mesi: marzo sarà un mese di iniziative in ogni territorio, a partire da assemblee di Lega e attivi ovunque. A metà Aprile si svolgerà una iniziativa nazionale a Roma che abbia al centro l’adeguamento delle pensioni e la richiesta di un Welfare giusto e non caritatevole: A metà Giugno l’appuntamento politico di LiberEtà,  la nostra rivista mensile, sarà concluso da una manifestazione che vedrà la partecipazione del Segretario generale Susanna Camusso.


 

12 marzo: Orlando, per la Costituzione e per la Scuola

"Per una volta, vorrei ricordare di essere (stato) figlio di due insegnanti, che per tutta la vita si sono considerati sacerdoti dello Stato unitario. Credo che da sabato troveranno ancor meno pace nelle loro tombe. Un rinviato a giudizio per prostituzione minorile e concussione si aggrappa al potere e alla credibilità facendosi garante presso una parte della Chiesa  contro un milione di maestri elementari, professori di ginnasi, licei e istituti, presidi e collaboratori scolastici, e contro un altro milione almeno di cittadini “diversi” in natura (gay) o all’anagrafe (singoli), che aspirerebbero a un’unione di fatto o a un’adozione". Così esordisce un editoriale di Federico Orlando, presidente di Articolo21. "Il tutto, mentre dall’altra sponda del Tevere si cannoneggia contro i medici per aborti “presunti terapeutici” e i farmacisti per la pillola del giorno dopo. Sembra che il momento del massimo inabissamento morale delle nostre istituzioni rappresentative venga colto dalla parte più reazionaria della gerarchia per esasperare in termini di guerra religiosa ciò che andrebbe risolto con pragmatico realismo; e per ottenere ulteriori vantaggi legislativi e finanziari dal governo morente: come si deduce dalla comunicazione della stessa Conferenza episcopale, che nell'ultimo anno il numero degli studenti iscritti all'ora di religione è diminuito di un altro 1 per cento mentre il numero degli insegnanti di religione (prevalentemente laici e donne) è aumentato di altre 1200 unità.
Ci dispiace per i tanti cattolici onesti, a cominciare dai nostri familiari, ma da cittadini siamo interessati innanzitutto alle istituzioni democratiche, sottoposte al fuoco del raìs di Arcore: e ci rivolgiamo ai ragazzi, agli insegnanti, a madri e padri perché il 12 marzo vadano alla manifestazione di Articolo 21 “Per la Costituzione e per la Scuola”, in continuità con la manifestazione delle Donne; e ci rivolgiamo al supremo garante delle istituzioni, il presidente della Repubblica, pregandolo di lavare il fango contro la scuola con lo stesso stile e contenuto culturale dell'incontro della scorsa settimana, promosso al Quirinale, su funzione e sviluppo della lingua nei 150 anni dell’unità...

12 marzo: Bonelli, in piazza per difendere la Costituzione, la liberta' e la legalita'

"Gli attacchi di Berlusconi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e alla Corte costituzionale sono gravissimi: quelle del premier sono parole da golpista, ossia le parole di chi e' refrattario alla Costituzione ed alle regole. Le leggi di cui parla Berlusconi non tornano indietro perche' non piacciono a qualcuno ma semplicemente perche' violano in modo palese la Costituzione". Lo dichiara il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "A questo punto la mobilitazione del 12 marzo a cui i Verdi aderiscono con convinzione, deve essere la mobilitazione degli italiani per difendere la Costituzione, la liberta' e la legalita' che sono ogni giorno mortificate ed umiliate da Berlusconi che ha una visione medievale dello Stato con tanto di Vassalli, valvassini, valvassori ed ius primae noctis. Invece di scatenare una rissa istituzionale al giorno il presidente del Consiglio farebbe bene a pensare ai problemi del Paese che e' in ginocchio ed isolato a livello internazionale. Evidentemente la crisi economica ed occupazionale e quella internazionale che sta infiammando il Mediterraneo e che ci espone ad una nuova recessione non occupano i pensieri del premier che e' indaffarato con le sue grane giudiziarie".

 


12 marzo: la Rete dei Festival aderisce alla Manifestazione a difesa della Costituzione

La Rete dei Festival (www.retedeifestival.it) che rappresenta in Italia più di 130 Festival musicali aderisce alla giornata di mobilitazione a difesa della Costituzione organizzata da Articolo 21 per il 12 marzo prossimo a Roma in piazza del Popolo.
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.  Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”
Questo è l’articolo 9 della Nostra Costituzione – dichiara Danilo Grossi, direttore della Rete dei Festival. Un articolo meraviglioso, un articolo semplice, eppure ricchissimo di significato. Un articolo che tutti i Festival presenti in Italia, vedono ormai solo come un miraggio, purtroppo.
La nostra Repubblica oggi non promuove più cultura. Ed è un’amara constatazione. Quando un ministro della Repubblica si esprime dicendo che con la “cultura non si mangia” e relega chi cerca di proporre arte, musica e cultura alla stregua di cantastorie perditempo distrugge non solo un pezzo della nostra popolazione, ma più in generale la storia d’Italia, che sull’arte e sulla cultura ha fondato le sue radici, come riporta magistralmente la nostra Costituzione.
È da qui che intendiamo ripartire. Dal rispetto della costituzione e dei suoi articoli fondanti.
Ogni volta che ne abbiamo l’occasione – continua Danilo Grossi - ci piace segnalare che esiste un’altra Italia, che purtroppo viene poco raccontata dai media. Sono storie fatte di sudore e di passione, di note e di cultura in territori di provincia, in cui spesso l’unico momento di spessore culturale giunge proprio dal Festival organizzato da un gruppo di giovani.
Per questo motivo, come Rete dei festival,  mettiamo a disposizione la nostra competenza di organizzatori e l’entusiasmo di tanti gruppi che ci accompagnano in questa faticosa e meravigliosa avventura, per arricchire una manifestazione, come quella del 12 marzo, che deve essere un soffio di aria pura di fronte ad un imbarbarimento generale della società italiana.


12 marzo: Lo Monaco, in piazza contro il bavaglio

Con la libertà di informazione è stata garantita la conoscenza del rapporto mafia-politica presente nella vita economico-sociale e istituzionale del Paese. Nessun bavaglio deve essere imposto alle intercettazioni, alla giustizia, all’informazione. Il silenzio favorisce la mafia, le mafie. Lo scrive ad Articolo21 Vito Lo Monaco, Centro Pio La Torre, Palermo


12 marzo: Morrione, in piazza contro il rinnovato assalto ai pilastri della Costituzione

Va rimesso rapidamente in moto lo schieramento a difesa della Costituzione e dei principi-base della democrazia oggi nuovamente in pericolo. Già il 12 Marzo, con l’iniziativa di Articolo 21di un corteo a Roma con presidi e sit-in in altre città, gli italiani sono chiamati a scendere in piazza, insieme all’opposizione che deve ritrovare qui quell’unità non ancora raggiunta sul piano generale. E’ un percorso difficile, considerata la crisi nel Mediterraneo che incombe e la specifica responsabilità che ne deriva anche all’opposizione, ma guai se questo significasse diminuire la pressione in atto per il cambiamento politico e non contrastare con ogni mezzo democratico l’offensiva anticostituzionale. Il potere berlusconiano cercherà invece di  approfittare di questa sorta di ombrello offerto dall’esplodere di drammi che esso stesso ha contribuito fortemente  ad alimentare e che non ha neppure denunciato con la fermezza richiesta dalla comunità internazionale. Non possiamo dimenticare il miserabile baciamano a Gheddafi offerto a tutto il mondo.


12 marzo: Meta, in piazza contro stravolgimento regole e Costituzione

“E’ certamente utile ad un Paese dalla memoria corta, stravolto dai valori e principi berlusconiani imposti con le sue televisioni, scendere in piazza a difesa della Costituzione. E’ quanto mai opportuna l’iniziativa promossa da Articolo 21 e da una rete di associazioni attraverso le quali la società civile tiene accesi i riflettori sui rischi di stravolgimento delle regole, che i nostri padri costituenti hanno condiviso per far nascere dalle macerie del fascismo la Repubblica italiana ”. Lo afferma il deputato del Pd e capogruppo in commissione Telecomunicazioni alla Camera, Michele Meta, il quale ha aderito all’appello promosso da Articolo 21 per una grande manifestazione il prossimo 12 Marzo a difesa della Costituzione e della scuola pubblica. “Per il Premier sarà difficile riconoscere i diritti civili agli omosessuali – aggiunge Meta - diversamente da quanto avviene nel resto d'Europa, e quel ruolo insostituibile della scuola pubblica italiana. Ma è riuscito a macchiare in maniera indelebile il significato della famiglia tradizionale, che nel suo caso è formata da un uomo e tante donne. Ci sarebbero tanti elementi per non prendere neanche in considerazione quanto detto da Berlusconi, quell’oscurantismo a proposito delle unioni civili e della scuola pubblica, e derubricarlo a disperato tentativo di distrarre l'opinione pubblica. Ma la piazza del prossimo 12 Marzo sarà tanto più importante – conclude l’esponente del Pd - quanto forte sarà la presenza di tutti coloro che credono nell’insostituibile valore delle regole scritte nella Costituzione”.


12 marzo: Zaccaria, in piazza pensando alla Dichiarazione dei diritti dell'Uomo

"La più bella e la più breve definizione di costituzione che io conosca è quella  contenuta nell’art. 16  della Dichiarazione dei diritti dell'Uomo e del Cittadino del  26 agosto 1789 “Ogni società in cui la garanzia dei diritti non è assicurata, né la separazione dei poteri determinata, non ha costituzione”. Questo è il pensiero che mi  ha accompagnato spesso in questi anni e questo è il senso che voglio dare alla partecipazione alla manifestazione del 12 marzo, con in mano il testo della nostra Costituzione e con il Tricolore". Lo afferma in una nota il deputato Pd Roberto Zaccaria


12 marzo: Calipari, importante essere in piazza il 12 marzo con tricolore e costituzione

“E’ importante scendere in piazza il 12 marzo per sostenere la difesa della nostra grandissima Carta Costituzionale e sventolare il tricolore, simbolo dell’unità del nostro paese”. Lo afferma Rosa Calipari, vicepresidente dei Deputati del Pd, la quale esprime pieno sostegno “all’iniziativa di Articolo21 che vuole riportare al centro dell’interesse del paese i temi sacri di ogni democrazia, la centralità della Costituzione, della libertà di informazione e del diritto dei cittadini di essere informati. Sono certa che il popolo Democratico farà sentire la sua voce”.  


12 marzo: Ghirra, in piazza per una stampa libera e priva di condizionamenti "Manifesterò sabato 12 marzo insieme a tantissimi giornalisti per difendere il diritto nostro e dei cittadini italiani a una stampa libera e priva di condizionamenti". Lo afferma in una nota Giancarlo Ghirra, segretario dell'Ordine nazionale dei giornalisti. "La nostra Costituzione va difesa senza se e senza ma soprattutto mentre uomini di governo agitano bavagli minacciando multe e carcere per editori e giornalisti. Dobbiamo essere sempre più rigorosi nel tutelare la privacy dei cittadini, che non va tuttavia confusa con l'informazione sulle gesta malavitose dei potenti.


12 marzo: Sylos Labini, in piazza perchè è in gioco la democrazia

Cari amici di Articolo21, vi scrivo per comunicarvi l'adesione dell'Associazione Paolo Sylos Labini (PSL) (http://www.syloslabini.info/online/) alla manifestazione del 12 marzo. L'Associazione PSL è stata costituita in memoria di mio padre  per promuovere l'impegno civile e la ricerca in campo economico". Lo afferma in una nota Francesco Sylos Labini. "In questo momento il carattere eversivo del Governo Berlusconi è ormai chiaro, ci sembra opportuno ricordare l'appello (http://www.syloslabini.info/online/?p=383) con cui  Noberto Bobbio, Sandro Galante Garrone e mio padre, esattamente dieci anni fa denunciarono che "Destra e sinistra non c'entrano: è in gioco la democrazia. Berlusconi ha dichiarato di voler riformare la prima parte
della Costituzione, e cioè i valori fondamentali su cui poggia la Repubblica italiana." e che "Una vittoria della Casa delle libertà minerebbe le basi stesse della democrazia.". Se dieci anni fa queste caratteristiche potevano essere viste chiaramente quasi esclusivamente da
coloro che  che avevano già vissuto personalmente il fascismo e per questo più pronti a riconoscerne i sintomi e la pericolosità, oggi tanti capiscono che le istituzioni democratiche hanno ricevuto colpi fortissimi dal governo Berlusconi e che è necessario l'impegno di tutti per difendere la Costituzione. 


12 marzo: Di Pietro, Idv in piazza, democrazia a rischio

"L'Italia dei Valori ribadisce la propria adesione alla manifestazione prevista per il 12 marzo e organizzata dall'associazione 'Articolo 21' per difendere la Costituzione e la liberta' di stampa". È quanto afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio di Pietro, che aggiunge: "La misura e' colma: il Paese e' sull'orlo del baratro, le aziende chiudono e si trasferiscono all'estero, la disoccupazione ha raggiunto livelli preoccupanti, i giovani sono senza lavoro e senza speranze. Ma questo esecutivo si occupa solo dei problemi giudiziari del presidente del Consiglio e il Parlamento, umiliato e svuotato della sua funzione democratica, e' bloccato a discutere le leggi che servono a salvare Berlusconi dalle aule di tribunale. Inoltre, maggioranza e governo vogliono imbavagliare la libera informazione, mettendo cosi' a rischio l'articolo 21 della Carta".
Per questo, prosegue il leader dell'Idv, "scenderemo in tutte le piazze per difendere la Costituzione e la democrazia. Faremo sentire la nostra voce insieme ai cittadini: tutti insieme possiamo mandare a casa il regime berlusconiano".


 
12 marzo: Bindi, saremo in prima fila nella difesa della dignità degli italiani

“La Costituzione, l'inno ed il tricolore italiano sono tre splendide certezze del nostro Paese. Una manifestazione in difesa della Carta costituzionale in cui si ribadirà ancora una volta l'importanza vitale delle regole democratiche della nostra comunità porta in piazza i valori condivisi e unificanti degli italiani, le cose per le quali ogni giorno sono impegnati anche i militanti del Partito Democratico". E' quanto ha dichiarato in una nota inviata ad Articolo21 il presidente Pd Rosy Bindi che aderisce alla manifestazione del 12 marzo prossimo. "Nel paese, lo abbiamo visto già nella mobilitazione promossa dalle donne il 13 febbraio, cresce la consapevolezza di una involuzione democratica che diventa ogni giorno sempre più grave: dagli attacchi al Parlamento ai tentativi di delegittimare le istituzioni della Repubblica. E i democratici sono in prima fila nella difesa della dignità dell’Italia e degli italiani”.



12 marzo: Bersani, in piazza insieme a voi con il tricolore e la Costituzione

"Cari amici di Articolo21, i temi e i valori per i quali avete indetto la manifestazione del 12 marzo sono al centro dell'interesse e dell'inziativa del Partito democratico. Difesa della nostra bellissima Costituzione. Bandiera come simbolo dell'Italia unita.  Libertà di informazione e diritto dei cittadini di essere informati. Insomma l'amore per la democrazia. Per questo sono sicuro che i nostri militanti e i nostri dirigenti si ritroveranno il 12 in piazza insieme a voi". Lo dichiara il segretario del Pd Pierluigi Bersani in una lettera inviata ad Articolo21.



12 marzo: Verna, l'USigrai sarà in piazza a difesa della Costituzione

''Masi parla al Foglio e cerca di rilanciare la sua immagine, disperatamente aggrappato alla poltrona; Ferrara palesatosi consigliere del principe prenota uno spazio di massima visibilita' in Rai, siamo alla propaganda
scandalo coi soldi di tutti''. E' quanto sostiene il segretario nazionale Usigrai, Carlo Verna, che aggiunge: ''E in piu' la beffa, la trasmissione di chi e' palesemente schierato col il governo del premier del conflitto di interessi si chiamerebbe: Radio Londra! In piazza subito ovvero il 12 marzo nella manifestazione a difesa della Costituzione. L'Usigrai ci sara'''.


12 marzo: Guerritore, la Costituzione ci assomiglia e noi vogliamo assomigliare a lei

“In un volto che ci somiglia, viaggio nella Costituzione “. E’ il titolo di un programma che abbiamo messo in scena nel 2008 quando la nostra Costituzione ha compiuto 60 anni. La Costituzione ci assomiglia e noi vogliamo assomigliare a lei. Rivela la nostra identità, rispecchia il nostro senso morale e ha le sue radici  nella nostra cultura cui hanno dato voce straordinari scrittori del secolo scorso. Il 12 marzo saremo in piazza portando la nostra Costituzione". Lo scrive in una nota ad Articolo21 l'attrice Monica Guerritore  


12 marzo: Ferrero-Rinaldi, ci saremo per alzare un’argine a difesa della Carta Costituzionale

"La Costituzione repubblicana è il più rilevante lascito della lotta antifascista in Italia. Essa si fonda su un’altissima mediazione tra culture politiche e sociali e rappresenta quindi la norma fondamentale per il vivere civile, purtroppo spesso fatta oggetto di tentativi di manipolazione atti a snaturarne il ruolo.
Rifondazione comunista è stata e sarà rigida custode della Costituzione perché oltre ad essere un testo normativo è la Carta dei valori fondamentali". Lo affermano in una nota Paolo Ferrero e Rosa Rinaldi, segretario e responsabile Comunicazione del Partito della Rifondazione Comunista.
"E’con gratitudine che aderiamo al Vostro appello che ci da ancora una volta l’occasione per alzare un’argine a difesa della Carta Costituzionale e la lotta per il suo rilancio. Saremo presenti il 12 in  tutte le piazze, rappresentando anche questa un’occasione di confronto sulla tragica attualità della vicenda libica, una barbarie senza precedenti negli ultimi anni, e trovando anche in questo un motivo per lottare in Italia e in Europa per un mondo migliore".



12 marzo: Touadi, che questa manifestazione si trasformi in una vera e propria festa costituzionale

"Ho deciso di aderire alla manifestazione promossa da Articolo 21 il 12 marzo a Roma. Credo che questa iniziativa sia necessaria per ribadire una volta per tutte l’importanza dei valori costituzionali che necessariamente, senza eccezione alcuna, devono guidare e garantire noi tutti e che troppe volte vengono ignorati o addirittura calpestati". E' quanto ha dichiarato in una nota il deputato Jean-Léeonard Touadi che aderisce alla manifestazione del 12 marzo prossimo. "Spero, in considerazione anche del fatto che questo è l’anno del 150° della Repubblica, che questa manifestazione si trasformi in una vera e propria festa Costituzionale".


12 marzo: La Valle, serve una grande mobilitazione che unisca il popolo attorno alla Costituzione

“I Comitati Dossetti per la Costituzione aderiscono alla manifestazione nazionale del 12 marzo a difesa della Costituzione italiana, e promuovono ulteriori iniziative, convinti che è  necessaria una grande mobilitazione che unisca il popolo italiano, nella pluralità delle sue espressioni politiche, sociali e culturali, attorno ai valori della Costituzione, simbolo dell'unità indivisibile dell'Italia e della natura irrecusabile della sua democrazia”. Lo afferma in una nota Raniero La Valle, presidente dei Comitati Dossetti per la Costituzione. “La crisi politico-istituzionale che da troppo tempo devasta le nostre istituzioni rischia di giungere a un punto di non ritorno.
Le istituzioni di garanzia, pilastri dell'edificio democratico, in quanto custodi delle libertà e dei diritti inviolabili dei cittadini, sono sottoposte a sempre più aggressive campagne di delegittimazione che ne minano la capacità di resistenza.
La democrazia parlamentare è stata ingabbiata nella camicia di forza di un bipolarismo brutale che ha soffocato il parlamento impedendogli di esercitare la sua funzione di guida dell'indirizzo politico e di controllo dell'esercizio dei poteri di governo, mentre la stessa funzione internazionale dell’Italia è caduta.
Se il coinvolgimento del presidente del Consiglio in gravissime vicende penali e il suo interesse a rimanere comunque al suo posto rendono inutile ogni appello a un suo responsabile gesto di abbandono del potere, la vera anomalia è rappresentata dal fatto che il sistema politico-istituzionale non ha armi per difendersi e non è più in grado di provvedere a un normale ricambio di governo. Ciò perché il Parlamento, formato non da rappresentanti eletti ma da beneficiari di un’investitura di vertice, non è in grado di acquistare una sua autonomia dal potere da cui trae origine, e ha perduto la sua vera funzione politica ad opera di una maggioranza precaria e mutevole che ne ha fatto un collegio di difesa del Premier e un bivacco di avvocati. Così proprio l’istituzione che più di ogni altra dovrebbe rappresentare il baluardo delle pubbliche libertà, è diventata l’ostacolo al normale esercizio della vita democratica e perciò della stessa sovranità popolare.
I Comitati Dossetti per la Costituzione denunciano quindi lo scandalo di un Parlamento alienato dai suoi fini e fanno appello a quanti siano ancora responsabili tra gli elargitori della fiducia al governo, perché non interpongano più il loro voto a impedire la parlamentarizzazione della crisi, e con il venire meno del governo permettano nei tempi più rapidi lo scioglimento delle Camere e la restituzione del potere al popolo sovrano.
In pari tempo i Comitati rilanciano la loro proposta di un collegamento elettorale tra tutte le forze interessate ad un voto libero ed eguale, perché pur nella diversità delle alternative e delle proposte politiche, si propongano come garanti di una ripresa e di un avanzamento della democrazia costituzionale e tutte insieme superino quella soglia dei 340 deputati e del 55 per cento dei senatori, che è prevista dalla legge Calderoli come quella che farebbe venir meno l’ipotesi del premio di maggioranza  conferito a una minoranza. Ciò darebbe luogo a una legislatura veramente rappresentativa, ricostruttiva, riformatrice del sistema politico e della legge elettorale, e capace di esprimere un governo autorevole e un programma politico forte in una ritrovata armonia, pur nella distinzione e nel legittimo conflitto, tra le forze di governo, quelle più larghe di maggioranza e quelle di opposizione”.


12 marzo: Fammoni, sì a una grande iniziativa per la Costituzione

Il Comitato per la libertà e il diritto all’informazione è nato e ha sempre svolto tutta la sua iniziativa per difendere e sviluppare diritti costituzionali come quello all’informazione libera, alla cultura, alla conoscenza.
Ancora oggi questa ricchezza fondamentale della nostra democrazia è sotto attacco: con i tagli, le censure e addirittura riproponendo la legge bavaglio contro la quale abbiamo indetto le grandi manifestazioni di piazza del Popolo e piazza Navona.
Una grande iniziativa per la Costituzione, di orgoglio costituzionale è necessaria e non solo intendiamo aderire, ma essere assieme ad articolo21 e alle altre associazioni con cui abbiamo svolto tante battaglie civili promotori e organizzatori". Lo scrive in una nota Fulvio Fammoni, coordinatore del Comitato per la libertà e il diritto all’informazione.



12 marzo: Rossi, "Scendiamo in piazza perchè è arrivato il tempo dell'azione

Filippo Rossi, direttore del web magazine di Fare Futuro aderisce alla manifestazione del 12 marzo prossimo con questa nota che ha inviato ad Articolo21: "Difendere la Costituzione. Difendere lo spirito costituente. Difendere il tricolore. Difendere la nostra libertà. Difendere il diritto di espressione contro ogni bavaglio. Difendere la speranza. Difendere l’idea che gli italiani non si debbano sentire, sempre e comunque, in un’eterna guerra civile. Difendere l’idea che la condivisione possa vincere sull’odio sociale. Difendere il diritto di avere avversari e non nemici. Difendere il senso dello Stato. Difendere valori che devono essere di tutti, nessuno escluso: l’onestà, la sincerità, il decoro, la lealtà, la legalità, la giustizia… Difendere l’unità nazionale da chi la vuole mettere nella soffitta dei brutti ricordi. Difendere il buonsenso. E la moderazione. Difendere la democrazia. Difendere la dignità di un popolo. E di una nazione. Difendere la politica intesa come arte del far bene alla polis. E non come salvaguarda d’interessi di parte. Difendere l’idea che le regole debbano essere condivise. Difendere l’idea di un’Italia che sappia rialzarsi, che sappia uscire da questa maledetta notte.
È arrivato il tempo dell’azione. È arrivato il tempo per una destra moderna e non berlusconiana di mettersi in gioco, di scendere in piazza. Perché non si può più star zitti. Perché il mondo vero è là fuori, non certo in Parlamento. È arrivato il tempo dell’urlo. È arrivato il tempo del patriottismo. E dell’interventismo. È arrivato il tempo di manifestare con una sola bandiera. Di uscire da casa con i simboli che unisco e non dividono, che ci fanno sentire Nazione: la Costituzione e il tricolore. La Costituzione non certo come lettera morta ma come spirito vivo, come vento della storia e della sfida. Non come libro ammuffito, dimenticato sotto troppa polvere. Ma come segno concreto di una grande avventura storica che ha saputo riunire una Nazione dopo la tragedia della guerra mondiale. Un’avventura che deve proseguire giorno dopo giorno, anno dopo anno. La Costituzione come spirito unificatore tra persone che si guardano in faccia per esaltare ciò che le unisce: un destino comune, un romanzo collettivo, un patrimonio pubblico.  Per tutto questo e per altro ancora, Farefuturo webmagazine aderisce con entusiasmo alla manifestazione indetta da Articolo21 per il 12 marzo a Roma e in tutte le città d’Italia e d’Europa. Non è un’adesione di maniera. Andiamoci in piazza, tutti insieme, in tanti, in tantissimi. Con l’allegria di chi sa che sta facendo la cosa giusta. Una destra repubblicana e patriottica ha il dovere di stare là dove si costruisce l’Italia di domani, la patria di domani. Ha il dovere di difendere la dignità di una comunità. Scendiamo in piazza, urliamo tutta la nostra moderazione. Ma urliamola senza alcun moderatismo.
Perché nessun uomo libero può starsene a dormire.



12 marzo: Napoli, aderisco perchè credo nel rispetto della Carta Costituzionale

"Comunico di voler aderire convintamente alle manifestazioni indette in difesa della Costituzione Italiana. Con molta probabilità il 12 marzo p.v. mi troverò in Turchia per partecipare ai lavori dell'APM sui legami tra mafia e terrorismo; tuttavia pur non essendo fisicamente presente sento il dovere, da cittadina italiana, di aderire alle vostre manifestazioni, perchè credo nel rispetto della nostra Carta Costituzionale e perchè non posso che condannare qualsiasi forma di bavaglio che artatamente vorrebbe minare la democrazia repubblicana". Lo afferma in una nota Angela Napoli, Capogruppo FLI Commissione Giustizia Camera dei Deputati


 
12 marzo, Mussi: "Un'iniziativa di grande valore, da condividere e alla quale partecipare"
     
"Un’iniziativa di grande valore, da condividere e alla quale partecipare. Bisogna cambiare il baricentro della nostra osservazione: per troppi anni il concetto portante è stato «la Costituzione va cambiata e riformata». Oggi e' necessario che ripartiamo da un altro principio: «rispettiamo e difendiamo la Costituzione»."
Così Fabio Mussi, presidente della direzione di Sinistra Ecologia Liberta interviene sul sito dell'associazione Articolo21 aderendo alla proposta lanciata da numerose associazioni per una giornata di “orgoglio costituzionale” il 12 marzo a Roma.
"Siamo in una situazione simile a quella di un vulcano in fase pre-esplosiva. - prosegue Mussi -  Un terremoto continuo. Berlusconi tenta di poggiare su questa campagna acquisti come se trattasse i giocatori del Milan. Fini ha usato parole condivisibili quando ha affermato «Berlusconi usa il suo potere finanziario», che tradotto significa che li compra. In qualunque democrazia al mondo, una compravendita sotto gli occhi di tutti, provocherebbe un terremoto, mentre qui siamo di fronte ad una certa assuefazione al dilagare della corruzione."
"Esattamente un secolo fa, - conclude l'esponente di Sel - Gaetano Salvemini usò l’espressione «Governo della malavita». Peccato che questo modo di dire sia stato sprecato un secolo fa…"

12 marzo: Rete studenti-Unione universitari, in piazza per difendere i diritti, i doveri, i principi e i valori che la nostra Costituzione sancisce

"Siamo studenti e studentesse che vivono in un paese in cui le regole democratiche vengono continuamente messe in discussione proprio da chi invece dovrebbe difenderle.
Abbiamo difficoltà a riconoscere l’Italia che ogni giorno viene narrata dai tg come qualcosa che ci appartiene, sentiamo forte il peso di un Paese che non ci considera soggetti attivi e pensanti, che si prende beffa del nostro profondo disagio e della nostra condizione di precarietà.
Siamo studenti e studentesse che credono però che esista un paese migliore, che l’Italia non sia fatta soltanto da politici corrotti, imprenditori senza scrupoli, mafia e favoritismi". Così la Rete degli studenti e l'Unione degli universitari. "Ogni giorno ci impegniamo per cambiare questo Paese, partendo dalle scuole, dalle università e dai luoghi della formazione ed è per questo che per noi 150 anni di unità non sono una questione da poter liquidare con dibattiti sterili, sulla chiusura o apertura delle scuole e dei luoghi di lavoro il 17 marzo, su populiste questioni sulle differenze economiche e culturali tra Nord e Sud. Crediamo che 150 anni di unità vogliano dire 150 anni di diritti e di democrazia.
Siamo quegli studenti che leggono, discutono e conoscono la Costituzione Italiana, che si emozionano quando sentono parlare i padri costituenti e i partigiani che hanno liberato e costruito un paese democratico.
Gli stessi studenti che rabbrividiscono quando la Costituzione viene vista dai partiti e dalle forze politiche come qualcosa da osannare o calpestare a seconda dello schieramento.
Crediamo che la Costituzione sia ciò che dovrebbe garantire le nostre libertà, i nostri diritti, la nostra democrazia.
Assistiamo invece ad un Paese che va alla deriva, guidato da chi vede le leggi come uno strumento per garantire se stessi.
Vogliamo scendere in piazza il 12 marzo come studenti, come giovani, ma soprattutto come cittadini di questo Paese per difendere i diritti, i doveri, i principi e i valori che la nostra Costituzione sancisce e che vorremmo vedere realizzati e non attaccati, smantellati, aggirati.
Scendiamo in piazza perché troppi ad oggi sono i diritti negati, i princìpi non rispettati. E questo si percepisce non in maniera astratta ma concretamente, nelle nostre vite, sulla nostra pelle.
L’Italia è un Paese che dovrebbe garantire l’accesso ai saperi e il diritto allo studio per tutti e tutte, come sancito dall’articolo 34 della Costituzione. Invece viviamo un’Italia abbandonata sé stessa, dove i giovani non hanno un futuro e dove la formazione è considerata una spesa e non una risorsa.
Vogliamo un’Italia che recuperi i valori della sua Costituzione, vogliamo che il nostro Paese riscopra i principi su cui è rinato che per noi studenti sono attuali più che mai.



12 marzo: la Retitudine, a Roma contro ogni bavaglio e per la difesa della Costituzione

"La Retitudine.net aderirà alla manifestazione del 12 marzo contro ogni bavaglio e per la difesa della nostra Costituzione. “Tutti con tutti”, è questo il sentimento che ci unirà quel giorno. Scenderemo in piazza al fianco di tutte le associazioni che hanno promosso l'iniziativa, ai partiti, ai sindacati". Lo afferma il gruppo "la Retitudine" in una nota. "La nostra Carta è un bene di tutti, in cui ogni cittadino può riconoscersi perché in essa trova rappresentanza. Per tale ragione riteniamo indispensabile ed improrogabile un presidio permanente, fatto d'iniziative come quella del 12 marzo, contro chiunque metterà in atto provvedimenti, tali da stravolgere i valori fondamentali della nostra Costituzione. Valori che riconoscono l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge; il ripudio della guerra; la tutela del patrimonio artistico ed ambientale; il lavoro come mezzo di crescita sociale. Il 12 marzo noi ci saremo".

ADESIONI IN BREVE 

ANAC
L’ANAC aderisce alla manifestazione di sabato 12 marzo ” A difesa della Costituzione”

Associazione Giusristi Democratici
L'Associazione Nazionale Giuristi Democratici aderisce convintamente alla manifestazione del 12 marzo per la difesa della Costituzione, preoccupata com'è per l'attacco ai principi che hanno retto e reggono la nostra Repubblica, nata dalla resistenza. (Avv. Roberto Lamacchia)

L'Asssociazione "Per la democrazia costituzionale"
L'Asssociazione "Per la democrazia costituzionale"aderisce con totale consonanza alla manfestazione del 12 marzo.
Ferrara Gianni (Prof. emerito di Diritto Costituzionale all'Università La Sapienza e presidente dell'associazione "Per la democrazia costituzionale")

Bratti alessandro (Parlamentare)
Rifarsi alla Costituzione e ai suoi principi oggi penso sia indispensabile per difendere la democrazia e soprattutto i diritti conquistati e per continuare a garantirli alle nuove generazioni. Mai credo come oggi i diritti fondamentali sono a rischio

Brighi Cecilia (sindacalista)
Perchè laCostituzione Italiana va salvaguardata così come lo stato di diritto

Cardulli Alessandro (giornalista)
Non dobbiamo mai stancarci di batterci per la libertà dell'informazione, della cultura, della scienza. Sono il sale della democrazia. Ci vuole ora uno scatto di dignità anche da parte di noi giornalisti.

Costa Enzo (giornalista)
Ci sarò perché difendere la Costituzione vuol dire difendere noi

De Notaris Francesco (Giornalista-ex-Senatore de 'la Rete')
Tutti in Piazza per la Costituzione. In Piazza dove si costruisce la democrazia.

Diliberto Oliviero (portavoce nazionale Federazione della Sinistra)
Cari amici e compagni, aderisco a nome mio personale e di tutta la Federazione della Sinistra alla giornata del 12 marzo. La difesa della Costituzione, così come essa è stata scritta dai costituenti, è la garanzia di un'Italia giusta, egualitaria, legale.

La Segreteria Nazionale della FIALS-CISAL (Lavoratori dello spettacolo  e delle Fondazioni lirico-sinfoniche)
aderisce alla Manifestazione del 12 marzo 2011  a Roma “Giornata della Costituzione” in sede piazza della Repubblica, per protestare contro gli ennesimi e inesorabili tagli  al Fondo Unico per lo spettacolo fatti da questo Governo, tagli  che determineranno certamente in breve tempo la fine di ogni attività musicale, cinematografica,teatrale, quindi culturale in tutta  Italia .
 
Folena Pietro

Fulfaro Tommaso (Pensionato - Segretario "Articolo 21")
La Costituzione è l'assoluta garanzia di democrazia e libertà

Furfaro Marco (Presidenza Sinistra Ecologia Libertà)

Gallo Domenico (Magistrato)
Io ci sarò perchè la misura è colma. La crisi politica ed istituzionale determinata dall'avvento del fenomeno Berlusconi rischia di travolgere le istituzioni democratiche.

Rete Viola

Letto 13005 volte
Dalla rete di Articolo 21