da www.popoloviola.org

E’ di qualche giorno fa la notizia di un’ “aggressione” subita dal candidato a sindaco di Napoli per il Pdl, Gianni Lettieri. Pongo il termine aggressione tra virgolette perchè, fondamentalmente, non vi è stato nessun atto di violenza fisica nei confronti del Dott. Lettieri. Nessuno, come possono testimoniare i filmati di quanto accaduto. Una veemente contestazione, questo sì, forte e decisa. E forse uno sputo. Già. Uno sputo. Forse.

Vi è un’altra notizia riguardante un episodio avvenuto il giorno prima. Notizia alla quale, seppur gravissima, non è stato dato il dovuto risalto. Riguarda un’aggressione. Vera. Un raid di nazifascisti contro studenti della facoltà di Lettere della Federico II. Armati di coltelli alcuni giovanotti dai crani rasati e dalle labili sinapsi hanno aggredito ( un coltello è un coltello, ben diverso da uno sputo…) un gruppo di studenti intenti a ripulire la facciata della facoltà da scritte fasciste e svastiche apparse durante la notte…bene, mentre gli studenti erano intenti a cancellare questi scempi di creatività, sono stati aggrediti.

Tra i gentiluomini che, ribadisco, coltello alla mano, hanno varcato le soglie della Facoltà, vi era anche un noto esponente di CasaPound, Enrico Tarantino. Bene, risulta che il sig. Enrico Tarantino sia candidato nella lista “Liberi con Lettieri” per la municipalità Stella- San Carlo Se è pur vero che ci si auspica un rinnovamento della classe politica, personalmente spero che i giovani che possano esprimere tale rinnovamento non siano quelli che confondono la forza delle idee con quella dei coltelli o quelli che utilizzano Facebook per celebrare l’anniversario della nascita di Hitler (il sig. Tarantino brilla anche per questa iniziativa alquanto discutibile).

Lettieri ha tacciato di aggressione uno sputo, ma mi pare non abbia preso le distanze dai coltelli, e a dirla tutta nemmeno dalle iniziative originali di alcuni suoi candidati, come appunto celebrare il genetliaco di un criminale nazista. Tutto ciò lascia perplessi. Certo mi rendo conto, non deve essere un momento facile per lui, Nicola Cosentino (noto anche come Nik ‘o ‘mericano ) non fa altro che invitarla a “ricordarsi” del suo partito, un po’ come ricordarsi degli amici.

Un po’ come un invito che non si può rifiutare. Nel frattempo però, se si devono condannare aggressioni, si condannino quelle vere, frutto della stupidità, del fascismo, della violenza di chi ha definito “infami” i nostri nonni partigiani. Lo sputo, laddove ci fosse stato, era purtroppo annunciato.