Si può decidere in una settimana la vita intera di una azienda?

Ieri mattina alle ore dieci è arrivato sul mio tavolo il Progetto di Riorganizzazione dellâ??intero Gruppo Rai, che sarà sottoposto a discussione lunedì in una seduta straordinaria del Cda. Nel Consiglio del giorno dopo, martedì 6, saranno presentate le nomine che dovrebbero attuare questa riorganizzazione. Un processo che, partendo dai più alti livelli dirigenziali arriverà fino alle consociate. In soli sette giorni si concluderà così un processo avviato martedì scorso con la presentazione del Piano industriale che impegna il futuro della Rai per i prossimi tre anni. Un Piano che, per la sua indeterminatezza e approssimazione, come Presidente non mi sono sentita di approvare.
Indipendentemente dai contenuti di questi due piani strettamente collegati â?? Piano Industriale e Progetto di Riorganizzazione - i tempi e i modi di questo processo sollevano un dubbio di fondo che dovrebbe apparire chiaro e limpido a tutte le persone intellettualmente oneste. Si può decidere in una settimana la vita intera di una azienda? I suoi investimenti, il suo modo di lavorare, i nomi dei suoi dirigenti? 
Di più: è serio, intellettualmente onesto, limpido e etico, anche e soprattutto da un punto di vista manageriale, avviare processi così profondi mentre è nel passaggio tra Camera e Senato una legge che riguarda il sistema Televisivo e direttamente la Rai? Si può decidere di mettere mano alla struttura della più grande azienda di comunicazione del Paese a due mesi dalle elezioni? Si può davvero gestire così superficialmente unâ??azienda pubblica che è patrimonio di tutti gli italiani mentre nel panorama della comunicazione incombe ancora un enorme conflitto di interessi? Può un Direttore Generale farsi beffa del Presidente della Commissione di Vigilanza affermando che una riorganizzazione non è strategica ma solo gestionale e opporre il suo netto rifiuto a una richiesta di chiarimenti fatta allâ??Azienda?
O tutto questo è soltanto lâ??operazione che miseramente appare: una affrettata occupazione politica della Rai in funzione pre-elettorale, che gioca cinicamente sulla pelle dellâ??intera Azienda?
Se denunciare queste cose significa fare politica, allora non ho paura di essere accusata di farla. Credo che esistano in questo Paese numerose funzioni di garanzia che dovrebbero intervenire: gli Azionisti, le Autorità di vigilanza, le Istituzioni preposte ma anche i partiti politici e i singoli parlamentari. Ognuno si assumerà le proprie responsabilità.

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